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Lucchesi: “Vogliamo la Serie A, ma non si possono perdere 30 milioni. Cessioni? Nessuno è incedibile”

lucchesi

Trattative.

Si avvicina sempre più l’inizio ufficiale della sessione estiva di calciomercato. Il Palermo da una parte cerca di risolvere le questioni finanziarie e amministrative, mentre dall’altra muove i suoi primi passi in vista della costruzione della rosa da mettere a disposizione del tecnico Pasquale Marino. Intervistato da Tuttomercatoweb, il direttore generale rosanero, Fabrizio Lucchesi ha disegnato l’attuale quadro della situazione: “Dovendo conciliare la sistemazione della massa debitoria con un campionato di vertice, perché l’aspettativa sportiva è di fare un campionato da protagonista, sarà un Palermo – che cercherà di perorare la causa dell’obiettivo sportivo – diverso da prima: l’anno scorso è stata chiusa la gestione con costi da Serie A e ricavi da Serie B. Non si possono perdere trenta milioni… Dobbiamo riportare il Palermo in un rapporto finanziario sportivo diverso, con una gestione diversa. Chiaramente siamo a Palermo e siamo ambiziosi, quindi il budget sarà superiore ad altri, ma non quello di ieri. Vorremmo comunque risalire al primo anno”.

Per il dirigente toscano si tratta di un ritorno a Palermo, era stato in Sicilia nel corso della gestione Sensi: “Bello esser nuovamente qui, ho trovato la città migliorata. Qui si vive di pallone. È stato un bel ritorno”.

Infine, Lucchesi si è soffermato sul mercato in uscita, col Palermo che sicuramente dovrà salutare diversi big attualmente presenti in rosa: “Non tratteniamo nessuno mal volentieri. Nel calcio di oggi non esistono gli incedibili, dobbiamo riallineare i parametri finanziari. Questa era una realtà drogata, non si può pensare che ci sia un imprenditore pronto a tirare fuori tanto soldi ogni anno.  Non regaliamo nessuno, sia chiaro. L’ultimo pensiero che ho è quello di sostituire i calciatori. Ma per uno che andrà via ne arriverà uno altrettanto bravo”.

Fonte: http://www.mediagol.it/palermo/lucchesi-vogliamo-la-serie-a-ma-non-si-possono-perdere-30-milioni-cessioni-nessuno-e-incedibile/