Nell’anno 2020, nonostante gli eventi pandemici e la necessità di prestare servizio in smart working, i reparti antifrode degli Uffici ADM di Bolzano e Trento sono stati impegnati, proficuamente, nell’attività amministrativa di loro competenza e in delicate attività di polizia giudiziaria. Significative attività di polizia giudiziaria sono state svolte nell’ambito di diversi procedimenti penali aperti in anni precedenti, tra i quali spiccano, per importanza, quelli relativi a una frode carosello nel commercio intracomunitario di “pellets”, a una frode carosello nel commercio intracomunitario di autoveicoli e a un traffico di fiale e sostanze attive provenienti dall’Asia e destinate alla produzione di prodotti farmaceutici illegali e contraffatti, come ad esempio anabolizzanti. Grazie ad un continuo scambio di informazioni e dati con le Autorità estere, avvenute nell’ambito della mutua assistenza e della cooperazione tra amministrazioni doganali, sono state prodotte diverse Comunicazioni notizie di reato e trasmesse alle competenti Procure della Repubblica che, in seguito, hanno delegato l’effettuazione di indagini preliminari nell’ambito di un importante contrabbando internazionale di prodotti energetici. In tale contesto sono state eseguite numerose perquisizioni in diverse provincie del Nord-Est d’Italia, sono stati sequestrati beni e denaro per un valore complessivo di circa 5 milioni di euro. Un’ampia frode carosello IVA è stata scoperta nel settore del commercio di apparecchiature elettroniche con il coinvolgimento di 15 società tra cartiere e buffer. Un’accurata analisi dei rischi ha inoltre portato alla scoperta di un’ulteriore rete di società cartiere che creavano crediti IVA fittizi che poi venivano ceduti ad altri soggetti che li usavano in compensazione dei propri debiti d’imposta. Nel periodo di pandemia da COVID 19, a seguito di un’attenta e delicata analisi dei rischi finalizzata a individuare eventuali frodi nell’importazione di merce necessaria al suo contrasto, sono stati aperti dall’Autorità Giudiziaria due procedimenti penali, entrambi a carico del titolare di una ditta trentina, per il reato di frode in pubbliche forniture punito dall’art. 356 Codice Penale e per il reato di cui all’art. 295 T.U.L.D. Nell’ambito di questi è stato effettuato un sequestro di iniziativa, in seguito convalidato, di 29.700 tute protettive di provenienza Turchia e di circa 400.000 DPI che erano stati importati senza assolvere dazio e IVA, poiché destinati ad aziende sanitarie. Dal punto di vista amministrativo è stata constatata un’evasione di IVA per circa 30 milioni di euro e un’evasione di accisa di circa 5 milioni di euro. cdn/AGIMEG
Fonte: https://www.agimeg.it/politica/adm-bolzano-trento-attivita-antifrode-accertate-35-milioni-euro-iva-accise-evase
Author: Chiara Di Nicola
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