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Il sottosegretario al Mef Villarosa apre il confronto con il settore. Intanto i giochi sono “salvi” da ritocchi con i decreti alla Camera e Senato

Le associazioni di settore accolgono di buon grado la proposta di confronto lanciata dal sottosegretario al Mef Alessio Villarosa. Intanto il decreto per dotare le slot di un lettore della tessera sanitaria passa lo stand still in Commissione Europea. Camera e Senato sono impegnate nell’esame dei ddl Semplificazioni e Agricoltura. Per ora il gettito sul gioco tiene, anche se gli scossoni potrebbero arrivare a breve

Distante
(Presidente Sapar) ad Agimeg: “Rassicurati dalla disponibilità di
un confronto da parte di Villarosa. Il riordino dei giochi è
fondamentale”

“Abbiamo già
avuto un primo rapido incontro con Villarosa, ma senza dubbio siamo
pronti ad affrontare la questione del riordino del settore dei giochi
con la dovuta calma e attenzione, nel caso il sottosegretario dovesse
confermare la disponibilità promessa. La situazione normativa è
critica come hanno messo in luce anche le recenti valutazioni offerte
da Eurispes nel convegno organizzato a Torino e presentate
dall’Osservatorio Giochi, legalità e patologie. L’augurio è che
il sottosegretario riesca nel difficile compito di creare una
fondamentale normativa nazionale”. Il presidente Sapar, Domenico
Distante, ha commentato così le dichiarazioni rilasciate ad Agimeg
dal sottosegretario all’economia con delega ai giochi, Alessio
Villarosa. Il Mef ha mostrato una prima apertura per un confronto con
gli operatori di settore. “Un confronto è urgente e noi di Sapar
ci rendiamo disponibili – ha detto -. Le leggi regionali stanno
mettendo a rischio posti di lavoro e ormai non lo diciamo solo noi,
ma anche la magistratura e le forze dell’ordine stanno segnalando
il pericolo della crescita del gioco illegale come conseguenza di una
serie di norme troppo restrittive nei confronti degli operatori che
lavorano onestamente”.

Zapponini
(Presidente SGI) ad Agimeg: “Segnali interessanti dal Mef per un
riordino del settore, ma serve un tavolo di confronto con i
concessionari”

“Non possiamo
dimenticare che questo Governo ha riposto già particolare attenzione
al settore dei giochi, proponendo in passato anche una data entro la
quale mettere in atto una riforma. Non è un cambiamento il fatto che
questo termine sia scaduto, non rappresentano un cambiamento i
quattro aumenti del Preu, così come gli interventi inseriti nel
decreto dignità. Senza polemica però prendo atto che adesso ci
siano segnali interessanti. Un riordino del settore potrebbe
correggere quell’anomalia che vede questo settore come un semplice
produttore di gettito. E’ necessario prendere atto che quello del
gioco è un settore di imprese e lavoratori che insieme hanno
combattuto in questi anni l’illegalità e che creando occupazione
hanno portato avanti una tecnologia sicura per il gioco pubblico che
ci invidiano in tutto il mondo”. E’ quanto dichiara Stefano
Zapponini, presidente di Sistema Gioco Italia (SGI), commentando le
dichiarazioni rilasciate ad Agimeg dal sottosegretario all’economia
con delega ai giochi, Alessio Villarosa. “Ci auguriamo poi in una
futura riforma i concessionari non saranno considerati una
controparte, ma il braccio operativo dello Stato. Spero venga dato
atto al lavoro e alle proposte concrete che noi e altre sigle di
settore abbiamo portato avanti per migliorare la qualità e la
sicurezza dell’offerta. Non siamo ancora riusciti ad incontrare il
governo, ma siamo pronti ad affiancare il ministro Tria, il
viceministro Castelli e il sottosegretario con delega ai giochi
Villarosa per arrivare ad una riforma strutturata e studiata intorno
a un tavolo di confronto per salvare le aziende di settore. Magari
recuperando anche ciò che di buono è stato fatto in passato”.

