Allardyce stronca Pogba e difende Mourinho, ma… si candida a sostituirlo

Che Sam Allardyce sia uno dei, forse pochi, colleghi amici di José Mourinho non è una novità. L’ex, per un breve periodo, ct dell’Inghilterra, ha difeso a spada tratta il tecnico portoghese nel corso di “Alan Brazil Sports Breakfast show”, trasmissione in onda su talkSPORT e incentrata martedì mattina sul tracollo del Manchester United contro il Tottenham. Allardyce, i cui abbracci con Mou ai tempi in cui si sono sfidati in Premier sono rimasti nella storia, ha analizzato la gara dell’Old Trafford dal punto di vista tattico: “Il risultato della partita contro il Tottenham è stato bugiardo. Lo United ha avuto il 57% di possesso palla contro il 43% degli avversari e ha tirato 23 volte in porta, gli Spurs hanno tirato solo nove volte, cinque delle quali in porta, realizzando tre gol. Se concludi tanto e non segni non può essere colpa dell’allenatore, ma alla fine è sempre il manager che viene accusato e che paga per tutti. Se uno legge il risultato pensa a un disastro, ma non è andata così: Mourinho l’aveva studiata bene, purtroppo il Manchester è stato tradito da alcuni errori difensivi e dalle occasioni sprecate, ma tutti guardano solo all’esito finale”.

“Immagino – ha concluso Allarydce – che alla fine della partita Mourinho abbia potuto dire alla squadra frasi del tipo ‘Miglioriamo la percentuale di realizzazione, non ripetiamo gli stessi errori e vedrete che vinceremo molte più partite di quante le perderemo’”.

La difesa d’ufficio prosegue con un duro affondo verso Paul Pogba, il “nemico” per eccellenza di Mourinho: “Pogba ha venticinque anni, probabilmente dovremmo riflettere sul fatto che non riuscirà mai a essere quel che il club e i tifosi speravano. Ha giocato un grande Mondiale? Non mi sembra, forse dovrò andare dall’ottico… I suoi sono sempre alti e bassi, non sta facendo quello per cui è lautamente pagato”.

Eppure, lo “Special One” è in bilico e allora anche l’amicizia più solida… barcolla. Informato del fatto che i bookmakers lo quotano 100/1 come prossimo allenatore dello United, l’ex ct inglese, reduce dall’esonero dall’Everton al termine della scorsa stagione, l’ha presa sul ridere: “Sono pronto a scommettere una sterlina su me stesso!”. Chissà come la prenderebbero i tifosi dei Red Devils…

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