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Distanziometri e nuovi regolamenti: le ultime novità dal territorio

Il distanziometro entra in vigore a Roncade, in provincia di Treviso, mentre la Regione Puglia e il Comune dell’Aquila si preparano a rivedere le norme già adottate.

Approvato a Roncade (TV) nuovo regolamento a contrasto del Gap, fissato distanziometro a 500 metri da luoghi sensibili e a 100 metri da compro oro

Stretta sul gioco
nella provincia di Treviso. A Roncade è stato approvato il
Regolamento Comunale per il contrasto al gioco patologico. La
normativa vieta l’apertura di nuove sale giochi e scommesse e la
collocazione di apparecchi da gioco nei locali situati a meno di 500
metri dai cosiddetti “luoghi sensibili” e minore di 100 metri da
quelli che commercializzano oro, denaro od oggetti preziosi. “Il
nuovo Regolamento arriva dopo anni di iniziative per contrastare la
ludopatia”, ha detto l’assessore alle Politiche Sociali, Sergio
Leonardi. “Abbiamo aderito per esempio al Manifesto dei Sindaci
contro il GAP, la proiezione del film-documentario “Vivere alla
grande”, la divulgazione di manifesti e volantini per
l’autovalutazione della propria condizione di giocatore ‘Se non
giochi, vinci’. In collaborazione con il gruppo ACAT si è
istituito uno “Spazio Ascolto” con la finalità di orientare le
persone ai Servizi del territorio, perché il gioco d’azzardo
patologico sta assumendo dimensioni sempre più ampie con ricadute
allarmanti sul piano sociale, familiare e lavorativo delle persone
coinvolte”, ha concluso.

A Ottaviano (NA)
un tavolo tecnico permanente sulle dipendenze, ludopatia compresa

Nascerà ad
Ottaviano, nella provincia di Napoli, un tavolo tecnico permanente
sulle dipendenze, con una particolare attenzione alla
tossicodipendenza, all’alcolismo e alla ludopatia. “Sarà formato
da rappresentanti delle associazioni e del mondo del volontariato,
dalle forze dell’ordine, dalle istituzioni religiose e da esperti
indicati dall’Asl”, ha spiegato Elena Picariello, assessore alle
politiche giovanili della giunta guidata dal sindaco Luca Capasso.

Bignotti (ass.
Aquila): “Depositata in V Commissione comunale bozza di modifica al
Regolamento delle attività produttive per contrastare la ludopatia”

