Decreto “Dignità” contro la pubblicità scommesse: la Serie A insorge

COSA CAMBIA – Uno dei primi provvedimenti che il Ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio si appresta ad emanare porterà conseguenze molto importanti nel mondo del pallone. Con il Decreto “Dignità”, infatti, voluto per combattere il gioco d’azzardo, saranno vietate anche le pubblicità delle scommesse, con il rischio di mandare in fumo i contratti di sponsorizzazione tra diverse squadre di calcio e le agenzie di scommesse, uno dei settori strategici più importanti dal punto di vista commerciale.

DATI – Secondo un report diffuso dalla Federazione italiana, in Serie A su un totale di 681 accordi di sponsorizzazione il 2% riguarda le scommesse. All’estero l’incidenza è maggiore con l’Inghilterra all’8% e la Turchia al 9%. Per i club significherebbe perdere introiti da un minimo di 500 mila euro al milione per le “piccole squadre”, molto di più per quanto riguarda le cosiddette big.

PROTESTA – Tra i presidenti più attivi e sfavorevoli al decreto c’è quello del Genoa, Enrico Preziosi che, come riporta La Gazzetta dello Sport, ha commentato in maniera molto contrariata: “Sarebbe una mazzata per noi e non risolverebbe nemmeno il problema che si vuole affrontare. Dietro una norma di questo tipo c’è inconsapevolezza e leggerezza. Non si comprendono gli effetti devastanti che ci sarebbero sul calcio, in cui lavorano migliaia di persone. Noi in passato abbiamo avuto una società di betting come sponsor di maglia, in futuro potremmo riaverla. È un’opportunità commerciale che non può essere negata”.

Tutti i protagonisti della Serie A

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