Vai al contenuto

Emergenza Coronavirus: Lazio, Abruzzo, Veneto e Umbria si muovono a favore di lavoratori e imprese

Le Regioni continuano ad adottare misure volte a tutelare le imprese colpite dall’emergenza da Coronavirus. In Abruzzo, le Commissioni sono al lavoro sul progetto di legge “Misure straordinarie ed urgenti per l’economia e l’occupazione”. Una proposta normativa tutta incentrata sul sostegno dell’economia abruzzese, pesantemente colpita dall’emergenza Coronavirus. “Si tratta di un provvedimento che mette in circolo 70 milioni di euro che aiuteranno tante famiglie, lavoratori e imprese a superare meglio la crisi”, ha detto il presidente del Consiglio, Lorenzo Sospiri.

“La giornata inizia con delle buone notizie: niente attesa per i primi stipendi, il Governo mette da subito dei soldi nelle tasche degli italiani grazie alla Cassa integrazione guadagni (Cig) anticipata. La Giunta regionale si attivi per la Cassa integrazione in deroga”. Ha sottolineato in Umbria il capogruppo regionale del PD, Tommaso Bori che aggiunge: “come PD lo abbiamo chiesto fin dall’inizio. Ci abbiamo lavorato giorno e notte e per fortuna ottenuto”.

“Il Reddito di Emergenza serve anche da noi. Quando il Covid-19 allenterà la presa ci troveremo con le macerie nel settore turistico, nel commercio, nella ristorazione, nella pesca e nell’agricoltura. Qui e altrove, oltre al sostegno per le imprese, serve, da subito, un aiuto ai dipendenti, a tutte le persone che perderanno il lavoro o che lo vedranno ridotto”. Ha detto in Veneto Erika Baldin, Consigliera regionale del Movimento 5 Stelle. “Rem, Reddito, sussidio, integrazione. Che sia di emergenza o di ricostruzione, chiamiamolo come volete ma i soldi alla gente normale, che dopo la pandemia farà fatica ad arrivare a fine mese, servono anche qui da noi in Veneto. Se prima il RdC era migliorabile, adesso una qualche misura che finisca nelle tasche vuote dei cittadini, e non solo delle imprese, è indispensabile”. “E’ il momento di prendere decisioni importanti e forti per le nostre imprese e i nostri lavoratori. Le aziende, che al momento sono state messe ‘in congelatore’, stanno soffrendo in modo enorme. Non possiamo perdere altro tempo: dobbiamo agire il prima possibile per fare in modo che, al termine dell’emergenza, l’economia veneta e italiana siano pronte a fare un balzo in avanti. Il fattore tempo è essenziale. Alle nostre imprese deve essere messo a disposizione un fondo che, il più velocemente possibile, conceda loro liquidità”. Ha detto il Capogruppo della Lega in Consiglio regionale del Veneto Nicola Finco. “L’Italia dovrebbe prendere spunto da ciò che succede in Germania e, attraverso le banche, iniettare liquidità da Cdp direttamente nei conti correnti delle imprese. A garanzia del 90% del prestito, ci sarebbe lo Stato, mentre le aziende si impegnerebbero a restituire il credito ricevuto nell’arco di 10 anni. Misure straordinarie, ovvio, che si adattano ai tempi straordinari che stiamo vivendo”, ha aggiunto.

Nel Lazio lo schema di delibera di Giunta n. 108 ha ottenuto parere positivo all’unanimità dalla undicesima commissione del Consiglio regionale, presieduta da Marietta Tidei (gruppo Misto). Si tratta di un pacchetto di misure urgenti, con uno stanziamento di 55, 51 milioni di euro a favore di micro, piccole e medie imprese (Mpmi) fino a 9 dipendenti, inclusi i liberi professionisti, i consorzi e le reti di impresa, la cui attività imprenditoriale è stata danneggiata dall’emergenza Covid-19. La delibera ora torna in Giunta per l’approvazione definitiva. Lo strumento utilizzato per erogare le risorse economiche è il “Fondo rotativo piccolo credito” (Frpc), nell’ambito del Fondo di Fondi “FARE Lazio”, sostenuto dal Por Fesr Lazio 2014-2020, nel quale viene attivata una nuova sezione (la quinta), con una dotazione di 55,51 milioni di euro. Anche questa nuova sezione, denominata “Emergenza Covid-19 – Finanziamenti per la liquidità delle Mpmi”, è affidata in gestione al raggruppamento temporaneo di imprese composto da Artigiancassa e Medio Credito Centrale ed è destinata, come detto, ad erogare prestiti alle imprese danneggiate dall’epidemia di coronavirus per la copertura del fabbisogno di liquidità. Un requisito fondamentale per accedere agli aiuti regionali è quello di “avere un fabbisogno di liquidità pari ad almeno 10mila euro in conseguenza dei danni subiti a causa dell’emergenza Covid-19”. cdn/AGIMEG

L’articolo Emergenza Coronavirus: Lazio, Abruzzo, Veneto e Umbria si muovono a favore di lavoratori e imprese proviene da AGIMEG, Agenzia Giornalistica sul Mercato del Gioco.

Fonte: https://www.agimeg.it/pp2/emergenza-coronavirus-lazio-abruzzo-veneto-umbria-lavoratori-imprese

Powered by WPeMatico