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Emergenza Coronavirus: la Federazione Italiana Pallavolo ferma tutti i campionati pallavolistici. Lo sport in Corea del Sud si prepara per la ripartenza. Gravina (FIGC): “Se e quando dovessimo avere luce verde per una graduale ripartenza, il mondo del calcio si deve far trovare pronto”

La pandemia del Coronavirus sta creando grossi problemi al mondo dello sport. La Federazione Italiana Pallavolo ha deciso per la conclusione definitiva di tutti i campionati pallavolistici di ogni serie e categoria senza assegnazione degli scudetti, delle promozioni e delle retrocessioni. Conclusa anche tutta l’attività sportiva legata alla disciplina del Sitting Volley. “Per quanto riguarda poi i campionati giovanili la Fipav ha stabilito che, per permettere agli atleti potenzialmente coinvolti quest’anno di proseguire l’attività giovanile, la prossima stagione si svolgeranno con categorie di annate dispari: Under 13, Under 15, Under 17, Under 19 Maschili e Femminili”, ha sottolineato la Federazione.

Polemica nel mondo del Basket, che ha chiuso i battenti senza assegnazione dello scudetto. Per questo, i senatori Pier Ferdinando Casini e Valeria Fedeli hanno presentato al Ministro dello sport Vincenzo Spadafora un’interpellanza parlamentare, chiedendo di proporre la visione del caso al Coni e alle Federazioni per l’assegnazione dei titoli dei campionati alle squadre che si trovavano al comando della classifica al momento della sospensione.

I Campionati Mondiali di atletica sono stati posticipati di un anno. La prossima edizione si svolgerà a Eugene, in Oregon negli Stati Uniti, dal 15 al 24 luglio del 2022.

“Se e quando dovessimo avere luce verde per una graduale ripartenza, il mondo del calcio si deve far trovare pronto. E’ questo lo scopo del lavoro svolto dalla nostra Commissione medica, e a tal proposito ringrazio tutti gli esperti che hanno aderito al nostro invito. Per il ruolo che il calcio ricopre nella società civile italiana, sono convinto che potremo dare un contributo importante a tutto il Paese”, ha detto il presidente della FIGC Gabriele Gravina. Si è tenuta ieri in video conferenza la riunione della Commissione medica federale per l’analisi e la definizione di un protocollo di garanzia per il mondo del calcio in merito alla ripresa dell’attività sportiva. Il via libera agli allenamenti è previsto nella seconda metà di maggio, per poi tornare a giocare a inizio giugno, ovviamente a porte chiuse.

