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DL Cura Italia, via libera della Commissione Finanze: “Da proroga versamento Preu, rinvio gare scommesse, bingo e slot nessun effetto su entrate erariali. Mancato gettito di 28 milioni di euro per proroga entrata Registro Unico”

Via libera della Commissione Finanze del Dl Cura Italia che nella proposta di parere approvata ha sottolineato “che ulteriori misure di proroga sono previste con riferimento al settore dei giochi, riguardanti, tra l’altro, i termini per il versamento del prelievo erariale unico e del canone accessorio su alcune tipologie di apparecchi e per la concessione della raccolta del Bingo, per l’indizione da parte dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli di una gara per una serie di concessioni, per la sostituzione degli apparecchi da gioco e per l’entrata in vigore del Registro unico degli operatori del gioco pubblico”. “Art. 69 (Proroga versamenti nel settore dei giochi) Il comma 1 non produce effetti sostanziali sulle entrate erariali, in quanto il versamento dell’imposta dovuta avverrà entro l’anno 2020, con pagamento degli interessi legali. Per quanto riguarda il comma 2, si stima che il mancato versamento della proroga per il mese di marzo comporterà un mancato introito nelle casse dello Stato di€ 1,477 Ml€/mese (€ 7.500 mensili x 197 sale attive). Per quanto riguarda il comma 3, la proroga di tre mesi del termine per l’indizione della gara per l’attribuzione delle concessioni in materia di Scommesse consente l’indizione della stessa entro l’anno 2020; per quanto riguarda la gara per l’attribuzione delle concessioni in materia di Bingo, lo spostamento del termine per l’indizione dal mese di settembre al mese di dicembre 2020 ed il conseguente allungamento del periodo di proroga, non comporta oneri sul bilancio dello Stato, trattandosi di proroga non onerosa. Per quanto riguarda la gara apparecchi, la norma non ha previsto stime di gettito per il 2020. Considerato che la proroga prevista è di soli 3 mesi la stessa non pregiudica gli incassi attesi in quanto sarà possibile assegnare le concessioni entro il 2021 con conseguente versamento degli importi posti a base di gara nei termini previsti dalla norma. La proroga dell’entrata e regirre del registro unico a decorrere dall’anno 2021 comporta un minor gettito stimato di 27,92 Ml€ solo per il 2020. Alla proroga sull’entrata in vigore degli apparecchi che consentono il gioco da remoto, non si ascrivono effetti finanziari. Art. 70 Potenziamento dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli Abrogato dall’articolo 31, comma 2, del decreto-legge 8 aprile 2020, n. 23. Il comma 1 dell’articolo 31, del citato decreto-legge n. 23 del 2020 prevede la compensazione dei propri effetti finanziari mediante utilizzo delle risorse rivenienti dall’abrogazione dell’articolo 70, pari a 4,12 milioni di euro per l’anno 2020 in termini di/abbisogno e indebitamento netto, già compensati ai sensi dell’articolo 126”, viene sottolineato nella Relazione tecnica al testo. “Art. 95 (Sospensione versamenti canoni per il settore sportivo) La disposizione prevede la sospensione fino al 31 maggio 2020 dei termini per il pagamento dei canoni di locazione e concessori relativi all’affidamento di impianti sportivi pubblici dello Stato e degli enti territoriali. predetti canoni sono senza applicazione di sanzioni ed in un’unica soluzione entro il 30 giugno 2020 o mediante rateizzazione fino a un massimo di 5 rate mensili di pari importo a decorrere dal mese di giugno 2020. Secondo le rilevazioni del CONI e dell’ICS il numero totale degli impianti pubblici censiti ammonta a circa 76.000 unità. Non è definibile un rapporto attendibile tra infrastrutture sportive pubbliche (che dai dati in nostro possesso sono in prevalenza) e private, ma se dovessimo indicare una proporzione ci orienteremmo su 2/3 pubblici e 1/3 privati (una ricerca CNEL 2003 indicava 77,8% pubblici I enti territoriali e altri enti pubblici I e 22,2% privati). La stragrande maggioranza di questi impianti è di proprietà di enti territoriali (di pertinenza statale risultano soltanto lo Stadio Olimpico ed il Foro Italico: il primo di proprietà della struttura operativa Sport e Salute s.p.a.; il secondo dato in concessione dal demanio a Sport e Salute s.p.a.). Peraltro, non tutti gli impianti in esame sono dati in concessione onerosa: molti di essi sono infatti affidati (in diritto di superficie, ad esempio) senza alcuna controprestazione, esclusi ovviamente gli oneri di manutenzione. Veniamo ora alla stima prudenziale dei canoni di utilizzazione. Considerando una sommaria classificazione prodotta da Fitness Network Italia, della quale pero e stato possibile verificare la metodologia di raccolta ed elaborazione dei dati dividendo per cluster
