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Divieto di pubblicità, il 18 aprile le linee guida arrivano al consiglio dell’Agcom. Le prime indiscrezioni

Circolano le prime bozze delle linee guida sul divieto di pubblicità, l’Agcom punterebbe a vietare qualunque forma di sponsorizzazione del gioco, mentre lascerebbe la porta aperta alle campagne informative, anche se finanziate da un operatore.

Pubblicità
sui giochi, come cambierà in Italia secondo l’Agcom

Non è ancora la versione definitiva visto che potrebbe cambiare fino
alla presentazione nel prossimo consiglio del 18 aprile, ma in queste
ore sta circolando la bozza delle linee guida dell’Agcom, con
qualche dettaglio su quello che forse sarà il contenuto finale.
Nella bozza in circolazione, la linea è molto dura: stop alle
sponsorizzazioni di maglia ed a bordo campo per le scommesse. Non si
potrà inserire prodotti pubblicitari legati al gioco all’interno
dei programmi tv e cinematografici, saranno vietati tutti i tipi di
gadget legati a giochi e scommesse, l’organizzazione di eventi con
premi e la pubblicità redazionale. Inoltre, non si potrà più
inviare pubblicità anche a quegli utenti che ne avevano dato il
consenso. Segnali di apertura invece per le campagne informative
riferite al gioco lecito e quelle finalizzate, ad esempio, al
contrasto alla ludopatia, dove l’operatore potrebbe essere citato
per aver finanziato il progetto. Una linea quindi molto dura, che
seguirebbe quanto avviato dal Governo lo scorso anno con il Decreto
Dignità.

Pubblicità
giochi, Agcom ad Agimeg: “Linee guida non possono stravolgere
quanto previsto dal Decreto Dignità ma nemmeno avere un intento
“distruttivo” della pubblicità istituzionale”

Il mercato del gioco è in fibrillazione in queste ore per le notizie
circolate sulle attese linee guida che l’Agcom (l’Autorità per
le Garanzie nelle Comunicazioni) ha messo a punto in merito alla
pubblicità del settore. L’autorità ha confermato ad Agimeg che il
documento con le linee guida sarà oggetto del Consiglio del 18
aprile prossimo, sottolineando che: “si è tenuto conto anche degli
incontri avuti con gli operatori a fine dello scorso anno. Certamente
le linee guida non possono stravolgere quanto previsto nel Decreto
Dignità, soprattutto per quanto riguarda i messaggi promozionali
diretti ma non per questo si deve andare verso una politica
distruttiva di quella che è la pubblicità istituzionale”.

Pubblicità
giochi: linea dura dell’Agcom. Ecco i primi dettagli delle linee
guida

Non è ancora la versione definitiva visto che potrebbe cambiare fino alla presentazione nel prossimo consiglio del 18 aprile, ma in queste ore sta circolando la bozza delle linee guida dell’Agcom, con qualche dettaglio su quello che forse sarà il contenuto finale. Nella bozza in circolazione, la linea è molto dura: stop alle sponsorizzazioni di maglia ed a bordo campo per le scommesse. Non si potrà inserire prodotti pubblicitari legati al gioco all’interno dei programmi tv e cinematografici, saranno vietati tutti i tipi di gadget legati a giochi e scommesse, l’organizzazione di eventi con premi e la pubblicità redazionale. Inoltre, non si potrà più inviare pubblicità anche a quegli utenti che ne avevano dato il consenso. Segnali di apertura invece per le campagne informative riferite al gioco lecito e quelle finalizzate, ad esempio, al contrasto alla ludopatia, dove l’operatore potrebbe essere citato per aver finanziato il progetto. Una linea quindi molto dura, che seguirebbe quanto avviato dal Governo lo scorso anno con il Decreto Dignità.

Agcom, Pubblicità gioco: possibili aperture per le agenzie scommesse e negozi che offrono gioco

Come già segnalato da Agimeg nei giorni scorsi, le linee guida dell’Agcom in merito al divieto di pubblicità sul gioco previste dal Decreto Dignità sembrano essere orientate, secondo gli ultimi rumors, verso un giro di vite per quanto riguarda il tema delle sponsorizzazioni (tema molto delicato e che ha visto scendere in campo anche la Lega Calcio) e la pubblicità televisiva. Ieri l’Agcom aveva anche però dichiarato che le linee guida non sarebbero andate nella direzione di una “distruzione” della pubblicità istituzionale. In tal senso va probabilmente letta la possibilità che verrà data alle agenzie di scommesse e più in generale ai negozi che offrono sul gioco, di poter mantenere la loro insegna e le vetrofanie che indicano l’attività svolta. In questo modo l’utente potrebbe distinguere l’attività lecita da quella legale. Potrebbe esserci anche una apertura, come appreso da Agimeg, verso la stampa specializzata ed i social. es/AGIMEG

Divieto
di pubblicità, dopo la denuncia di Agimeg la pubblicità del Casinò
di Lugano “sparisce” dal centro di Milano

La tempistica è quantomeno particolare ma tutto è avvenuto dopo la denuncia di Agimeg dello scorso 3 aprile. E’ infatti “scomparsa” la pubblicità del Casinò di Lugano che campeggiava nella zona di viale Serra a Milano e che violava espressamente i dettami del divieto di pubblicità sul gioco. La casa da gioco svizzera infatti non ha alcuna concessione italiana, non paga tasse in Italia e a differenza degli operatori autorizzati del nostro paese faceva pubblicità promuovendo le proprie sale con lo slogan “per vincere di più”, violando in questo modo tutte le normative in materia. Ora quello che sembra un passo indietro, nonostante dalla casa da gioco avessero in un primo tempo detto che la loro pubblicità fosse legale e che sarebbe proseguita anche nei prossimi mesi. Ma ora rien ne va plus.

L’articolo Divieto di pubblicità, il 18 aprile le linee guida arrivano al consiglio dell’Agcom. Le prime indiscrezioni proviene da AGIMEG, Agenzia Giornalistica sul Mercato del Gioco.

Fonte: https://www.agimeg.it/politica/divieto-di-pubblicita-il-18-aprile-le-linee-guida-arrivano-al-consiglio-dellagcom-le-prime-indiscrezioni