“Nella seduta
della quinta commissione comunale, tenutasi la settimana scorsa, ho
depositato agli atti della stessa, una bozza di modifica al
Regolamento delle attività produttive del Comune dell’Aquila, ai
fini della prevenzione e del contrasto al fenomeno della ludopatia.”
E’ quanto ha detto all’Aquila l’assessore alle politiche
sociali Francesco Cristiano Bignotti. “Il lavoro è stato condotto
nei mesi scorsi insieme con i consiglieri Roberto Santangelo e Luca
Rocci, del gruppo consiliare L’Aquila Futura, di concerto con
l’assessorato alle Attività produttive. Siamo infatti ben consci
che un simile strumento, affinché possa avere uno slancio davvero
pratico e fattivo, non possa incardinarsi nel solo settore delle
politiche sociali dell’ente, che di fatto non ha competenza sulle
attività commerciali, ma debba essere frutto di un percorso
inter-settoriale. È stato dunque impostato un gioco di squadra, che
verrà ripreso in queste settimane con il nuovo assessore competente
in materia, per la stesura del documento finale da portare in Aula”,
ha aggiunto. Nella bozza sono inseriti diversi criteri circa le
localizzazioni dei punti gioco, anche in relazione alla distanza dai
luoghi sensibili. “Si tratta di una materia molto delicata, ampia e
dallo spiccato aspetto sanitario che non può essere ridotta a
semplici slogan o a comunicati, come alcuni esponenti della minoranza
stanno facendo in questi giorni”, ha concluso. A queste
dichiarazioni ha replicato il capogruppo del Passo Possibile, Paolo
Romano. “L’assessore Bignotti, balbettante durante la V
commissione sul punto afferente alla lotta alla ludopatia, ordine del
giorno presentato in Consiglio Comunale dal suo gruppo politico a
gennaio 2018 e a cui mai si era dato seguito con un atto concreto,
oggi esce con una dichiarazione a mezzo stampa. E che dice
l’assessore che balbettava in sede di Commissione Garanzia? Che
aveva depositato proprio nel giorno della Commissione una bozza di
regolamento sulla ludopatia. Ma i commissari non hanno ricevuto nulla
in quella sede, quando cioè si discuteva dell’argomento, nè
tantomeno prima della seduta, come sarebbe buona creanza”, ha
detto. “Quella bozza ha ancora le caratteristiche dell’emendamento
presentato sempre dal suo gruppo consiliare più di un anno fa al
disciplinare delle attività produttive tanto voluto dall’ex
assessore Piccinini. A dovere di cronaca fu lo stesso assessore a
rimandare la discussione di quell’emendamento perché evidentemente
non convinto sulla fattibilità della proposta. In seguito non se ne
seppe più nulla fino al giorno della V Commissione che ha inteso
indagare sulla mancata realizzazione degli ordini del giorno
consiliari. E fino alla ‘bozza’ oggetto del comunicato stampa di
Bignotti. Ma le bozze di regolamento per essere efficaci si
trasformano in proposte, siano esse consiliari per il tramite del
gruppo di riferimento o di Giunta, attraverso la proposta
dell’assessore competente, assessore che però risulta essere
Raffaele Daniele, se parliamo di Commercio. In seguito inizia l’iter
delle commissioni, nel caso di specie la III e la IV che non si
riuniscono da diversi mesi. Infatti le distanze tra le sale di slot
machine e i punti sensibili (come le scuole) a cui nella ‘bozza’
fa riferimento l’assessore al Sociale sono un problema del Suap e
non possono essere decise dal suo assessorato che dovrebbe mettere in
campo solo politiche di prevenzione, finora assenti”, ha aggiunto.
“L’assessore dovrebbe incrementare la spesa del piano sociale
d’ambito nelle azioni dedicate alla ludopatia e nello stesso tempo
essere in grado di spendere i fondi acquisiti. Considerato che il
Disciplinare alle Attività Produttive deve essere comunque
modificato per la Legge regionale sul Testo Unico del Commercio e
pure per il pastrocchio sui dehors, la ‘bozza’ di Bignotti
potrebbe essere benissimo calata all’interno del nuovo testo,
magari prima dell’approvazione in Giunta e attraverso un’adeguata
condivisione. Prima di fare ramanzine ai consiglieri di minoranza,
Bignotti dovrebbe benedire la V Commissione che gli ha ricordato di
occuparsi dopo oltre un anno di una tematica che il suo stesso gruppo
aveva sollevato”, h concluso Romano.

L’Aquila,
Coalizione sociale: “Proponiamo emanazione di un’ordinanza che
fissi orario di funzionamento degli apparecchi da gioco dalle 9 alle
12 e dalle 18 alle 23”

“Abbiamo
presentato una settimana fa una proposta da discutere al più presto
in Consiglio comunale per contrastare il fenomeno della ludopatia e
in generale del ricorso al gioco d’azzardo attraverso la
limitazione dell’orario di funzionamento di videolotterie e slot
machines”. Sono le parola della Coalizione sociale a L’Aquila che
ha espresso la consigliera Carla Cimoroni nell’assise civica. “Il
Consiglio comunale, già a fine 2017, ha votato all’unanimità un
ordine del giorno proposto da alcuni consiglieri di maggioranza per
contrastare la ludopatia anche attraverso l’approvazione (entro 90
giorni) di un regolamento comunale ad hoc. Peccato che, come chiarito
dall’Assessore competente nel corso dell’ultima seduta di V
Commissione, la bozza di regolamento giace in un cassetto e non si sa
se e quando vedrà la luce. L’ennesimo annuncio, insomma, che una
Giunta immobile e ormai imbarazzante non è stata capace di tradurre
in un atto concreto”, ha aggiunto. “Proponiamo che venga emanata
un’ordinanza che fissi l’orario di funzionamento degli apparecchi
dedicati al gioco d’azzardo ovunque collocati dalle ore 9.00 alle
ore 12.00 e dalle 18.00 alle ore 23.00 di tutti i giorni, festivi
compresi, prevedendo adeguate sanzioni in caso di violazione. Lo
scopo, con particolare riferimento agli orari di uscita dalle scuole,
è quello di contrastare l’insorgere di abitudini collegate al
gioco d’azzardo da parte degli studenti, e dare quindi un segnale
forte di attenzione e di coerenza tra iniziative meramente
divulgative e azioni concretamente volte a limitare il fenomeno. In
attesa di una legge nazionale, se mai ci sarà, che regolamenti il
settore è infatti fondamentale che intervengano le amministrazioni
locali, su cui si ripercuotono i maggiori costi di intervento, con
particolare riferimento alle prestazioni di prevenzione, cura e
riabilitazione di persone e famiglie interessate. Alla luce
dell’ordine del giorno approvato nel 2017, confidiamo che la nostra
mozione, che mette in pratica alcune misure concrete, venga approvata
all’unanimità per passare dalle parole ai fatti”, ha concluso.

