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Emergenza Coronavirus, Infantino (FIFA): “A maggio si rinizia? Prima la salute. Federazioni e leghe siano pronte a seguire le raccomandazioni di Governi e Oms”

“A maggio si rinizia? Prima la salute. Poi tutto il resto. E il resto, per i dirigenti, significa sperare il meglio ma anche prepararsi al peggio. Senza panico, diciamolo chiaramente: si giocherà quando si potrà senza mettere a rischio la salute di nessuno. Federazioni e leghe siano pronte a seguire le raccomandazioni di governi e Oms. Abbiamo dimostrato spirito di cooperazione e solidarietà con Europa e Sudamerica. Ora pensiamo al calendario delle nazionali. E alle modifiche e alle dispense temporanee per i regolamenti sullo status dei calciatori e i trasferimenti. Per proteggere i contratti e adeguare i periodi di registrazione. Servono misure dure. Ma non c’è scelta. Dovremo tutti fare sacrifici. Il calcio è in recessione? Si rischia. Serve una valutazione dell’impatto economico globale. Ora è difficile, non sappiamo quando si torna alla normalità. Ma guardiamo alle opportunità. Possiamo forse riformare il calcio mondiale facendo un passo indietro. Con formati diversi. Quantifichiamo i danni, vediamo come coprirli, facciamo sacrifici e ripartiamo”. E’ quanto ha detto il presidente della FIFA Gianni Infantino in un’intervista alla Gazzetta dello Sport. “Se si potesse tornare ad agosto sarebbe una notizia positiva”Ha detto il presidente dell’Associazione Italiana Calciatori (AIC) Damiano Tommasi intervenendo a Radio anch’io Sport, su Radio1. “Giocare è quello che tutti vorremo fare. Anche perché sarebbe un segnale che la situazione si è normalizzata. Tornare in campo avanti con la stagione comporta un intervento sui contratti dei giocatori che scadono a giugno e uno spostamento delle competizioni che rischiano di incidere sulla stagione 2020/21. Bisognerebbe riprogrammare tutto. Sarebbe un sogno tornare a giocare in estate. Le soluzioni vanno trovate nel contesto, mettendo da parte gli interessi personali. Parlare degli stipendi dei calciatori è un segnale che testimonia di come non siamo allineati col resto del Paese. Si sta parlando delle mensilità di marzo, che scadono il 20 aprile, di una ripresa di cui non si sa ancora nulla, di danni che non sono ancora stati calcolati. Parlano fra di loro senza confrontarsi con i propri dipendenti. Questo è l’ultimo dei problemi nell’Assemblea di Lega in programma domani. Non sono così ottimista che ci si riesca ad allineare alla situazione del Paese”, ha concluso. La Lega Serie A si riunirà domani insieme a dei rappresentanti di Deloitte per fare il prospetto dei danni che la crisi sta portando al calcio italiano. Due sono le opzioni di perdita sottolineate e saranno di circa 170 milioni se il campionato dovesse ripartire e concludersi e di più di 720 se il campionato non dovesse concludersi. Invece, a Nyon la Uefa riunirà i propri membri e gli stakeholders per parlare del futuro dei calendari e della possibilità di riformulare sia la Champions che l’Europa League. “Sono stato molto scettico fin dal primo momento sulla ripresa, mi pare stia prendendo luogo anche l’ipotesi l’impossibilità di continuare e avrà conseguenze catastrofiche, non oso immaginare ciò che può succedere alle categorie minori. Ci auguriamo che il virus svanisca quanto prima, ma il post è una visione apocalittica. Lo scenario che sta prendendo più piede è quello che non si possa giocare da qui al prossimo periodo, non si sa quando tutto ciò finirà, diventa una cosa lunga ed in questo momento metterci a discutere o fare ipotesi è davvero futile. Ho sentito parlare di contratti e calciomercato, roba d’altro mondo, non si ha il sentore di ciò che sta accadendo. Si tratta di una pandemia, una volta debellata la malattia ci vuole un mese per stabilizzare tutto e tre mesi per i controlli, rischiamo anche per il prossimo campionato. È un massacro che inevitabilmente porterà a riflessioni serie, soprattutto in Serie C”, è quanto Pietro Lo Monaco, consigliere federale FIGC, ha detto a Radio Punto Nuovo. cdn/AGIMEG

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Fonte: https://www.agimeg.it/pp2/emergenza-coronavirus-infantino-fifa-maggio-salute-federazioni-leghe-governi-oms

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