Incontro tra i
Regolatori europei del gioco: sul tavolo protezione dei consumatori,
nuove tendenze di marketing e l’importanza delle forme tradizionali
di pubblicità

Protezione dei
consumatori, promozioni commerciali, nuove tendenze di marketing, il
ruolo degli influencer e l’importanza delle forme tradizionali di
pubblicità. Sono alcuni dei temi che sono stati discussi l’8 e 9
maggio scorsi durante l’incontro dei regolatori europei del gioco
tenutosi a Madrid, che ha coinvolto i rappresentanti di Francia,
Germania, Regno Unito, Portogallo e Spagna. L’incontro si è aperto
con una presentazione della situazione attuale dei rispettivi
mercati, con i rappresentanti che si sono scambiati le loro
esperienze, ribadendo le possibilità di collaborazione e
coinvolgimento con i fornitori di servizi di pagamento, alla luce
delle possibili azioni congiunte da proporre in futuro. Spazio anche
alla discussione sulla cooperazione multilaterale a livello europeo.
La prossima riunione dei regolatori del gioco si terrà a Lisbona, in
Portogallo, in autunno.

Bienkowska (UE):
“Commissione sostiene Stati membri per garantire alto livello di
protezione dei giocatori online, ma ad oggi non vi è normativa
specifica per il settore a livello europeo”

“La Commissione
non ha effettuato una valutazione dell’attuazione della
raccomandazione sui principi per la tutela dei consumatori e dei
giocatori dei servizi di gioco online e per la prevenzione dei minori
dal gioco d’azzardo online e non ha in programma di farlo nel
prossimo futuro”. Questa la risposta del Commissario europeo per il
mercato interno, Elzbieta Bienkowska, all’interrogazione
dell’europarlamentare Cătălin Sorin Ivan (NI) sul settore del
gioco online, che sottolineava “l’esistenza di carenze nella
protezione dei giocatori da parte degli Stati membri”. “La
Commissione – ha detto ancora la Bienkowska – riconosce i rischi
per i consumatori associati al gioco d’azzardo. Tuttavia, poiché
non vi è alcuna normativa UE specifica per settore del gioco, gli
Stati membri sono liberi di regolamentare le attività di gioco
d’azzardo purché siano in linea con le norme sul mercato interno
stabilite dal Trattato e come interpretato dalla Corte di giustizia
UE. La Regolamentazione del gioco d’azzardo, compresa la protezione
del consumatore, varia quindi tra gli Stati membri dell’UE.
Tuttavia, la Commissione sostiene gli Stati membri nei loro sforzi
per garantire un alto livello di protezione dei consumatori di
servizi di gioco”.

Giuliani (Dir.
App. da intrattenimento ADM) ad Agimeg: “Nel primo trimestre 2019
il settore delle awp/slot ha tenuto ma non è assurdo pensare ad un
prossimo calo”

“Il settore delle
Vlt è già ipercontrollato. Grazie alla tecnologia abbiamo la
possibilità di tracciare il giocato dell’intera rete e sui singoli
apparecchi. Possiamo avere sotto controllo anche gli orari di
funzionamento degli stessi. Allo stesso tempo è del tutto proibito
il gioco ai minori. Ben venga l’obbligo della tessera sanitaria,
può essere utile anche a dare la giusta percezione che il settore
degli apparecchi da intrattenimento ha una livello di sicurezza nei
confronti dei giocatori difficile da trovare altrove. Le Awpr
prevedono inoltre la possibilità di intervento per attenuare il
gioco che può essere considerato troppo aggressivo. Ma l’obbligo
della tessera sanitaria per gli apparecchi da intrattenimento è solo
l’ultimo provvedimento in ordine di tempo”. E’ quanto ha
dichiarato ad Agimeg Antonio Giuliani, direttore dell’Ufficio
apparecchi da intrattenimento dell’Agenzia delle Dogane e dei
Monopoli, a margine di un convegno organizzato dall’Acmi e
disertato dal sottosegretario all’economia con delega ai giochi,
Alessio Villarosa e che ha registrato una scarsa partecipazione.
“Riteniamo che l’apertura mostrata dal Governo ad un confronto
sia un segnale importante, in quanto una regolamentazione condivisa
da tutti i livelli governativi è fondamentale – ha proseguito
Giuliani – mentre una regolamentazione diversificata rischia di
portare a impatti negativi sulle entrate erariali e diminuisce anche
la capacità di controllo dell’Amministrazione. E’ evidente che
la rete delle Vlt è più facilmente controllabile con un’unica
legge nazionale. I dati della raccolta del primo trimestre sono
ancora da consolidare, ma c’è una sostanziale tenuta del settore
del gioco nel suo complesso, anche se non è assurdo aspettarsi un
calo per la rete delle Awp e delle Vlt. C’è poi da capire come su
questo calo possano avere un peso le varie leggi regionali o la
diminuzione del payout dovuto all’aumento del Preu, ma la riduzione
degli apparecchi e l’aumento della tassazione sta rendendo più
difficile il lavoro di chi è nel settore, che è molto complesso dal
punto di vista tecnico. Per questo invito la filiera al confronto,
tenendo presente i rispettivi ruoli”, ha concluso.

