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Chiusura tabaccherie, FIT: possibile per quarantena del titolare, impossibilità oggettiva e motivi precauzionali

L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha fornito ulteriori istruzioni in ordine alla possibile chiusura dei tabaccai riconoscendo, su richiesta della FIT, la possibilità di effettuare la chiusura anche per motivi precauzionali. A tutt’oggi – precisa la FIT – esistono 3 casi. Chiusura per quarantena, quando il titolare è destinatario di un provvedimento di quarantena ed il coadiutore non può garantire lo svolgimento del servizio. Il secondo riguarda la chiusura per impossibilità oggettiva comprovata (persona anziana o affetta da patologie croniche o con multi morbilità; stato di immunodepressione congenita o acquisita; soggetto affetto da sintomatologia da infezione respiratoria e febbre maggiore di 37, 5° C). Infine chiusura per motivi precauzionali e/o indifferibili legati all’emergenza in atto: in questo caso si deve indicare se si chiude completamente o se si vuole seguire un orario ridotto con un minimo di 5 ore. Chi rientra nel terzo caso ha l’obbligo di tenere in funzione il distributore automatico di sigarette. Se non è presente, il titolare dovrà affiggere all’esterno della rivendita il cartello predisposto dai Monopoli in cui sono riportate le rivendite più vicine ed i distributori automatici funzionanti. La Fit precisa anche che qualora le ordinanze locali stabiliscano condizioni più restrittive a carico delle rivendite, i titolai dovranno attenersi alle relative disposizioni. lp/AGIMEG

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Fonte: https://www.agimeg.it/pp2/fit-tabaccherie-coronavirus

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