La Quinta Sezione Civile della Corte di Cassazione emette 6 ordinanze sul contenzioso tributario – per il pagamento del prelievo unico sulle scommesse raccolte – con il bookmaker anglo-maltese Stanley.
In due casi la Suprema Corte respinge in toto i ricorsi della compagnia, al centro delle contestazioni ci sono le attività di raccolta effettuate da due Ctd nel 2011 e nel 2012. La Corte Costituzionale nel 2018 ha stabilito che a partire dal 2011 i bookmaker esteri senza concessione sono comunque tenuti a versare il prelievo sulle operazioni che effettuano in Italia.
Gli altri casi invece fanno riferimento a anni precedenti, e in questo caso la Corte stabilisce che ai centri può essere chiesto il pagamento del prelievo, solo a partire dal 2011. Infatti, la Corte Costituzionale ha dichiarato l’illegittimità costituzionale della norma del 2010 nella parte in cui prevede che “nelle annualità d’imposta precedenti al 2011, siano assoggettate all’imposta unica sui concorsi pronostici e sulle scommesse le ricevitorie operanti per conto di soggetti privi di concessione”. E questo perché “In quel periodo non si può difatti procedere alla traslazione dell’imposta, perché l’entità delle commissioni già pattuite fra ricevitorie e bookmaker si era già cristallizzata sulla base del quadro precedente alla I. n. 220/10”.
Ne discende che fino al 2011 il bookmaker è tenuto a versare da solo il prelievo sulle attività svolte: “Per le annualità d’imposta antecedenti al 2011 non rispondono le ricevitorie, ma rispondono i bookmaker, con o senza concessione” scrive infatti la Cassazione. Annulla però le sanzioni eventualmente comminate relative a questo periodo, vista l’incertezza del quadro normativo. lp/AGIMEG
Autore: gioel
Fonte:https://www.agimeg.it/scommessesportive/cassazione-bookmaker-stranieri-versare-da-soli-prelievo-unico-scommesse-fino-al-2010-ctd-responsabili-in-solido-dal-2011
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