MEF: nel primo
trimestre 2019 entrate tributarie dai giochi a 3.940 milioni di euro
(+6,3%)

Le entrate
tributarie e contributive nel primo trimestre del 2019 mostrano nel
complesso una riduzione di 732 milioni di euro (-0,5 per cento)
rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente. E’ quanto
rende noto il MEF nel Rapporto mensile sull’andamento delle entrate
tributarie e contributive. Positivo invece il gettito delle imposte
il cui andamento non è direttamente legato alla congiuntura
economica (+2,9%): le entrate totali relative ai giochi (che
includono varie imposte classificate come entrate erariali sia
dirette che indirette) nel trimestre sono risultate pari a 3.940
milioni di euro (+221 milioni di euro, pari a +5,9%); considerando
solo le imposte indirette, il gettito delle attività da gioco
(lotto, lotterie e delle altre attività di gioco) è di 3.825
milioni di euro (+228 milioni di euro, pari a +6,3%); il gettito
dell’imposta sul consumo dei tabacchi ammonta a 2.432 milioni di
euro (-10 milioni di euro, pari a –0,4%).

Giorgetti
(sottosegr. presidenza del consiglio): “Fiero del lavoro fatto in
tema di scommesse sui campionati che coinvolgono i minori”

“Abbiamo parlato
spesso della possibilità di abolizione delle scommesse dalla Lega
Pro in giù, fino alla Serie D. Di questo la ringrazio per quello che
ha anticipato prima. La ratifica di Magglingen è molto importante,
grazie al voto della nostra nazione dal prossimo anno 25 nazioni,
compresa la nostra, vieteranno la pratica delle scommesse all’interno
dei campionati under 21 e dei campionati di primavera dove ci sono
dei minorenni”. Lo ha detto Domenico Furgiuele (Lega) alla Camera
in occasione dell’audizione in Commissione Cultura del
sottosegretario alla presidenza del consiglio, Giancarlo Giorgetti,
nell’ambito dell’esame in sede referente del disegno di legge
recante deleghe al governo e altre disposizioni in materia di
ordinamento sportivo, di professioni sportive nonché di
semplificazione. “Sulle scommesse sono fiero del lavoro fatto. E
tanto deve essere ancora fatto. Purtroppo nei campionati non
professionistici avviene di tutto. C’è un coordinamento delle
forze di sicurezza e dell’Agenzia delle Dogane che monitorano i
flussi, che purtroppo non avvengono su territorio nazionale. Se
avvenissero qui sarebbero più facilmente perseguibili, ma si deve
andare in Asia per trovare i soggetti che muovono questo tipo di
situazioni”, ha risposto il sottosegretario alla presidenza del
consiglio, Giancarlo Giorgetti.

Giorgetti
(sottosegr. presidenza del consiglio): “Dal 1° giugno verrà
sospesa l’accettazione delle scommesse sulle competizioni sportive
riservate ai minori”

