Genoa, Piatek non dimentica la tragedia: “Il crollo del Ponte? Non riesco a parlarne”

Si è annunciato nel calcio italiano con uno storico poker di gol, realizzati sì a una squadra di Serie B, il Lecce, ma in meno di 40 minuti. Nessun giocatore del Genoa c’era mai riuscito e allora Krzysztof Piatek un posto nella storia del Grifone ce l’ha già.

L’ex attaccante del Cracovia, per il quale si era “speso” anche il presidente federale Zbigniew Boniek, specificando la pronuncia esatta del cognome (“Piontek”), si è poi ripetuto alla prima di campionato contro l’Empoli. Abbastanza per diventare una delle rivelazioni dell’inizio di stagione dei rossoblù e una delle possibili sorprese di un campionato che, per il Genoa, è iniziato in ritardo a causa della tragedia della caduta del Ponte Morandi, il 14 agosto. Il rinvio della partita contro il Milan è stato doveroso, considerando anche che per quel ponte i giocatori del Genoa passavano quotidianamente per recarsi al centro di allenamento di Pegli.

Pur essendo appena arrivato in Italia, Piatek è rimasto colpito dal dramma, come confessato in un’intervista a Il Secolo XIX: “È stata una grande tragedia, non solo per Genova e l’Italia, ma per tutta l’Europa. Pure in Polonia se n’è parlato tanto, amici e parenti mi chiamavano per sapere come stavo, come era possibile quel che era successo. È stato terribile, ma non riesco a parlarne troppo perché è una cosa davvero brutta, per trovare la forza di andare avanti ho bisogno di focalizzarmi sulla vita”.

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