di impianti grandi e piccoli-medi pubblici e privati si potrebbe stimare un impatto mensile non superiore a 200 milioni di euro per canoni di concessione e affitto. Questo dato può essere ora scomposto in termini dimensionali. Il costo medio di concessione di un impianto di media grandezza è di circa € 4.000,00 mensili (è utile sul punto segnalare che la città di Roma, con il più grande numero di impianti sportivi in:funzione, percepisce circa 100,000 euro di canone) Per l’impiantistica sportiva di maggione dimensione, relativa ovviamente alle attività sportive professionistiche di calcio e basket, il quadro di sintesi è il seguente: CALCIO Stadi Serie A: – Atalanta e Sassuolo (a Reggio Emilia) di proprietà – Juventus, Udinese e Frosinone diritto di superficie (canone pagato alla soc di scopo) – Roma e Lazio (Olimpico, proprietà Sport e Salute) – tutti gli altri di proprietà comunale Stima canone concessione/affitto medio circa 100.000€ mese per ognuno dei club Stadi Serie B: – tutti di proprietà comunale Stima canone concessione/affitto medio circa 20.000€ mese per ognuno dei 20 club Stadi Serie C/Lega Pro: – tutti di proprietà comunale Stima canone concessione/affitto medio circa 5.000€ mese per ognuno dei 60 club BASKET Palazzetti Serie A e Serie A2: – tutti di proprietà comunale Stima canone concessione/affitto medio 15 .000€ mese per ognuno dei 17 club A Stima canone concessione/affitto medio 5.000€ mese per ognuno dei 28 club A2 Su questi basi tenuto conto che il differimento dei versamenti è comunque previsto nello stesso anno di bilancio, non risultano nuovi e maggiori oneri per la finanza pubblica. Art. 96 (Indennità collaboratori sportivi) La disposizione si rende necessaria in quanto i redditi dei collaboratori delle società e associazioni sportive dilettantistiche, di cui all’art. 67, comma 1, lettera m), del decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917 non concorrono a formare il reddito per un importo non superiore complessivamente nel periodo d’imposta a 10.000 euro (ai sensi dell’art. 69, comma 2, del medesimo decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917). I predetti soggetti in quanto non iscritti all’assicurazione obbligatoria e alla gestione separata, rimarrebbero quindi esclusi dall’erogazione della misura di aiuto accordata dall’art. 27 soltanto in favore di autonomi professionisti e collaboratori coordinati e continuativi «iscritti all’assicurazione generale obbligatoria e alle forme esclusive e sostitutive della medesima, nonché alla gestione separata di cui all’articolo 2, comma 26, della legge 8 agosto 1995, n. 335». Agli oneri derivanti dal comma 1, pari 50 milioni di euro per l’anno 2020, si provvede ai sensi dell’articolo 126”, aggiunge. “Art. 117 (Misure urgenti per assicurare la continuità delle funzioni per le garanzie nelle comunicazioni) Le disposizioni si limitano a prorogare la durata in carica degli attuali componenti dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, nelle more della nomina dei nuovi componenti. Inoltre, sopprimono la limitazione dei poteri degli organi prorogati agli atti di ordinaria amministrazione e a quelli indifferibili e urgenti. Esse, pertanto, non determinano nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica”, conclude. cdn/AGIMEG

L’articolo DL Cura Italia, via libera della Commissione Finanze: “Da proroga versamento Preu, rinvio gare scommesse, bingo e slot nessun effetto su entrate erariali. Mancato gettito di 28 milioni di euro per proroga entrata Registro Unico” proviene da AGIMEG, Agenzia Giornalistica sul Mercato del Gioco.

Fonte: https://www.agimeg.it/pp2/cura-italia-commissione-finanze-proroga-versamento-preu-scommesse-bingo-slot-entrate-erariali

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