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Di Natale: “Il calcio deve riprendere. Realtà in B e C dove essere senza stipendi diventa un problema enorme”

“Se potessi darei un calcio al virus maledetto. Ma i bomber oggi sono i medici…”, parola di Antonio Totò Di Natale. L’ex attaccante dell’Udinese, oggi allenatore dell’Under 17 dello Spezia ha parlato a Il Messaggero in merito al momento difficile che sta attraversando il mondo intero ed in particolare il calcio italiano in tutte le sue categorie.

VERI BOMBER – Da goleador quale era, Di Natale farebbe di tutto pur di calciar via il virus e mettere a segno il gol migliore, ma sa bene di essere impotente e che in questo caso gli eroi – o bomber – in questo momento sono altri: “Se potessi darei un calcio al virus maledetto. Ma i bomber oggi sono i medici, gli infermieri, chiunque sia in prima linea contro questa tremenda malattia. I loro gol, che segnano ogni giorno, sono la cosa più importante. L’unica cosa importante”.

ISOLAMENTO – “Cosa passo queste giornate? In casa, come tutti. O almeno come tutti dovremmo fare. È il contributo che possiamo e dobbiamo dare. Sono a Empoli, con la mia famiglia, da quattro settimane. Non esco e a volte faccio persino fatica a ricordarmi che giorno è”, ha detto Di Natale.

CALCIO – Lui, diventato allenatore dell’U17 dello Spezia, crede che il campionato di categoria non riprenderà, ma sugli altri tornei è piuttosto chiaro: “Mi dispiace molto, soprattutto per i miei ragazzi ma credo che per le giovanili non si riprenderà. Diverso, invece, per Serie A, B e C: “Si fa di tutto per farli riprendere? Credo sia giusto. I campionati maggiori devono essere portati in fondo. E non è un discorso di privilegi o prime donne. È più ampio. Il calcio è passione ma è anche un’azienda e anche molto ampia e bisogna tenerne conto”.

STIPENDI – Discorso più ampio ancora quello legato agli stipendi e al taglio di essi: “In questi giorni il presidente dell’Empoli, il mio amico Fabrizio Corsi, ha detto che deve rispondere a 150 famiglie e ha ragione. Ci sono tantissime persone che ruotano attorno al mondo del calcio. Ci sono realtà, in serie C ma anche in B, dove perdere qualche mese di busta paga diventa un problema enorme”.

RIPRESA – E sui discorsi promozioni, retrocessioni e scudetto, Di Natale spiega: “Se i campionati riprenderanno in serie A come in B saranno una sorta di mini-tornei in cui può accadere di tutto. Credo sia giusto riprendere perché chi glielo spiega al Benevento che ha praticamente già vinto la promozione che rimarrà un altro anno in B? O alle altre squadre che sognano di salire. Comunque vada qualcuno sarà scontento”.

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