Mondiale, il portiere dell’Egitto rifiuta il premio da mvp perché “sponsorizzato”

Tra le decisioni dell’ultim’ora del ct dell’Egitto Cuper prima del debutto al Mondiale contro l’uruguay non c’è stata solo l’esclusione dalla formazione iniziale di Mohamed Salah, rimasto in panchina per 90′, ma anche quella di puntare tra i pali su Mohamed El-Shenawy, preferito all’espertissimo Essam El-Hadary, costretto quindi a rinviare l’appuntamento con la storia, perché giocando sarebbe diventato il più anziano giocatore della storia della competizione, dall’alto dei suoi 45 anni.

El-Shanawy ha però dato ragione a Cuper, parando praticamente di tutto fino all’ultimo minuto, quando un colpo di testa di Gimenez ha deciso la gara giocata a Ekaterininburg a favore dell’uruguay. Se possibile, però, all’estremo difensore dell’Egitto è andata anche peggio nel post-partita: nessuno dei giocatori della Celeste si è meritato il premio come miglior giocatore della partita, andato ovviamente allo stesso El-Shenawy, che non ha però potuto e voluto ritirarlo. Il motivo? Non la rabbia per il risultato maturato in extremis, bensì il fatto che il premio è sponsorizzato da una marca di birra e in quanto musulmano El-Shenawy non può avere nulla a che fare con tutto ciò che riguarda bevande alcoliche.

Doppia beffa quindi per il portiere classe ’88 dell’Al-Ahly, che finora aveva giocato appena due partite in Nazionale e che magari al premio ci aveva fatto un pensierino durante la partita, senza però sapere dell’accoppiata pubblicitaria, che l’ha costretto a sfilare velocemente davanti agli organizzatori, attoniti a meno di non sospettare il reale motivo dell’inatteso dribbling…

I tifosi dell’Egitto si coccolano Salah

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