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DL Fiscale, Valore Impresa Gaming: “Tassazione su slot e vlt ha raggiunto livello di saturazione. Necessaria diminuzione della pressione fiscale sui gestori”

“Il Governo non può continuare a fare cassa dai giochi attraverso un ulteriore aumento della tassazione sugli apparecchi perché non ci sono più margini nella filiera. Un’ulteriore rincaro questa volta avrebbe soltanto conseguenze dannose, determinando la condanna a morte di un numero enorme di piccole e medie imprese che operano nella legalità con la conseguente perdita di posti di lavoro”. E’ l’appello lanciato dal presidente di Valore Impresa, Gianni Cicero, durante il convegno ‘Un fisco da rottamare per sostenere lo sviluppo’. Nel frattempo Valore Impresa ha presentato le proprie memorie presso la Commissione delle Finanze della camera dei deputati mettendo in primo piano il punto di vista delle piccole e medie imprese del settore del gioco. “Tenendo conto dell’orientamento della legge in esame che intende voler prevedere un ulteriore incremento del prelievo erariale sulle Awp, con particolare riferimento a quanto previsto all’articolo 26, – afferma Valore Impresa Gaming – si ritiene necessario e indispensabile prendere in considerazione una ulteriore riduzione più che proporzionale del c.d. ‘payout’, cioè della percentuale minima di vincite riconosciuta al giocatore, che potrebbe essere ridotta fino ad un massimo del 65/66 percento sempre delle somme giocate (rispetto all’attuale percentuale del 68 percento), limite non ulteriormente deprimibile per non causare la prevedibile perdita di interesse dei giocatori. In particolare, Valore Impresa Gaming ritiene opportuno prevedere una percentuale destinata alle vincite (payout), a decorrere dal 1° gennaio 2020, fissata in misura non inferiore al 65 percento per le Awp e non inferiore all’83 percento per le Vlt. Inoltre si ritiene necessario prevedere che a decorrere dal 1° gennaio 2020 per le Awp non sarà più richiesto il pagamento del corrispettivo di 100 euro ad apparecchio per il rilascio di nulla osta di distribuzione (Nod). Tale quota di margine e di diversa tassazione consentirebbe quantomeno ai gestori di far fronte agli ulteriori investimenti richiesti per l’aggiornamento degli apparecchi; aggiornamento che potrebbe comprendere anche una serie di soluzioni tecniche ed informatiche, in concerto con i produttori, per massimizzare il controllo, la sicurezza e ridurre i possibili effetti compulsivi del gioco (come di seguito meglio precisato). L’eventuale aggiornamento degli apparecchi (in scadenza sul mercato ad oggi al 31 dicembre 2020) dovrebbe in tal caso rinviare al marzo 2022 (data di scadenza delle vigenti concessioni) l’avvento sul mercato delle AwpR (Awp da remoto), per i quali sono appena state redatte le specifiche regolamentazioni tecniche in attesa di provvedimenti attuativi. Inoltre, in tema di fiscalità, si ritiene che il legislatore debba prendere seriamente in esame una modifica strutturale del sistema di tassazione degli apparecchi, da conteggiarsi non sulle somme giocate ma sul margine residuale della raccolta (differenza tra somme giocate e vincite erogate), come già in uso nella maggior parte dei Paesi che hanno legalizzato le slot, con aliquote che colpiscano l’effettiva redditività del comparto, superando così definitivamente gli equivoci e le contraddizioni della tassazione sulle somme giocate”. ac/AGIMEG

L’articolo DL Fiscale, Valore Impresa Gaming: “Tassazione su slot e vlt ha raggiunto livello di saturazione. Necessaria diminuzione della pressione fiscale sui gestori” proviene da AGIMEG, Agenzia Giornalistica sul Mercato del Gioco.

Fonte: https://www.agimeg.it/pp2/dl-fiscale-valore-impresa-gaming-tassazione-su-slot-e-vlt-ha-raggiunto-livello-di-saturazione-necessaria-diminuzione-della-pressione-fiscale-sui-gestori

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