“Con riferimento
alla risorse assegnate dal Coni alla società Sport e Salute spa, nel
Bilancio 2019, il Governo ha inteso incrementare le risorse destinate
allo sport, consapevole della strategicità di tale settore. In
particolare, tale sforzo del Governo non può essere identificato
solo avendo ad oggetto la dotazione dei capitoli di bilancio, ma
anche nella scelta rivoluzionaria di rilanciare concorsi a pronostici
che non comportano rischi connessi al gioco d’azzardo, quali il
Totocalcio, modificando la percentuale destinata al montepremi
prevedendo che una parte dei proventi sia assegnata alla società
Sport e Salute spa”. E’ quanto ha detto il sottosegretario alla
presidenza del consiglio, Giancarlo Giorgetti in Commissione Cultura
alla Camera nell’ambito dell’esame in sede referente del disegno
di legge recante deleghe al governo e altre disposizioni in materia
di ordinamento sportivo, di professioni sportive nonché di
semplificazione. “Sensibile il tema della regolamentazione delle
scommesse sportive. Nei mesi scorsi il Parlamento Italiano ha
approvato all’unanimità il disegno di ratifica della Convenzione
del Consiglio d’Europa sulla manipolazione delle competizioni
sportive e l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli è stata
identificata quale autorità responsabile per la regolamentazione
delle scommesse sportive e per l’applicazione di misure di
contrasto per le manipolazioni sulle competizioni. Tale convenzione
dovrebbe andare o oggi o domani in Gazzetta Ufficiale. Ricordo che la
nostra approvazione ha permesso l’entrata in vigore di questa
convenzione in tutti i Paesi sottoscrittori della convenzione
medesima. A partire dal 1° giugno 2019 sarà sospesa l’accettazione
delle scommesse sulle competizioni sportive al momento riservate
esclusivamente ai minori di età”, ha aggiunto.

Rizzetto (Fdl):
“Condizionamento della criminalità organizzata nelle competizioni
sportive, necessari interventi”

“Se e quali
iniziative di competenza si intenda adottare, anche al fine di
contrastare eventuali condizionamenti della criminalità organizzata
nell’ambito delle competizioni sportive nazionali che assumono una
rilevanza, anche simbolica, per il nostro Paese”. E’ quanto ha
chiesto alla Camera in un’interrogazione rivolta al Presidente del
Consiglio dei ministri, al Ministro dell’interno, al Ministro della
giustizia Walter Rizzetto (FdI) premettendo che: “Sono passati 15
anni dalla scomparsa di Marco Pantani e, ancora oggi, non è chiaro
quale sia stata la reale causa del suo decesso. Come noto, il caso è
stato archiviato dalla giustizia come morte per overdose, ma le
notizie di stampa che si sono susseguite nel tempo sulla tragica
vicenda hanno fatto trapelare una serie di misteri irrisolti;
difatti, la famiglia di Pantani ha chiesto la riapertura delle
indagini; in particolare, sono recenti nuove importanti informazioni
rivelate in Commissione parlamentare antimafia, da Umberto Rapetto,
generale di brigata della Guardia di finanza, che in tale sede ha
affermato: «qualcuno era con lui quando la morte è arrivata»,
soffermandosi in particolare su alcune «macchie di sangue» e a come
era posto il corpo senza vita di Marco, poiché lasciava presumere
che qualcuno l’avesse spostato dopo il decesso; ed ancora,
contrariamente a quanto era stato sempre sostenuto, è emerso che
Marco Pantani non era da solo nella stanza dell’albergo in cui è
stato trovato morto; un altro aspetto sul quale il generale Rapetto
ha sollevato l’attenzione dell’Antimafia è il fatto che il
ciclista, il giorno della morte, chiese più volte alla reception di
chiamare i carabinieri, poiché qualcuno lo infastidiva. Sul punto,
non si comprende per quale motivo, a suo tempo, non sia stato dato
seguito ad una richiesta di aiuto piuttosto insistente da parte di
Pantani, come riferiscono le testimonianze di alcuni di coloro che
erano presenti all’ingresso dell’hotel; infine, sulla vicenda in
questione, resta irrisolto il mistero relativo ad una pallina bianca
ritrovata vicino al cadavere di Pantani, attorno alla quale vi era un
enorme grumo di sangue che però, stranamente, non ha intaccato la
pallina rimasta perfettamente bianca; da quanto emerso,
l’interrogante ritiene che vicende come quella descritta non
possano non essere nuovamente oggetto di indagine laddove emergano
ulteriori elementi, il cui approfondimento appare oltremodo
necessario, anche per accertare se vi siano responsabilità di terzi;
ciò, anche considerando che su gare di rilievo nazionale come Il
Giro d’Italia, in passato, è stata concretamente ipotizzata la
possibilità di condizionamenti della criminalità organizzata, in
particolare legata alle scommesse clandestine, che avrebbero inciso
anche in danno alla partecipazione di Marco Pantani ad una di tali
competizioni ciclistiche”.

