Juventus, Dybala: “Ronaldo è un marziano. Per la Champions darei lo scudetto”

Fresco di ingresso nel club dei triplettisti della Juventus in Champions League, che comprende i soli Alex Del Piero, Pippo Inzaghi e Arturo Vidal, Paulo Dybala si è confessato ai microfoni de La Gazzetta dello Sport, parlando della possibile svolta della propria stagione dopo un inizio difficile:

STORICO TRIS – “Non conoscevo i nomi degli altri giocatori della Juventus che avevano fatto tripletta in Champions. Essere parte della storia del club è una gioia immensa. La dedica a Sivori? Quando ero in Argentina sapevo dell’idolatria nei suoi confronti, ma non lo conoscevo bene, alla Juve ho visto la gigantografia allo Stadium e ho guardato i suoi video. Nel giorno del suo compleanno mi sembrava giusto omaggiarlo per tutto ciò che ha fatto”.

SOGNO CHAMPIONS – Lo Young Boys non sarà però certo l’avversario più difficile sulla strada verso l’obiettivo primario della stagione, per la società e pure per Paulo: “Io per la Champions avrei sacrificato lo scudetto. Ora le aspettative sono cresciute tantissimo, ma la mentalità è sempre la stessa: vincere tutto, vogliamo anche lo scudetto anche se sappiamo che il Napoli ci darà filo da torcere fino alla fine e Roma e Inter stanno crescendo. Noi quest’anno più forti di tutti? Lo eravamo anche lo scorso anno, se avessimo eliminato il Real credo avremmo vinto la Coppa

‘IO E CRISTIANO’ – Prima o poi però di Ronaldo bisogna parlare… Dybala dà allora una chiave nuova per spiegare la scelta del portoghese di andare a Torino: “Quella partita di Madrid ci ha dato più forza e consapevolezza, la squadra è andata a vincere a Madrid con una cattiveria incredibile. I miei compagni mi hanno raccontato che i giocatori del Real erano in difficoltà, si guardavano tra di loro perché poche volte gli è capitato di prendere tre gol in una situazione del genere. Io penso che quella partita abbia spinto Ronaldo verso la Juventus. Lì ha capito la nostra forza e ha fatto la sua scelta: lui è molto intelligente e vede le cose prima degli altri. La cosa che mi ha stupito di più è la sua semplicità. Se lo vedi sui social e in tv ti fai un’idea diversa, in realtà è come tutti noi. S’allena benissimo, è sempre concentrato al 100% in ogni allenamento, ma è anche molto tranquillo, fa scherzi e tratta tutti alla stessa maniera. Io un giorno come lui? Messi e Ronaldo dovrebbero essere nella fase calante, invece stanno facendo ancora cose straordinarie. Messi e Cristiano sono fuori dalla normalità, il mio obiettivo è essere il primo tra gli umani”.

‘IO E MAX’ – Quale rapporto con Allegri? Dybala spiega i dialoghi frequenti con l’allenatore per trovare la posizione giusta in campo: “Allegri mi dà libertà di muovermi. A seconda dei compagni che giocano mi chiede di stare più aperto, fare la mezzala o collegare i reparti. Io cerco di andare a prendere la palla e aiutare i compagni, perché al di là della tattica decidono le giocate. Con Allegri ci confrontiamo, in base a come si mettono gli avversari decidiamo dove posso trovare più spazi. In generale, le difficoltà dell’anno scorso e l’infortunio mi hanno aiutato a maturare: alla Juve ho fatto un balzo in avanti sotto tutti gli aspetti”.”.

UBI MAIOR… – Dove non c’è nulla da fare sono le punizioni, scherza Paulo…: “L’anno scorso io e Mire avevamo un patto: da metà a sinistra tirava lui, da metà a destra io. Quando è arrivato Ronaldo ho scritto a Pjanic nella nostra chat: ‘Mire mi dispiace, mi sa che quest’anno batterai poche punizioni…’. Scherzi a parte, in campo ci gestiamo però sappiamo come funziona: dalla parte sinistra c’è Cristiano, noi ci mettiamo lì solo per la foto… Sui rigori invece la gerarchia è chiara: Ronaldo, poi io, poi Pjanic”.

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