“Il settore del gioco continua ad essere penalizzato, a Viterbo come in tutta Italia. Se una sala bingo o una sala scommesse rispetta tutti i protocolli di sicurezza, per quale motivo non può riaprire? Ogni settore in cui ci sono lavoratori ha bisogno di essere preso in considerazione”. E’ la domanda che si pone Elvira Fatiganti, Segretario provinciale della UilTucs di Viterbo, commentando ad Agimeg la situazione dei lavoratori della sala bingo della città, che conta 40 dipendenti, chiusa da ottobre. “Questa sala appartiene ad un’azienda seria come Codere, è aperta da anni ed ha sempre rispettato tutti i protocolli di sicurezza. Dopo il primo lockdown, a luglio ha potuto riaprire prevedendo ogni misura in grado di evitare il contagio, eliminando alcuni tavoli e riducendo la capacità di ciascun tavolo da 7 a 4 giocatori, oltre ad adottare mascherine, gel, visiere e contingentamento. Eppure anche questo non basta, dopo tre mesi di apertura è stata nuovamente chiusa in autunno, come tutte le altre sale nel resto d’Italia. Ci sono famiglie disperate, che non sanno come andare avanti”, prosegue Fatiganti. “Ma non possono esserci figli di un dio minore, lavoratori non ‘essenziali’ solamente perché operano nel settore del gioco, un settore che porta denaro nelle casse dello Stato, senza contare che le aziende pagano concessioni altissime, oltre a tutti i costi di mantenimento. La politica parla di possibili aperture per altre categorie, ma non per il gioco che ricordiamo è legale, autorizzato dallo Stato. Una situazione insostenibile, per questo chiediamo che le sale possano riaprire quantomeno nelle zone gialle, dove i contagi sono minori. Le aziende ed i lavoratori devono poter avere questa possibilità. Si facciano più controlli, chi dovesse sbagliare sarà punito, ma sia consentito a chi opera correttamente di riprendere a lavorare”, la proposta del Segretario generale della UilTucs di Viterbo. “Purtroppo spesso la politica non conosce cosa c’è dentro e dietro una sala bingo, ovvero un sistema che garantisce la massima sicurezza e protezione dei giocatori. Viceversa, continuando a tenere chiuse le sale, chi vuole giocare si rivolge all’illegalità. Riaprire è necessario, altrimenti le aziende di gioco legale non si riprenderanno più”, ha concluso. cr/AGIMEG
Fonte: https://www.agimeg.it/bingo/fatiganti-uiltucs-viterbo-riaprire-sale-gioco-in-zone-gialle-famiglie-disperate-che-non-sanno-come-andare-avanti
Author: Claudio Ramoni
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