Napoli, Hamsik: “Non vinciamo perché… c’è la Juve. Sarri era ‘malato’ di calcio, Ancelotti ci ha conquistati”

Intervistato da Il Corriere dello Sport, Marek Hamsik ha tracciato un primo bilancio della gestione Ancelotti, a poche ore dalla prima gara interna del campionato contro il Milan, senza sottrarsi a un paragone tra il neo-tecnico azzurro, che lo sta impostando nel nuovo ruolo di regista, e Maurizio Sarri con il quale, come si è appreso, il rapporto si era guastato sul finire.

Lo slovacco, senza entrare nei dettagli sul mancato trasferimento in Cina in estate, rinnova poi il giuramento di amore eterno per il Napoli.

I LOVE NAPOLI – “Ormai Napoli è casa mia, sono orgoglioso di stare qua, tra poco riceverò la cittadinanza onoraria di Castel Volturno e questo mi rende orgoglioso. Napoli è una città in cui vivo bene e in cui non mi sento straniero. Napoli è migliore di tanti stereotipi, è una città splendida e i napoletani danno calore umano, sono intelligenti, hanno senso dell’umorismo e generosità. Aggiunga il mare meraviglioso e il mangiare sopraffino ed è spiegato facilmente perché chi arriva a Napoli difficilmente ha poi piacere ad andarsene. Spero di portare ancora avanti la mia carriera nel Napoli.

CARLO VS MAURIZIO – Magari meglio se prima di appendere le scarpe al chiodo si riesce a vincere qualcosa. Hamsik “se la prende”, pur senza nominarla, con la Juventus e poi si dedica a un raffronto tra Ancelotti e Sarri: “Perché qui non si riesce a vincere? Per la semplice ragione che ci sono squadre molto forti, squadre costruite da anni per vincere in Italia. Squadre che ora sembrano costruite persino per vincere in Europa. Sarri era un uomo del campo, viveva il campo ventiquattro ore su ventiquattro. Era davvero malato…, non trascurava niente, neanche i minimi particolari. Di Ancelotti siamo tutti soddisfatti. Il mister ci ha fatto capire, in poche settimane, di essere una persona stupenda, aperta. Ci dà tanti consigli, è molto simpatico, sta lavorando molto bene. Non per caso ha vinto dovunque è stato, in Europa. Eravamo un po’ tutti scettici dopo le amichevoli disputate, ma in campionato si è visto quanta grinta ci mettiamo. Ancelotti sta portando le sue idee con equilibrio e saggezza. Siamo sempre la solita squadra che vuole divertire, quest’anno proveremo anche a vincere”.

AMARCORD – Chiusura con i due gol più belli segnati in azzurro: “Quello quando abbiamo vinto la Coppa Italia contro la Juventus, nel 2012. Fu una gioia incredibile e non dimentico neppure quello con il Milan quando attraversai il campo con la palla al piede e poi segnai”.

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