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Coronavirus, Rezza: “Calcio può ripartire tra un mese, ma servono misure rigide”

Giovanni Rezza torna a parlare.

Il direttore del Dipartimento di Malattie Infettive dell’Istituto superiore di sanità, esponendo il suo parere riguardo l’impossibilità di riprendere il campionato a causa dell’emergenza Coronavirusaveva improvvisato una battuta puntando sulla sua fede calcistica per la Roma. “Il calcio è uno sport che implica un contatto e quindi un certo rischio di trasmissione. Da romanista manderei tutto a monte“, aveva ironicamente detto. Una battuta che, però, in un momento di difficoltà come quello che l’Italia sta vivendo, ha infastidito in molti, generando un vero e proprio polverone mediatico.

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Rezza, a poche ore dalla bufera mediatica di cui si è fatto protagonista, intervenuto ai microfoni di Sky Tg24, è tornato a ribadire la propria posizione in merito alla possibilità che le attività sportive agonistiche e, in particolare, i campionati di calcio possano ripartire: “Oggi il campionato non può ripartire. Tra un mese, però, ciò potrà accadere, certamente a porte chiuse con misure rigide e rigorose. Ogni apertura comporta un minimo di rischio: va reso bassissimo questo rischio e andrebbero prese misure molto rigide. Non sta a me decidere, sarà la politica a farlo. La Figc sta già pensando alle istruzioni su misure molto rigorose per ridurre al minimo il rischio per giocatori, addetti ai lavori e per il resto della comunità“.

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Fonte: https://www.mediagol.it/notizie/coronavirus-rezza-calcio-puo-ripartire-tra-un-mese-ma-servono-misure-rigide/

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