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Moggi: “Mi sento spesso con Agnelli e Allegri. Gli scudetti della Juventus sono 36. Non avrei preso Ronaldo e su Bonucci…”

Moggi

Luciano Moggi, ex dg della Juventus, nonostante la radiazione a vita dalla FIGC continua a vivere il mondo del calcio da molto vicino. Nei suoi pensieri, trova un posto speciale indubbiamente la Vecchia Signora e in un’intervista rilasciata al Corriere dello Sport, Moggi ha voluto dire la sua sulle rcenti mosse di mercato e sul futuro stagionale della squadra.

IMPORTANTE – “Il calcio resta la mia vita, anche se quello di oggi mi fa schifo. Anche volendo, non potrei starne fuori. Continuano a telefonarmi e mi chiedono consigli”.

JUVENTUS – “Resto vicino alla mia Juve. Con Andrea Agnelli mi sento spesso. E’ un ragazzo sveglio. E’ stato con noi 12 anni e ha imparato tutto. Lui sa bene che gli scudetti sono 36, tutti conquistati sul campo. Nessuno ha mai aiutato la Juve a vincere”.

RONALDO – “Se l’ho suggerito io? No, lì è roba Fiat. E comunque io Cristiano Ronaldo l’avevo comprato. Aveva 18 anni e giocava nello Sporting Lisbona. Lo vidi e la mattina dopo firmai il contratto.Cinque miliardi più il nostro Salas, al quale avrei anche regalato un miliardo di buonuscita. Ma Salas preferì il River Plate e su Ronaldo arrivò il Manchester United. All’epoca era crisi nera alla Juve. Non avevamo una lira”. “Come valuto l’operazione CR7? Come marketing, un’operazione straordinaria. Ma io non avrei mai preso un giocatore a 33 anni a quelle cifre e certo non l’avrei mai sbandierato prima di vendere Higuain, uno che comunque ti fa 20 gol a campionato. Prima avrei venduto il Pipita per 50 milioni e solo dopo avrei annunciato Ronaldo”. “Quando consigliai Higuain alla Juve dissi: lo spersonalizziamo e lo adattiamo alla squadra. Adesso, invece, dobbiamo spersonalizzare la squadra e adattarla a Cristiano Ronaldo… Florentino Perez mi disse di lui che non giocava nel Real Madrid, ma nel Real Ronaldo. Dalla Spagna mi hanno fatto notare che se segna un compagno lui non va mai a esultare. Se segna lui, sceneggiate grandiose. Euforia dell’ambiente? Pericolosa come tutti gli eccessi. Ho consigliato ad Allegri di stemperare. Lui mi ascolta”.

BONUCCI – “L’avrei ripreso? No. Dare Caldara al Milan in cambio è stata una c*****a. Ma hanno dovuto farlo per evitare una pesante minusvalenze su Higuain”.

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