Cagliari:
intensificati controlli della Polizia di Stato, anche servizi di
verifica esercizi pubblici per contrastare la ludopatia

Al fine di garantire
il massimo livello di sicurezza in occasione delle festività
pasquali, del 25 aprile e del 1° maggio, la Polizia di Stato ha
predisposto appositi servizi di vigilanza e controllo in tutto il
territorio della Provincia di Cagliari. In particolare, il Questore
di Cagliari ha disposto l’intensificazione delle misure preventive
di vigilanza anche grazie all’aiuto di altre forze di Polizia. E’
stata disposta l’implementazione dell’attività dei consueti
servizi di controllo degli esercizi pubblici, mirati a contrastare il
fenomeno del gioco d’azzardo e la somministrazione di alcolici, che
periodicamente vengono effettuati dalla Questura e dai Commissariati
distaccati, allo scopo di tutelare gli operatori che esercitano nel
rispetto della legalità e per combattere la ludopatia.

Sapar, Distante:
Condividiamo le preoccupazioni della FIT, Governo assente

“Le preoccupazioni della Federazione Italiana Tabaccai in tema di
gioco pubblico sono condivisibili quando espresse nell’ambito di
una filiera che viene colpita da provvedimenti demagogici non
risolutivi sul piano delle finalità e degli obiettivi che intende
perseguire il legislatore, rivelatisi al momento, tutti
fallimentari”. Lo ha detto il presidente Sapar Domenico Distante
commentando la nota della FIT in tema di gioco di Stato. “Tutti gli
esercizi pubblici che al loro interno ospitano apparecchi da gioco
sono inevitabilmente colpiti da questa pittoresca crociata al
proibizionismo (di facciata) che mira a cancellare – osserva
Distante – qualsiasi presidio di legalità in danno esclusivo del
libero esercizio d’impresa. Ci riferiamo a bar, tabacchi, esercizi
pubblici, sale scommesse e piccole attività commerciali dove il
gioco rappresenta una fonte di reddito che rientra a pieno titolo sul
piano della totale legalità”. “In più occasioni – spiega il
presidente Sapar – abbiamo ribadito la nostra contrarietà a
divieti e limitazioni (distanziometro) che non offrono indicazioni
risolutive sia verso la riduzione della spesa (che paradossalmente
allo Stato provoca forti danni di equilibrio contabile) che al
contrasto delle ludopatie. Semmai l’effetto certificato è il
trasferimento del gioco nelle mani della criminalità organizzata e
il dilagare di apparecchi illegali. Non vi è nessuna forma di
deterrenza in una logica schizofrenica fatta di leggi regionali che
non soltanto vanno in contrasto con le intese sottoscritte in
conferenza unificata, ma danneggiano l’intero settore creando gravi
asimmetrie sul territorio nazionale in cui si riscontra una totale
deregulation su orari e distanze e che danno origine a situazioni
discriminatorie diverse. Fino a questo punto dobbiamo rilevare come i
provvedimenti annunciati dal governo si siano tradotti in un nulla di
fatto o si limitino alla semplice enunciazione di una auspicata
normativa nazionale in grado di dettare regole certe. Al momento
registriamo solo provvedimenti che hanno incrementato la pressione
fiscale nei confronti di gestori ed esercenti per esigenze di cassa e
di tenuta dei conti del bilancio dello Stato per finanziare il
welfare nazionale. Dopodiché il nulla cosmico, se non il vago
obiettivo di tutelare i soggetti deboli affetti da gap attraverso il
divieto di pubblicità che in maniera speculare a quello dei tabacchi
dovrebbe indurre a limitare i consumi. Ci piacerebbe al riguardo
constatare (qualora vi siano dei dati scientifici al riguardo) se
quel divieto introdotto anni addietro abbia generato significative
contrazioni alla vendita di tabacchi e sigarette riducendo le
dipendenze patologiche al pari della pubblicità ai super alcolici i
cui effetti sulla salute vanno ben oltre in termini di dipendenza e
di abuso. Vi è insomma da constatare che i ritardi del Governo su
provvedimenti collegati alla legge di bilancio, compresa la
ridefinizione di una normativa nazionale in grado di mettere ordine
nel settore del gioco di Stato, sebbene prevista con termini
prestabiliti, sia al momento scritta solo sulla carta rimanendo una
mera enunciazione”.

