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Adnkronos: “Senato, 18 miliardi di euro la stima del gioco illegale in Italia. Italia Viva chiede commissione d’inchiesta”

18 miliardi di euro: ecco a quanto ammonta la stima dei soldi spesi nel gioco illegale nell’anno della pandemia. Nel 2020, con la chiusura delle sale da gioco legali conseguente al Covid, i giocatori si sono indirizzati al gioco nero. Un’indagine di Agimeg (Agenzia giornalistica sul mercato del gioco) ha raccolto i dati relativi alle operazioni effettuate dalle Forze dell’ordine e ha messo a confronto i risultati emersi per gli anni 2020 e 2019. Il valore del settore del gioco illegale nel 2019 era stimato in 12 miliardi di euro. Nel 2020 la stima è cresciuta del 50%, arrivando a 18 miliardi.
Le dimensioni generali del fenomeno non hanno lasciato indifferenti i senatori di Italia Viva, che hanno proposto l”Istituzione di una Commissione parlamentare d’inchiesta sul settore del gioco pubblico in Italia e sul contrasto del gioco illegale’. L’iniziativa – riporta Adnkronos -, comunicata alla presidenza il 13 maggio e resa disponibile da poco è dei senatori Mauro Marino, Davide Faraone, Laura Garavini, Giuseppe Cucca, Daniela Sbrollini, Francesco Bonifazi, Vincenzo Carbone, Donatella Conzatti, Nadia Ginetti, Leonardo Grimani, Ernesto Magorno, Riccardo Nencini, Annamaria Parente, Matteo Renzi, Valeria Sudano e Gelsomina Vono.
La dimensione crescente del gioco illegale desta particolare preoccupazione anche in quanto, come affermano i senatori, si tratta di un contesto nel quale la criminalità organizzata trova terreno fertile per radicarsi. ”Le organizzazioni mafiose ricavano infatti ingenti profitti da questo settore, anche perché esso consente il riciclaggio di denaro”. Per di più, aggiungono, ”queste organizzazioni ricorrono in maniera massiccia anche ad attività illegali quali, a titolo esemplificativo, la manipolazione delle macchinette per ridurre la tassazione sui ricavi o l’alterazione del sistema di gioco e della probabilità di vincita del giocatore”. Come sottolineano i proponenti della Commissione, ne consegue che i giocatori legali finiscono per essere attratti da quelli che sembrano i vantaggi più allettanti del gioco nero e cadono così nella rete degli usurai.
Ma l’intento della Commissione, così come l’hanno concepita i senatori di Italia Viva, ha anche lo scopo di educare la società e tutelare i soggetti più fragili. Accanto alle esigenze di lotta al gioco nero, dunque, ”vi è altresì la necessità di fornire una disciplina pubblica in relazione alla tutela dei soggetti più deboli e vulnerabili per contrastare fenomeni di dipendenza e ludopatia, ma anche in riferimento alla tutela della correttezza dell’offerta di gioco e di rispetto del principio di concorrenza tra tutti gli operatori. Pertanto, nella fase di svolgimento delle sue mansioni, la Commissione ”si avvale dei poteri tipici dell’autorità giudiziaria” e ”ha il delicato compito di dare seguito alle esigenze esposte, prestando attenzione alla dimensione complessiva del comparto, che abbraccia la produzione, la commercializzazione, ma anche la gestione degli apparecchi da intrattenimento, così come la gestione del settore delle scommesse e delle lotterie istantanee”.
”L’indagine condotta dalla Commissione -sottolineano i senatori di Iv – dovrà avere un più ampio respiro, nell’ottica di una razionalizzazione e revisione completa dell’intera disciplina, tenendo conto, tra i tanti aspetti, anche delle trasformazioni tecnologiche del sistema. Gli indirizzi così formulati dalla Commissione potranno altresì essere resi disponibili per la redazione di un testo unico delle leggi in materia di gioco pubblico”.
La proposta d’inchiesta parlamentare si compone di 6 articoli. L’articolo 1 riguarda l’istituzione stessa della Commissione, denominata ‘Commissione parlamentare di inchiesta sul settore del gioco pubblico in Italia e sul contrasto del gioco illegale’. Nell’articolo 2 è specificata la composizione della Commissione, ovvero 20 senatori nominati dal presidente del Senato. L’articolo 3, più complesso e composto a sua volta da vari comma, specifica nel dettaglio i compiti per i quali la Commissione viene istituita. Nell’articolo 4 sono definiti i poteri e i limiti della Commissione che si avvale degli stessi poteri dell’autorità giudiziaria. L’articolo 5 definisce l’organizzazione interna e l’articolo 6, infine, riguarda le relazioni che la Commissione è tenuta a riferire in Senato annualmente.
