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Argentina, Campestrini contro Maradona: “Troppo idolatrato, nessuno ricorda chi arriva secondo”

Una storia fatta di intrecci e colpi di scena.

Il nome di Cristian Daniel Campestrini non sarà probabilmente noto alla maggior parte degli appassionati di calcio, ma nonostante ciò è profondamente legato alla figura di Diego Armando Maradona. Quando El Pibe de Oro ricopriva il ruolo di ct dell’Argentina, il portiere classe ’80, che in quel periodo difendeva la porta dell’Arsenal de Sarandí, fu convocato una manciata di volte in Nazionale maggiore scendendo in campo in due occasioni: Campestrini era addirittura stato preso in forte considerazione per essere l’estremo difensore dell’albiceleste durante i Mondiali del 2010 giocati in Sudafrica.

Il rapporto tra i due uomini non si è comunque interrotto dopo la competizione iridata e anni dopo, precisamente nel 2018, i due sono entrati nuovamente in contatto. Questa volta Maradona era da poco stato eletto presidente onorario della Dinamo Brest, e stava cercando di costruire una squadra competitiva richiamando i suoi uomini di fiducia. Per questo motivo El Dies contattò nuovamente Campestrini, che in quel periodo vestiva la maglia del Dorados de Sinaloa, promettendogli un posto da titolare nel club bielorusso. Pochi mesi dopo però, Maradona divenne l’allenatore del Dorados, ma non ricontattò il portiere argentino che nel frattempo non aveva rinnovato il suo contratto in attesa del chiamata di Diego: per tale ragione l’estremo difensore rimase senza squadra per ben sei mesi, ossia fino alla fine della stagione.

Durante un’intervista ai microfoni di TNT Sports en Casa, Campestrini ha ricordato così quanto accaduto parlando anche del suo rapporto con Maradona: “Grazie a Dio, quando giocavo per i Dorados non sono stato allenato da Maradona. Mi ha fatto male stare sei mesi senza squadra, mi allenavo da solo. Non mi restava niente. Per me il calcio ha altri valori, altri codici etici. Maradona è sempre stato troppo idolatrato, è una figura molto al centro dell’attenzione“.

Il portiere argentino ha anche lanciato una provocazione al Pibe de Oro, che in Messico non riuscì mai ad ottenere la promozione nella massima serie perdendo due volte in finale: “E’ arrivato qui, ha rivoluzionato tutto ma è comunque arrivato secondo. Come ha detto una volta Bilardo: ‘Nessuno ricorda chi arriva secondo‘. Maradona mi ha bloccato pure su WhatsApp. Non avrei problemi a bermi un caffè con lui, gli chiederei anche una foto. Non provo rancore per nessuno. Lascio tutto nelle mani di Dio e della Madonna. E se mi dovesse chiedere: ‘Vuoi chiuderla qui?’, lo farei“.

Fonte: https://www.mediagol.it/altri-campionati/argentina-campestrini-contro-maradona-troppo-idolatrato-nessuno-ricorda-chi-arriva-secondo/

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