De Bertoldi
(Fdl): “No a eccessive concentrazioni di punti vendita giochi ed
operatori. Necessario mettere in atto intesa Stato-Regioni”

“Il 9 aprile 2019,
secondo quanto risulta da fonti di stampa, tra cui l’agenzia di
settore “Agimeg” attraverso l’articolo intitolato: “Gara
scommesse, Consiglio di Stato blocca il bando. Mancata considerazione
problemi di distanze e assenza di criterio distributivo dei nuovi
negozi”, l’invio del parere della sezione consultiva del
Consiglio di Stato al Ministero dell’economia e delle finanze sul
testo del bando di gara per l’assegnazione di 15.000 “diritti
scommesse”, ha rilevato che: “la tendenza degli enti locali a
introdurre per via amministrativa limiti di concentrazione e limiti
distanziali da aree sensibili, non sembra siano state prese in
adeguata considerazione nei documenti di gara”; il Consiglio di
Stato ha rilevato che: “Non si comprende come i 10.000 “diritti”
(negozi) e i 4.000 “diritti” (punti gioco) previsti nella
procedura di gara debbano “atterrare” sul territorio: come, in
sostanza, la rete o le reti territoriali di questi punti di vendita
debbano obbedire a un qualche criterio distributivo” per evitare
“eccessive concentrazioni in alcune aree e condizioni di assenza di
servizio in altre”; secondo quanto evidenzia l’agenzia di stampa,
inoltre, nei documenti trasmessi mancherebbe ogni indicazione che
possa orientare circa la distribuzione dei punti di vendita e, fra
l’altro, la progettazione della rete territoriale non costituirebbe
oggetto dell’offerta tecnica ed è pertanto rinviata alla fase
successiva all’aggiudicazione; l’interrogante sottolinea che,
oltre a non chiarire le “caratteristiche tecniche dei punti
vendita”, il Consiglio di Stato nel parere inviato evidenzia come
non sia previsto alcun obbligo dei candidati di fornire in sede di
gara qualche elenco della rete di vendita territoriale; secondo
Agimeg, il Consiglio di Stato evidenzia anche dubbi sull’obbligo
dei concessionari di attivare solo il 30 per cento dei diritti
acquisiti; tale obbligo derivava dalla considerazione che i
concessionari potessero avere difficoltà nell’aprire i punti di
gioco considerate le diverse leggi regionali in materia; il Consiglio
di Stato rileva come questo provvedimento ponga evidenti perplessità
riguardo al criterio di efficienza ed efficacia dell’azione
amministrativa, quale tutela sociale ed economica che deve essere
presa in considerazione, insieme a quello del progressivo
contenimento del numero di punti di vendita in funzione
antiludopatia, per assicurare volumi adeguati di introiti per
l’erario; l’interrogante rileva altresì come non sia stata
considerata l’intesa Stato-Regioni del settembre 2017, siglata nel
corso della Conferenza unificata, nella quale erano state riportate
le linee guida per il riordino della normativa sul gioco ed in
particolare il rinvio alle leggi regionali e ai regolamenti comunali,
per la definizione di un sistema di regole relative alla
distribuzione territoriale e temporale dei punti gioco; avrebbe
dovuto essere emanato un decreto ministeriale per l’attuazione
dell’accordo, ed il Consiglio di Stato, evidenzia ancora
l’interrogante, rileva come non ci siano spiegazioni per cui lo
stesso decreto non sia stato ancora adottato, sostenendo pertanto la
necessità di procedere anche in assenza dello stesso decreto
ministeriale di recepimento e in assenza delle leggi regionali
attuative previste dall’ordinamento vigente”. E’ quanto ha
sottolineato in Aula al Senato Andrea De Bertoldi (FdI) in
un’interrogazione rivolta al Ministro dell’economia e delle
finanze per chiedere “quali valutazioni il Ministro in indirizzo
intenda esprimere con riferimento a quanto esposto; per quali motivi
non sia stato adottato attualmente alcun provvedimento esecutivo
dell’intesa Stato-Regioni citata; se sia a conoscenza del fatto che
le autonomie territoriali partecipanti alla medesima Conferenza
Stato-Regioni del settembre 2017 non abbiano ritenuto di doversi
adeguare ai contenuti sostanziali della stessa; se non ritenga
opportuno intraprendere adeguate iniziative, al fine sia di evitare
eccessive concentrazioni dei punti vendita in alcune aree del Paese
(e condizioni di assenza di servizio in altre), sia in merito al
numero di operatori, per tutelare la libertà di mercato, prevedendo
la presenza di piccoli esercizi e operatori del settore”.