Di seguito si riporta il testo della proposta di inchiesta parlamentare: “Art. 1. (Istituzione della Commissione) 1. È istituita, ai sensi dell’articolo 82 della Costituzione e dell’articolo 162 del Regolamento del Senato, per la durata della XVIII legislatura, una Commissione parlamentare di inchiesta sul settore del gioco pubblico in Italia e sul contrasto del gioco illegale, di seguito denominata « Commissione ». Art. 2. (Composizione della Commissione) 1. La Commissione è composta da venti senatori, nominati dal Presidente del Senato in proporzione al numero dei componenti dei Gruppi parlamentari, garantendo, per quanto possibile, un’equilibrata rappresentanza tra i generi. Il Presidente del Senato nomina il presidente della Commissione scegliendolo al di fuori dei predetti componenti e convoca la Commissione affinché proceda all’elezione di due vicepresidenti e di due segretari. 2. Per l’elezione dei due vicepresidenti e dei due segretari, ciascun componente della Commissione scrive sulla scheda un solo nome. Sono eletti coloro che hanno ottenuto il maggior numero di voti e, in caso di parità, il più anziano d’età. Art. 3. (Compiti della Commissione) 1. La Commissione accerta: a) le condizioni complessive del settore del gioco pubblico, considerato il sistema concessorio che attribuisce ogni strumento di regolazione e controllo al soggetto pubblico; b) la sostenibilità della disciplina pubblica in relazione alla tutela dei soggetti più deboli, al contrasto di fenomeni di dipendenza e ludopatia, alla tutela della correttezza dell’offerta di gioco e di rispetto della concorrenza tra gli operatori, nonché alla preservazione del gettito erariale complessivo derivante dal settore;c) le dimensioni complessive del comparto, con particolare attenzione ai settori produttivi impegnati nella produzione, nella commercializzazione e nella gestione degli apparecchi da intrattenimento, nonché nella produzione e gestione del settore delle scommesse e delle lotterie istantanee, verificando che l’offerta corrisponda agli interessi tutelati di cui alla lettera b);d) l’appropriatezza dei poteri regolatori, di differente rango normativo, attribuiti ai Ministeri competenti, all’Agenzia delle dogane e dei monopoli, e agli enti territoriali e dei poteri attribuiti alle Forze dell’ordine competenti, analizzando eventuali sovrapposizioni e antinomie e individuando gli strumenti più adatti per incrementare l’efficacia dell’azione amministrativa; e) l’efficacia del sistema di regolazione e di controllo con particolare riferimento al contrasto del gioco illecito e illegale, alle connessioni con altre attività illegali come il riciclaggio di denaro e l’usura; f) l’incidenza sulla diffusione del gioco illegale della presenza di imprese controllate direttamente o indirettamente dalla criminalità organizzata; g) l’efficacia dell’azione pubblica di cura e sostegno per i soggetti affetti da fenomeni di dipendenza, con particolare riferimento alle attività svolte dagli enti territoriali e dai servizi sanitari. 2. La Commissione individua gli strumenti legislativi più adatti per razionalizzare e revisionare la disciplina vigente in materia di gioco pubblico, aggiornandola alle trasformazioni del sistema, con particolare riferimento alle innovazioni tecnologiche, al gioco on line, e formulando indirizzi per la redazione di un testo unico delle leggi in materia di gioco pubblico. Art. 4. (Poteri e limiti della Commissione) 1. La Commissione procede alle indagini e agli esami con gli stessi poteri e le stesse limitazioni dell’autorità giudiziaria e può avvalersi delle collaborazioni che ritenga necessarie. 2. Le spese per il funzionamento della Commissione sono stabilite nel limite massimo di 15.000 euro per l’anno 2021 e di 75.000 per ciascun anno successivo di durata della Commissione e sono poste a carico del bilancio interno del Senato. Il Presidente del Senato può autorizzare annualmente un incremento delle spese di cui al precedente periodo, comunque in misura non superiore dal 30 per cento, a seguito di richiesta formulata dal presidente della Commissione per motivate esigenze connesse allo svolgimento dell’inchiesta, corredata da certificazione delle spese sostenute. Art. 5. (Organizzazione interna) 1. Le sedute della Commissione sono pubbliche, salvo che la commissione disponga diversamente. L’attività e il funzionamento della Commissione sono disciplinati da un regolamento interno, approvato dalla Commissione medesima prima dell’inizio dei lavori. Art. 6. (Relazioni della Commissione) 1. La Commissione riferisce al Senato annualmente, con singole relazioni o con relazioni generali, nonché ogni qual volta ne ravvisi la necessità e, comunque, al termine dei suoi lavori”. lp/AGIMEGThe post Adnkronos: “Senato, 18 miliardi di euro la stima del gioco illegale in Italia. Italia Viva chiede commissione d’inchiesta” first appeared on Agenzia Giornalistica sul Mercato del Gioco – AGIMEG.

Autore: Andrea Cantelmo
Fonte:https://www.agimeg.it/politica/adnkronos-gioco-illegale-italia-18-miliardi

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