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Coronavirus, Pasqual: “Tutto gestito in maniera paradossale. Noi già da tempo avevamo…”

Parla Manuel Pasqual.

L’ex calciatore della Fiorentina e attuale consigliere dell’AIC è intervenuto ai microfoni di TMW, durante la trasmissione Stadio Aperto, rilasciando le seguenti dichiarazioni in merito all’allarme Coronavirus e sulle decisioni prese dalla Lega: “Noi dell’AIC avevamo proposto da diverso tempo di bloccare tutto perché i calciatori, come tutte le persone, sono a rischio contagio essendo a contatto con molta gente. Ci sono stati diversi casi nel calcio e per questo ci vuole un emendamento adatto, è stato paradossale come si è gestito la situazione. Nonostante il decreto che limita gli spostamenti di tutti nelle zone rosse si è fatto viaggiare le squadre per andare in trasferta, è assurdo. La volontà dei calciatori era quella di non scendere in campo e ovviamente di non andare in trasferta. Devo comunque fare i miei complimenti ai calciatori che stanno vivendo un momento di assoluta incertezza facendo i salti mortali anche per evitare di contagiare le persone care, anche se la categoria che va più supportata è quella degli operatori sanitari che stanno facendo di tutto per arginare il virus. Spostamento campionato? Per un problema come questo, per forza. È il nostro lavoro quello di giocare e di portare al termine la stagione. Ora il problema riguarda l’Italia ma i casi stanno aumentando in tutta Europa e l’idea di spostare gli Europei non è così assurda anche se è difficile dire come sarà la situazione in estate”.

LEGA E UEFA  – “Una lega che manda in giro centinaia di persone in giro per l’Italia mi sembra una cosa ridicola. Non so come funzionano gli accordi per i diritti TV, ma penso che comunque gli oneri da rispettare per la Lega siano stati decisivi ai fini della scelta di giocare le partite di ieri. In ogni caso la situazione in Italia è troppo grave per far decidere solo ai giocatori, deve essere il governo o la Lega a dire stop. Nel comunicato del CONI c’è una richiesta allo stato di fare i giusti emendamenti. C’è uno scarico delle responsabilità tra le varie istituzioni che non fa bene a nessuno. Nel momento in cui c’è un decreto che limita al massimo il contatto tra persone, non ha senso continuare con il calcio che è uno sport da contatto. Dovrebbe mettere mano la UEFA in questa situazione d’emergenza. Non so come faranno a gestire la situazione visto che, per esempio, le nostre squadre ancora impegnate nelle competizioni in teoria non potranno allenarsi fino al 3 di aprile. È una situazione drammatica, non si sta riuscendo a tenere a casa gli italiani figuriamoci a gestire queste cose. In momenti di panico molte volte non si riesce ad essere razionali”.

PORTE CHIUSE – “A livello di concentrazione giocare è difficile perché il pubblico sin dal giro di campo incomincia a coinvolgerti. Può sembrare la partitella del giovedì però i veri professionisti sanno trovare il giusto focus per affrontare al meglio la sfida”.

 

Fonte: https://www.mediagol.it/serie-a/coronavirus-pasqual-tutto-gestito-in-maniera-paradossale-noi-gia-da-tempo-avevamo/

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