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Inter, Conte: “De Vrij come Bonucci. Mai più come gli ultimi 20 minuti col Sassuolo”

Rimessasi in carreggiata in Champions grazie alla vittoria sul Borussia Dortmund, l’Inter è subito chiamata a concentrarsi sul campionato.

A San Siro arriva il Parma, avversario tatticamente ostico. Una sfida particolare per Conte, che ha parlato in conferenza stampa: “Con Faggiano siamo amici d’infanzia, mentre D’Aversa l’ho conosciuto quando era calciatore e io ero assistente di De Canio al Siena e si è poi sviluppato un bel rapporto molto stretto con la mia famiglia, sono contento che stia facendo bene. Dovremo fare grande attenzione perché il Parma è in salute, sarà fondamentale non concedere spazio per le ripartenze perché hanno giocatori letali come Gervinho, che dal nulla può tirar fuori qualcosa di velenoso. Tutto il Parma è una squadra forte, ben allestita. Sarà un piacere affrontarli, ma vorranno batterci come noi vogliamo battere loro. Non sarà facile giocare tre giorni dopo una partita dispendiosa come quella contro il Borussia, ma dobbiamo farci trovare pronti”.

Poche parole sul mercato che verrà, nonostante l’emergenza in attacco: “Abbiamo costruito un reparto con quattro attaccanti diversi. L’infortunio di Sanchez è un brutto colpo, ma abbiamo scoperto Esposito che sta facendo benissimo. Adesso abbiamo questa rosa, vediamo l’evolversi della situazione di Alexis, i discorsi di mercato è giusto affrontarli con la società e prendere le migliori decisioni.

Conte ha poi parlato della sempre più evidente “italianizzazione” della rosa nerazzurra: “L’obiettivo mio e della società e puntare su giocatori forti e affidabili che siano italiani o stranieri. L’importante è che siano affidabili. Il calciatore italiano ti dà però delle garanzie immediate perché conosce il modo di lavorare che abbiamo in Italia, un po’ diverso dall’estero. Noi siamo molto più pignoli, più tattici, siamo molto più per l’analisi video, per andare nel dettaglio. All’estero si fa in maniera molto minore. L’italiano non ha bisogno di tempo per integrarsi e avere un’anima italiana credo sia importante”

La Juventus è solo a +1…: “Noi dobbiamo essere bravi a guardare noi stessi, non gli altri, ma se proprio dobbiamo guardare facciamolo verso chi ci sta davanti, non dietro. Abbiamo iniziato un nuovo percorso, ma essere vicino a chi sta davanti e lavora insieme da tempo è una soddisfazione”

E a proposito di Juventus, Conte azzarda un paragone tra un giocatore della sua Inter ed un pilastro bianconero di ieri e di oggi: “De Vrij, come lo era Bonucci, diventa un calciatore per noi importante. Ho sempre detto che i tre centrali sono i primi costruttori di gioco. Anche con l’Udinese un assist l’ha fatto Godin. Sono situazioni che proviamo e riproviamo, dobbiamo farle ancora con più insistenza”.

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Fonte: https://www.itasportpress.it/calcio/inter-conte-de-vrij-come-bonucci-mai-piu-come-gli-ultimi-20-minuti-col-sassuolo/

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