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Spagna: industria dei giochi in ginocchio, in un mese persi 560 milioni di euro. Con lockdown oltre 40 mila addetti del settore in cassa integrazione

L’impatto dell’emergenza coronavirus rischia di mettere in ginocchio l’industria del gioco non solo in Italia, ma anche in Spagna. A seguito del lockdown introdotto il mese scorso, e prolungato fino al prossimo 9 maggio, il settore potrebbe perdere circa 12 mila lavoratori, il 28% della forza lavoro nel comparto dei giochi, senza contare ulteriori 15 mila impieghi indiretti che sarebbero a rischio. Inoltre, dai mancati introiti di giochi e scommesse, lo Stato perde 560 milioni di euro al mese, un terzo degli introiti generati dal gioco sulla rete fisica. In Spagna infatti il Governo, vista la drammaticità dell’epidemia nel Paese, ha disposto a metà marzo la chiusura a tempo indeterminato di casinò, sale bingo, sale scommesse, ippodromi, così come lo stop alla vendita dei biglietti della lotteria, mentre nessuna misura restrittiva è stata presa per quanto riguarda il gioco online. La situazione rischierebbe di degenerare ulteriormente se il lockdown venisse prolungato anche oltre la data del 9 maggio. Se la riapertura dovesse slittare al 30 maggio, verrebbe ‘bruciato’ il 35% degli introiti e il 31% dei lavoratori. Nel 2019, in Spagna, il settore del gioco ha registrato una spesa complessiva di 4,5 miliardi di euro, dando lavoro a 48 mila persone, più altri 50 mila lavoratori indiretti. Dall’esplodere dell’epidemia di coronavirus, oltre 40 mila lavoratori del comparto, sui 48 mila totali, sono stati messi in cassa integrazione. cr/AGIMEG

L’articolo Spagna: industria dei giochi in ginocchio, in un mese persi 560 milioni di euro. Con lockdown oltre 40 mila addetti del settore in cassa integrazione proviene da AGIMEG, Agenzia Giornalistica sul Mercato del Gioco.

Fonte: https://www.agimeg.it/estero/spagna-industria-giochi-perdite-erario-calo-occupazione-cassa-integrazione

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