Tornato al gol, seppur su rigore, contro la Sampdoria dopo cinque giornate di digiuno, Krzysztof Piatek ha raggiunto la doppia cifra in campionato ben prima della boa di metà stagione.
Un bottino già ottimo per la prima stagione italiana, ma è chiaro che il centravanti polacco del Genoa non vuole fermarsi.
Intervistato da Genoa Channel, il capocannoniere del campionato ha raccontato il proprio rapporto con… la lingua italiana, dribblando le voci di mercato: “Ascolto tanto e sto imparando sempre più parole. Capisco già tutte le istruzioni tattiche e continuo a migliorare. Leggo spesso i giornali italiani, soprattutto quando si parla di me, ma non conservo gli articoli, lo fa la mia famiglia in Polonia…”.
Famiglia che è stata fondamentale nei primi passi della carriera come per tanti calciatori: “Mio papà mi ha insegnato ad amare il calcio sin da quando ero bambino. Ho cominciato a due anni, ed è stato il mio primo amore e la mia prima passione”
Alla fine però di futuro bisogna parlare. Mettere un freno ai sogni è proprio difficile…: “Il presidente Preziosi e la società mi hanno voluto con forza, hanno fatto di tutto per portarmi qui. Sono felice, e certo di aver fatto la scelta giusta, ma il mio sogno è giocare la Champions League oltre che partecipare al Mondiale e all’Europeo con la Polonia”.
Scollinato il primo derby, Piatek confessa di avere un ottimo rapporto con i connazionali che giocano nella Sampdoria, Bereszynski, Linetty e Kownacki: “Ho un buon rapporto con i miei compagni di nazionale: con Milik, Zielinski e i ragazzi che giocano nella Sampdoria: allenandoci in zone opposte di Genova è difficile trovare il tempo per vederci, ma qualche cena siamo riusciti ad organizzarla”.
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