I club di Serie C, l’Assocalciatori e l’Associazione allenatori hanno raggiunto un accordo per affrontare l’emergenza Coronavirus. La richiesta rivolta al Governo è quella della cassaintegrazione anche per i calciatori con soglia di reddito sotto i 50mila euro l’anno e strumenti per la liquidità dei club. “Si è ribadito il comune obiettivo e la disponibilità di tutte le componenti di salvare il sistema nell’immediato, ma anche e soprattutto in un’ottica di medio-lungo periodo dove, come si evince dallo studio d’impatto presentato da Lega Pro, i danni cagionati dalla crisi COVID-19 emergeranno in maniera più evidente. Le parti si sono concentrate nell’analizzare la situazione dei tesserati che percepiscono un reddito inferiore ai 50.000 euro annui ed hanno assunto il comune impegno, valutata la specificità della serie C, di tutelare in particolar modo tali fasce di tesserati che la crisi ha colpito maggiormente, consci della sensibilità che per tale situazione hanno anche la Federazione e le altre componenti del sistema. Per tali ragioni hanno convenuto di lanciare un accorato appello al Governo ed al Parlamento affinchè si riesca in tempi rapidi ad intervenire in due direzioni: da un lato attraverso la concessione dell’utilizzo degli ammortizzatori sociali anche per i tesserati sotto i 50.000 euro di reddito annuo, strumento assolutamente necessario ed indifferibile in questo momento, e dall’altro attraverso l’introduzione di strumenti ad hoc che consentano ai club di sopperire alla carenza di liquidità ed ai danni cagionati dal maledetto virus. E’ altresì emerso che la realtà che vivono i club ed i tesserati di Lega Pro consentirà comunque di trovare la migliore soluzione per tentare di risolvere le differenti problematiche delle singole realtà, ferma restando la necessità di un continuo coordinamento tra Lega, Società e Associazioni di categoria al fine di fornire il necessario supporto per preservare il sistema. Il proficuo e costante lavoro del tavolo continuerà quindi con riunioni tra le parti al fine di avere un continuo confronto per verificare lo stato dell’arte ed essere di sostegno ai club ed ai tesserati”, sottolinea in una nota ufficiale la Lega Pro. “La tragedia che il maledetto virus ci sta provocando doveva e deve essere affrontata insieme, per questo l’unita‘ con l’Aic e l’Aiac è un fatto di straordinario valore. Interrompe una deriva che rischiava di far apparire il calcio incapace di trovarsi unito anche quando la casa crolla inesorabilmente. La consapevolezza di una crisi inedita e della specificità della Serie C ci ha consentito un comune sentire: salvare il sistema e rappresentare insieme alla Autorità di governo, ad iniziare dal ministro Vincenzo Spadafora, l’urgenza degli interventi che ci consentano di rimediare i danni. Non abbiamo molto tempo, dobbiamo nell’immediato avere “un po’ di benzina”, acquisire subito e poter utilizzare gli ammortizzatori sociali. Con Aic ed Aiac c’è l’impegno di tutelare le fasce deboli e più esposte degli atleti e dei tecnici. Si lavora sul territorio, è la scelta migliore. Questo ci impone la profondità della crisi. In ogni club la conoscenza dei problemi è più profonda e più diretta, si conoscono . Il tavolo di coordinamento resta in piedi, è come se avessimo dato vita ad un Comitato di crisi. Grazie Renzo, Grazie Damiano, ringraziando voi ringrazio tutti i partecipanti al comitato di crisi. Oggi, siamo, tutti, un po’ più credibili e i grandi sacrifici possiamo soffrirli, ma con la consapevolezza che ci proviamo INSIEME”, ha detto Francesco Ghirelli, presidente della Lega Pro.

Il Real Madrid ha raggiunto un’intesa con i giocatori per la riduzione degli stipendi del 10% o del 20% nel caso non si tornasse a giocare. Non verranno intaccati invece gli stipendi dei dipendenti del club.

Intanto il presidente della federcalcio del Burundi, Reverien Ndikuriyo ha deciso di non fermare il campionato a tre giornate dal termine: “Siamo in contatto con il ministero, se il virus dovesse dilagare ci fermeremo”.

La sport in Corea del Sud potrebbe invece ripartire tra fine aprile e inizio maggio. Il 21 aprile infatti le squadre di baseball del paese asiatico potranno tornare in campo per le amichevoli, mentre dal 6 maggio partirà il campionato. Anche la Bundesliga si prepara a tornare in campo già a partire da maggio, cercando di concludere il programma entro il 30 giugno. La ripresa avverrà però a porte chiuse, i tifosi infatti potranno rientrare negli stadi solamente nel 2021. cdn/AGIMEG

 

 

L’articolo Emergenza Coronavirus: la Federazione Italiana Pallavolo ferma tutti i campionati pallavolistici. Lo sport in Corea del Sud si prepara per la ripartenza. Gravina (FIGC): “Se e quando dovessimo avere luce verde per una graduale ripartenza, il mondo del calcio si deve far trovare pronto” proviene da AGIMEG, Agenzia Giornalistica sul Mercato del Gioco.

Fonte: https://www.agimeg.it/pp2/emergenza-coronavirus-federazione-italiana-pallavolo-campionati-sport-corea-del-sud-gravina-figc-calcio

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