Sapar su slot
Piemonte: “Divieti e distanziometri spingono verso il gioco
illegale”

“Chiara Appendino gioca con i numeri quando dice che solo una
piccola parte di chi ha abbandonato gli apparecchi si è rivolto poi
ad altri giochi d’azzardo”. E’ quanto afferma Sapar in una
nota: “Il sindaco di Torino avrebbe dovuto citare anche il mercato
parallelo, quello illegale gestito dalle organizzazioni malavitose,
che in Piemonte attraverso l’uso di apparecchi truccati o non
regolamentari (i cosiddetti Totem) sta prendendo progressivamente
piede. Sanzioni e sequestri condotti nelle settimane scorse ne sono
una prova più che sufficiente per indurci a non condividere questa
teoria. È d’altronde preoccupante che il capo del governo di
un’amministrazione locale non si ponga il problema sul piano della
ricaduta occupazionale. Si tenta di dimostrare che la contrazione
dell’offerta di gioco fisico non determina un passaggio al gioco
online. Questa ci pare una affermazione del tutto fuori luogo
considerando che ad una contrazione del gioco di Stato per effetto
dei divieti e dei distanziometri corrisponda un trasferimento del
gioco verso piattaforme online e soprattutto verso il gioco illegale
che non può avere una quantificazione”.

A Frascati (RM)
uno sportello distrettuale sul contrasto del Gap

A Frascati, nella città metropolitana di Roma Capitale, è attivo,
nel Distretto RM 6/1, lo sportello sul gioco, gestito operativamente
dalla Cooperativa Sociale SARC. La legge regionale prevede infatti
l’attivazione di programmi di comunicazione pubblica e di
prevenzione, animando il dibattito pubblico in merito al gioco
d’azzardo e finanziando l’istituzione di sportelli distrettuali.
Gli sportelli attivati dai singoli distretti hanno per scopo
specifico quello di offrire punti di primo ascolto e di informazione
sulla natura della dipendenza da gioco, orientando i giocatori e i
loro familiari ai percorsi di trattamento disponibili presso i
servizi sociosanitari del territorio. Gli sportelli hanno inoltre il
compito di rafforzare l’animazione socio culturale territoriale sul
tema del gioco d’azzardo attraverso azioni di informazione e
sensibilizzazione quali: produzione di materiale informativo,
interventi nelle scuole, partecipazione ad iniziative territoriali
con info-point e organizzazione di dibattiti pubblici.

Bova (Comm. Calabria contro la ‘Ndrangheta): “Con la legge regionale previsto contrasto a interessi criminali sul settore del gioco”

“Nella Legge Regionale 9/2018 abbiamo previsto una serie di azioni
che si propongono di contrastare anche l’interesse criminale che
ruota attorno al business del gioco d’azzardo, legale o illegale
che sia. Voglio quindi ringraziare la Regione Calabria, il Consiglio
Regionale, la Prefettura, la Questura e tutti gli altri Enti e
associazioni che hanno inteso sposare, con viva e concreta
partecipazione, questa causa”. E’ quanto dichiarato da Arturo
Bova, presidente della Commissione regionale contro la ‘ndrangheta
in Calabria, che ha anticipato i temi del seminario che si terrà il
prossimo 30 aprile a Catanzaro per il primo “NoSlotDay”. Oltre al
coinvolgimento diretto del Prefetto di Catanzaro Francesca Ferrandino
e del Questore del capoluogo Amalia Di Ruocco che hanno sin da subito
sposato lo spirito e le intenzioni del progetto, all’iniziativa
parteciperanno l’Ufficio Scolastico Regionale con la direttrice
Maria Rita Calvosa, Unioncamere Calabria con il presidente Klaus
Algieri, Anci Calabria con il presidente Gianluca Callipo e la rete
di associazioni “Mettiamoci in gioco” con il suo portavoce
Roberto Gatto. Per la Regione Calabria interverrà il presidente on.
Gerardo Mario Oliverio, mentre per il Consiglio regionale il
presidente on. Nicola Irto.

