Modica: “Il Palermo in D deve vincere subito. Io allenatore e Zeman direttore tecnico? Rispondo così…”

La parola a Giacomo Modica.

L’allenatore originario di Mazara del Vallo, reduce dall’ultima esperienza in Serie C sulla panchina della Cavese, è stato intervistato da Il Corriere dello Sport. Nel corso del proprio intervento ai taccuini del noto quotidiano sportivo nazionale, l’ex centrocampista del Palermo ha rilasciato le seguenti dichiarazioni relativamente ad un suo possibile approdo nel club rosanero come tecnico in Serie D, soffermandosi inoltre sul ruolo che potrebbe ricoprire uno come Zdenek Zeman nel progetto della nuova società siciliana.

Zeman nella panchina del Palermo?
“Zeman in D è una bestemmia. Un’altra storia se poi vuol farlo per amore della città“.

E Modica?
“Mi sono liberato dalla Cavese malgrado altri due anni di contratto. Solo io e Gattuso facciamo queste cose (ride, ndr.)! Non sono uno che si propone. La categoria non conta, con un progetto convincente penso che chiunque sarebbe pronto a dire “yes”. E Modica è uno di questi“.

Zeman direttore tecnico, Modica allenatore?
“Perché no?“.

Il Palermo in D come lo immagina?
“Deve vincere. Subito. Sarà, per la categoria, una squadra da A travestita da dilettante“.

A Cava aveva un contratto triennale.
“Sentivo la necessità di misurarmi da solo. Con la Cavese ho fatto un capolavoro, con ventidue ragazzi presi tra eccellenza e interregionale, e spendendo meno di tutti nei vari gironi. Sono arrivato decimo, ho perso i play-off per un gol. Eppure sembrava che non avessimo combinato nulla“.

I tifosi accetteranno la brusca svolta dalla A alla D?
“Hanno di meglio? Debbono vedere che si suda la maglia e che c’è voglia di superare il primo gradino. Non si possono compiere tre salti insieme. Preferisco una casa costruita dalle fondamenta di una che con un piccola scossa cade giù“.

(Modica: “Il film di Zamparini si è interrotto nel peggiore dei modi. Io vicino al Palermo? Mi hanno sempre ignorato. Zeman…”)