Slot e Vlt: via
libera della Commissione Ue all’obbligo della tessera sanitaria.
Ecco tutti i dettagli

Via libera della
Commissione Europea al termine del loro regolare periodo di stand
still a due progetti di legge inviati dall’Italia lo scorso 13
febbraio e che riguardano l’obbligo della tessera sanitaria per le
slot e le Vlt. Il primo progetto di legge è costituito da quattro
articoli ed un allegato. Mentre l’altro da cinque articoli ed un
allegato. I testi, in particolare, prevedono: l’applicazione sugli
apparecchi di un dispositivo di lettura bidirezionale della banda
magnetica della tessera sanitaria per l’accertamento della maggiore
età del giocatore, avendo cura di non memorizzare le informazioni
estratte; l’attivazione dell’apparecchio solo previa verifica
della maggior età del giocatore; l’adozione di soluzioni tecniche
in grado di visualizzare su video o display la presenza/assenza della
tessera sanitaria nell’apposito dispositivo di lettura e l’esito
della verifica della maggiore età del giocatore; l’obbligo di
nuova verifica della maggiore età del giocatore per consentire
l’accesso al gioco e, per i soli apparecchi AWP, trascorsi 15
minuti dall’accertamento della maggiore età del giocatore e
comunque ogni volta che la tessera sanitaria viene estratta
dall’apposito dispositivo di lettura. Tali disegni di legge sono
nati per dare fine alle disposizioni previste dal Decreto Dignità
che recita: “L’accesso agli apparecchi di intrattenimento di cui
all’articolo 110, comma 6 lettere a) e b), del testo unico delle
leggi di pubblica sicurezza, di cui al regio decreto 18 giugno 1931,
n. 773, è consentito esclusivamente mediante l’utilizzo della
tessera sanitaria al fine di impedire l’accesso ai giochi da parte
dei minori. Dal 1° gennaio 2020 gli apparecchi di cui al presente
comma privi di meccanismi idonei a impedire ai minori di età
l’accesso al gioco devono essere rimossi dagli esercizi. La
violazione della prescrizione di cui al secondo periodo è punita con
la sanzione amministrativa di euro 10.000 per ciascun apparecchio”.

Gaziano (CMO e
Country Manager Italia SKS365) ad Agimeg: “Sponsorizzazioni
importanti non solo per lo sport, ma anche per la responsabilità
sociale”

