Gandini: “A Roma era finito un percorso. Milan? No, perché…”

Intervenuto nel corso della trasmissione Radio Anch’Io Sport, in onda sulle frequenze di Radio 1, Umberto Gandini, ex ad della Roma, ha commentato il momento del calcio nostrano parlando anche del suo passato e delle possibili novità sul suo futuro.

MOMENTO – Dopo 2 stagioni l’addio alla Roma. Perché? “Da un certo punto di vista era arrivato a compimento un processo amministrativo che poteva fare a meno dell’ad. E poi perché c’era la possibilità da parte mia di andare verso Milano”. Al Milan? “Purtroppo no, con Gazidis abbiamo capito che non c’erano le condizioni per il mio rientro in rossonero. La proprietà ha valutato i pro e i contro del mio eventuale rientro. Perché la Roma mi ha lasciato? Perché la società giallorossa è in continua evoluzione e si è arrivato al punto”. “Io in Federazione? La Federazione penso sarà un’opportunità presto sul mercato, c’è da prendere in mano la gestione del club Italia, la scelta di rinunciare ad un Dg comporta la redistribuzione degli incarichi. Io penso di avere tutti i numeri per essere interessante e la Nazionale è un ambiente sul quale mi piacerebbe confrontarmi. Ma per il momento si tratta soltanto di illazioni. Avendo fatto 25 anni a livello di club anche internazionale, guardo con interesse anche all’estero. Mi piacerebbe”.

SERIE A E ROMA – Sul possibile esonero Di Francesco e la partenza titubante dei giallorossi ha adetto: “La partenza è stata molto simile all’anno scorso. Sono stati acquistati giocatori giovani ma sono partiti altri importanti. Pellegrini sta facendo molto bene. Cristante ci sta mettendo un pò di più. E’ arrivato Kluivert che avrà modo di farsi valere. Contro la Spal è stata una prestazione davvero deludente, ma sono arrivati risultati importanti come il pareggio contro il Napoli”.

MONZA – “Berlusconi e Galliani? Complimenti a Brocchi che ha vinto la sua prima partita. Loro in A? Penso sia un sogno e magari lo faranno diventare realtà. La proprietà è molto forte quindi è sicuramente possibile vedere buone cose”. Un pensiero anche al possibile approdo di Antonio Conte sulla panchina del Real Madrid: “Direi di sì. Lo consiglierei a Florentino Perez”.

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