Montegrotto Terme
(PD): mancato rispetto limiti orari, chiusa una sala slot e multati
altri due locali

Stretta contro il gioco irregolare a Montegrotto Terme, nella
provincia di Padova in Veneto. La Polizia ha chiuso una sala slot e
multate due in merito al regolamento per la lotta alle ludopatie e
all’ordinanza che disciplina gli orari di funzionamento degli
apparecchi. Sospesa a tempo indeterminato l’attività di una sala
giochi. In due diverse occasioni il locale è stato trovato aperto in
orari non consentiti e non rispettata l’ordinanza di sospensione
dell’attività. Il titolare è stato denunciato per inosservanza di
provvedimenti dell’autorità e riceverà due verbali per il mancato
rispetto dell’ordinanza sugli orari consentiti per il funzionamento
delle slot. Anche in altri due locali gli apparecchi da gioco sono
stati trovati accesi in orario non consentito. I titolari di questi
esercizi riceveranno la notifica del verbale di accertamento di
violazione che prevede la sanzione di 150 euro. “Nella logica del
controllo annunciato, siamo passati dalle parole ai fatti. Il primo
obiettivo del regolamento è la limitazione delle nuove aperture
vicino ai siti sensibili per tutela delle fasce di consumatori
psicologicamente più deboli. Per i locali già aperti abbiamo
stretti margini di manovra ma un controllo vigile sta già dando i
suoi frutti: il contrasto alle ludopatie è anche un tentativo di
creare un argine a forme di dequalificazione territoriale e di
infiltrazione criminale nell’economia cittadini, quali, per
esempio, il prestito ad usura per i debiti contratti al gioco”, ha
detto il sindaco Riccardo Mortandello.

Liguria,
Torrigiani (consulente Commissione antimafia): “Gioco, non esiste
una disciplina ferrea che regolamenti il settore”

“È un problema serio sostenuto dal silenzio assordante di tutte le
categorie economiche. È un mercato che non conosce crisi. Non esiste
una disciplina ferrea che regolamenti il settore”. E’ quanto ha
detto in merito al settore del gioco e al contrasto della ludopatia
Filippo Torrigiani, consulente della Commissione antimafia, ex
assessore, a Bordighera, nella provincia di Imperia. Torrigiani –
ricorda il Secolo XIX – ha presentato una proposta in Commissione
antimafia per rendere “visibili” i giocatori imponendo loro di
mostrare codice fiscale e documenti di identità. “La recente
ordinanza sulla limitazione degli orari è solo l’ultimo atto
attuato dalla mia amministrazione. Nel 2016 ho aumentato la Tari agli
esercizi che avevano le slot, due anni prima ne ho limitato
l’installazione. Ma gli interventi dei sindaci non sono
sufficienti: la Regione deve fare la sua parte”, ha aggiunto Enrico
Ioculano, sindaco di Ventimiglia. “Spero che Bordighera emetta
un’ordinanza come quella di Ioculano”, ha detto l’ex senatrice
Donatella Albano.

Puglia, il
Consiglio Regionale torna a parlare della Legge a contrasto del Gap

Si torna a parlare di gioco nel Consiglio della Regione Puglia. Il Consiglio regionale è infatti convocato per martedì 30 aprile, alle 10,30, presso l’Aula consiliare e tra i punti all’ordine del giorno ha anche la proposta di legge Colonna, Borraccino, Leo, Santorsola “Modifiche ed integrazioni alla Legge Regionale 13 dicembre 2013, n. 43 ‘Contrasto alla diffusione del Gioco d’Azzardo Patologico’” (rel. cons. Romano Giuseppe). Tra le disposizioni stabilite dalla proposta di legge, il distanziometro dai luoghi sensibili per i punti gioco e altre misure riguardanti la pubblicità del gioco.

Leonardi (FdI Marche): “Necessario osservatorio permanente per vigilare sulla criminalità organizzata. Attività di riciclaggio di denaro coinvolgono anche gioco online

“Un osservatorio permanente per vigilare sulla criminalità
organizzata e istituire un tavolo della legalità”. E’ quanto ha
chiesto Elena Leonardi di Fratelli d’Italia che ha presentato una
mozione nella Regione Marche sottolineando che “anche nelle Marche
oltre ai pericolosi e milionari traffici di droga esistono numerose
altre attività di riciclaggio di denaro sporco che coinvolgono
innumerevoli settori dalla gestione di centri commerciali,
all’edilizia privata e pubblica, dallo smaltimento dei rifiuti alle
società immobiliari, fino al gioco d’azzardo on line e all’usura”.

L’articolo Distanziometri e nuovi regolamenti: le ultime novità dal territorio proviene da AGIMEG, Agenzia Giornalistica sul Mercato del Gioco.

Fonte: https://www.agimeg.it/pp2/distanziometri-regolamenti-slot