Il Governo incassa la fiducia anche alla Camera. I sì sono 535 ma arrivano anche 16 no e 4 astensioni dal M5s. “Un primo punto riguarda cosa fare con le piccole e medie imprese. In merito vi sono tre aspetti: uno è l’emergenza, un altro riguarda la preparazione delle piccole medie imprese per la ripartenza, quando la pandemia comincerà ad attenuarsi. E poi sono stati sollevati due o tre esempi di tutele specifiche per le piccole medie imprese italiane. Sul primo aspetto, cioè l’emergenza, quel che è stato fatto da noi ricalca abbastanza bene e da vicino ciò che è stato fatto in altri paesi europei, almeno dal punto di vista qualitativo. Per il secondo aspetto, la questione è un pochino più di medio periodo e questo comporta e incrocia internazionalizzazione, accesso al capitale, investimenti, allo scopo di rafforzare la nostra manifattura e renderla più competitiva. La strada è quella di sostenere il processo di internazionalizzazione delle piccole e medie imprese, di potenziare il credito di imposta per gli investimenti, ricerca e sviluppo nel Mezzogiorno e anche quello per le spese di consulenza relative alla quotazione delle piccole e medie imprese. Dobbiamo estendere a queste e rendere facilmente fruibile il piano nazionale della Transizione 4.0, per favorire e accompagnare le imprese nel processo di transizione tecnologica e di sostenibilità ambientale. Il terzo aspetto riguarda tutele specifiche, la tutela del made in Italy e la tutela contro la concorrenza sleale che le piccole e medie imprese possono dover affrontare. Qui vi dico subito che l’impegno del Governo è totale. Un secondo punto riguarda la corruzione. Un Paese capace di attrarre investitori, anche internazionali, deve difendersi dai fenomeni corruttivi. Rappresentano un pericolo di ingerenza criminale, anche da parte delle mafie, e un fattore disincentivante sul piano economico per gli effetti depressivi sulla competitività e la libera concorrenza. A proposito dello sviluppo nel Mezzogiorno, ho detto: sì, certo, c’è il credito d’imposta, ma la prima cosa è assicurare legalità e sicurezza. Gli altri strumenti si possono usare, si devono usare, ma se manca quella base.”. E’ quanto ha detto il Premier Draghi alla Camera. “Sulla criminalità solo un’osservazione: è vero che i dati quantitativi sulla criminalità nel corso degli anni sono andati migliorando, ma la percezione che ne hanno i cittadini no. Deve essere la percezione a guidare l’azione, a stimolare un’azione sempre più efficace. Sulla giustizia. Non c’è dubbio che bisognerà intraprendere azioni innovative per migliorare l’efficienza della giustizia civile e penale, quale servizio pubblico fondamentale che rispetti tutte le garanzie e i principi costituzionali che richiedono, ad un tempo, un processo giusto e un processo di durata ragionevole, in linea con la media degli altri Paesi europei. Dobbiamo impegnarci a tutelare il sistema economico contro il rischio di infiltrazioni criminali, conseguente all’immissione di flussi di denaro e di risorse pubbliche anche provenienti dall’Unione Europea”, ha aggiunto. cdn/AGIMEG
Fonte: https://www.agimeg.it/politica/camera-via-libera-fiducia-mario-draghi
Author: Chiara Di Nicola
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