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Decreto sostegni, oggi il voto finale

In Aula l’esame degli ordini del giorno presentati al disegno di legge di conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 22 marzo 2021, n. 41, recante misure urgenti in materia di sostegno alle imprese e agli operatori economici, di lavoro, salute e servizi territoriali, connesse all’emergenza da COVID-19 (Approvato dal Senato) (C. 3099) e il voto finale. Ieri la Camera ha votato la questione di fiducia posta dal Governo sul provvedimento. “Ma prima di parlare della voce fuori dal coro, parliamo del coro, Presidente; un coro enorme, un coro silente, un coro impaurito, un coro diviso, un coro che non accetta il contraddittorio con una forza politica, che qui in Parlamento vale il 4 per cento, ma vale il 19 per cento fuori dalla Nazione; tanti contro pochi non accettano di misurarsi sulla dialettica, sul terreno del confronto politico. Un coro, Presidente, per cui ogni giorno che passa ci si accorge sempre di più che canta in playback, cioè muove la bocca, si recitano alcune scene, si è molto più bravi in televisione e sui social, ma quando poi si mettono le cose per iscritto, parla Draghi ma scrive Conte, parla Draghi ma si continua sullo stesso binario del Governo Conte. Questo spiega, Presidente, perché continuiamo a trovarci il cashback, la lotteria degli scontrini, continuiamo a ragionare di sostegni ridicoli; non lo dice Fratelli d’Italia, lo dicono le associazioni di categoria, lo dicono tutte le imprese. Pensare di far ripartire l’economia dando il 2 per cento delle perdite, senza occuparsi dei costi fissi, non solo significa non conoscere il problema, non solo significa pensare ad altro rispetto alle esigenze del Paese, ma significa anche non capire dove può e deve stare la ripartenza della Nazione”, ha detto in Aula Paolo Trancassini (FDI). “Giusto, poi, aver introdotto sostegni mirati ad alcuni settori importanti e fortemente penalizzati, quali, ad esempio, quello termale, quello dello sport e quello dell’intrattenimento, dello spettacolo, l’autotrasporto, le fiere e, infine, la pesca e l’acquacoltura, sulle quali molte battaglie sono da portare avanti in ambito comunitario e con maggior forza. Per ogni settore colpito, però, credo, oggi, valga di più un orizzonte di piena operatività che singoli e temporanei indennizzi”, ha aggiunto Sara Moretto (IV).
L’ordine del giorno presentato dal deputato Baldini (FI) al testo prevede: “La Camera, considerato che: l’articolo 120 del decreto-legge n. 34 del 2020 ha autorizzato la spesa di 2 miliardi di euro per il 2020-2021 per la concessione di un credito d’imposta per l’adeguamento degli ambienti di lavoro alle prescrizioni sanitarie e alle misure di contenimento contro la diffusione del COVID-19 in favore dei soggetti esercenti attività d’impresa, arte o professione in luoghi aperti al pubblico; le somme residue sono state parzialmente utilizzate a copertura del provvedimento in esame, per 58 milioni dal comma 6 dell’articolo 6 e per 130 milioni dal comma 2 articolo 30. Residuano tuttavia oltre 500 milioni di euro per l’anno 2021; la riapertura degli spazi chiusi di esercizi di ristorazione, palestre, luoghi di spettacolo, sale gioco e attività di wedding è ostacolata dai rischi che in tali spazi sia facilitata la diffusione del virus COVID-19; sono tuttavia presenti sul mercato sistemi di aerazione forzata o ventilazione meccanica con controllo dei dati ambientali nonché di sanificazione dell’aria con filtri o dispositivi in grado di abbattere la carica virale negli ambienti, conformi ai requisiti essenziali di sicurezza previsti dalla normativa europea, che assicurano alte prestazioni sia per il contrasto al COVID-19 sia in termini di abbattimento delle polveri sottili; è opportuno consentire l’utilizzo delle somme residue 120 del decreto-legge n. 34 del 2020 per favorire la riapertura degli spazi chiusi aperti al pubblico, impegna il Governo a prevedere che le somme residue dell’autorizzazione di spesa di cui all’articolo 120 del decreto-legge n. 34 del 2020 siano utilizzate per l’introduzione di un credito d’imposta per la sanificazione degli ambienti aperti al pubblico delle attività economiche culturali e di spettacolo, mediante le tecnologie illustrate in premessa”. cdn/AGIMEG

Autore: Chiara Di Nicola
Fonte:https://www.agimeg.it/politica/decreto-sostegni-voto-finale

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