“Le linee guida
emanate dall’AGCOM sono un buon viatico e giustamente equilibrate.
Hanno definito molti punti anche se altri rimangono ancora da
chiarire. Indubbiamente un approccio proibizionista alla materia, a
quello che possono essere sponsorizzazioni e pubblicità, sarebbe
quello più sbagliato. E’ più giusto un approccio di tipo
regolatorio. Sulle linee guida è ancora presto per dare un giudizio
definitivo, le stiamo studiando attentamente per comprendere
esattamente la loro portata e regolarci di conseguenza”. E’
quanto ha dichiarato ad Agimeg Francesco Gaziano, Country Manager
Italia e Chief Marketing Officer di SKS365, a margine del seminario
in corso al Foro Italico di Roma ‘Sport Leaders Observer’
focalizzato sulla sponsorizzazione sportiva e che vede la presenze di
importanti personalità del mondo imprenditoriale, sportivo e del
marketing. In merito ai possibili contenziosi legali, Gaziano ha
sottolineato che “la legge, così come era scritta, dava adito a
vari dubbi e diverse interpretazioni. La norma era troppo vaga ed
aveva una serie di ‘buchi’ interpretativi, primo fra tutti
quello, poi risolto, relativo alla disparità di entrata in vigore
del provvedimento tra le sponsorizzazioni e l’advertising”. Ed a
proposito di sponsorizzazioni se ne parla anche all’evento odierno:
“oggi si discute di come si può ad esempio massimizzare una
sponsorizzazione legata allo sport. Fino ad oggi, come settore,
abbiamo avuto un ruolo particolarmente importante ed è anche
interessante capire come ci si confronterà con questo tema dal
prossimo 14 luglio. Sponsorizzazione infatti non è solo visibilità.
Vi sono anche attività benefiche, assolutamente fondamentali. Il
nostro settore è sempre stato molto attivo non solo nello sport, ma
anche in quella che è la corporate social responsibility.
Interpreteremo il futuro nel modo consentito dal decreto e dalle
linee guida, rimanendo vicini al mondo dello sport”. Sulla recente
apertura nei confronti del settore del gioco da parte del
sottosegretario con delega ai giochi, Alessio Villarosa, il CMO di
SKS365 ha dichiarato: “E’ un’ottima notizia, questo rifiuto di
confronto fino a oggi non ha giovato a nessuna delle parti, né al
settore, in quanto non abbiamo potuto spiegare le nostre intenzioni,
né al Governo, che ha dovuto normare un settore senza consultare le
parti interessate. Un’apertura di questo tipo è estremamente
positiva e ben accolta, non vediamo l’ora che il confronto inizi
affinché ci si possa parlare. Tramite il dialogo e l’ascolto delle
esigenze di tutte le parti credo si possa raggiungere un impianto
normativo equilibrato. Normare e regolare non è sbagliato, anzi, è
sempre buona cosa. E’ sbagliato essere proibizionisti e vietare,
essere draconiani nelle misure visto che non è necessario per quella
che è la situazione attuale. Ben venga dunque il confronto”. Ma
che 2019 si prospetta per il settore delle scommesse? “Il 2019 sarà
un anno molto importante perché sebbene non vi siano eventi estivi
di grande importanza, come i Mondiali di calcio, ed intervengano
limiti all’advertising, veniamo da un inizio anno in leggero
incremento rispetto al 2018. Le prospettive di una possibile crescita
del settore ci sono e vogliamo giocare un ruolo primario in questa
evoluzione”. Infine, una battuta sugli internazionali di tennis.
“Tifo per tutti gli italiani – ha dichiarato Gaziano – più
vanno avanti più l’interesse del pubblico è alto. E’ chiaro che
vi sono altri beniamini, come Nadal o Djokovic, questa è un’edizione
particolarmente ricca e interessante, lo spettacolo del Foro Italico
è appassionante e coinvolgente”.

Senato approva DL
rilancio agricoltura, precluso inasprimento preu sulle slot

L’Assemblea al
Senato ha approvato definitivamente il ddl di conversione del
decreto-legge recante disposizioni urgenti in materia di rilancio dei
settori agricoli, già approvato dalla Camera. Nel testo nessun
intervento sul settore dei giochi. E’ stato infatti respinto
l’emendamento del senatore Patrizio Giacomo La Pietra (FdI) che
chiedeva di incrementare di 600 mila euro l’anno il Fondo risorse
decentrate del Mipaaf per “rafforzare ed incrementare le maggiori
attività rese nella elaborazione e coordinamento delle linee della
politica agricola, agroalimentare, forestale, per la pesca, il
settore ippico e per il turismo a livello nazionale, europeo ed
internazionale”. Preclusi, invece, i quattro emendamenti del
senatore Saverio De Bonis (Misto) che chiedevano di inasprire il
prelievo sulle slot per finanziare alcuni interventi per le imprese
agricole in crisi.

Camera: via
libera al Ddl Semplificazioni fiscali, attività con slot e sale
scommesse escluse da agevolazioni

Alla Camera,
l’Assemblea ha approvato, con 265 voti a favore, le norme per la
semplificazione fiscale, il sostegno delle attività economiche e
delle famiglie e il contrasto dell’evasione fiscale. Il Ddl
Semplificazioni fiscali prevede all’art. 29 “la concessione di
agevolazioni in favore dei soggetti esercenti attività nei settori
di cui al comma 2 che procedono all’ampliamento di esercizi
commerciali già esistenti o alla riapertura di esercizi chiusi da
almeno sei mesi, siti nei territori di comuni con popolazione fino a
20.000 abitanti”. “Sono comunque escluse dalle agevolazioni
previste dal presente capo l’attività di compro oro e l’attività
di vendita di articoli sessuali (« sex shop »), nonché le sale per
scommesse o che detengono al loro interno apparecchi da
intrattenimento”.

L’articolo Il sottosegretario al Mef Villarosa apre il confronto con il settore. Intanto i giochi sono “salvi” da ritocchi con i decreti alla Camera e Senato proviene da AGIMEG, Agenzia Giornalistica sul Mercato del Gioco.

Fonte: https://www.agimeg.it/politica/mef-villarosa-giochi