Napoli, Luperto: “Ancelotti fa rendere tutti al massimo. Ronaldo? È come gli altri…”

Il rigore procurato nello scontro con Berenguer ha abbassato la media-voto di Sebastiano Luperto nella partita contro il Torino, che ha segnato il debutto da titolare in campionato con la maglia del Napoli del difensore prodotto del vivaio degli azzurri.

Nulla di grave, comunque, perché il penalty trasformato da Belotti non ha inciso sul risultato finale e perché la prestazione del difensore classe ’96 è stata positiva. Chissà che non ci scappi la seconda partita a Torino, sabato contro la Juventus… Difficile immaginare che Ancelotti decida di mandarlo in campo dall’inizio, ma a gara in corso Luperto potrebbe entrare, magari per proteggere il risultato.

“La vittoria contro il Parma è stata importante, ora abbiamo una gara fondamentale e particolare contro la Juventus – ha dichiarato il giocatore intervenendo a Radio Kiss Kiss Napoli, prima di parlare proprio del rigore contro il Toro – Non ho fatto in tempo a temporeggiare. Avevo capito che la palla andasse là, l’avversario è stato bravo a spostare la palla e l’ho preso. E’ stato per l’impeto”.

LA STIMA DI ANCELOTTI – Il tecnico sembra stravedere per la sua duttilità…: “In estate il mister mi ha detto ‘Tu non ti muovi da qua’ – ricorda Luperto – Mi ha fatto tanto piacere sentirlo, la fiducia dell’allenatore è fondamentale per fare bene, poi Ancelotti fa sentire tutti a proprio agio, si vede che ha allenato grandi campioni, poi fa giocare tutti, ci impegniamo in allenamento perché nessuno sa se giocherà. Contro il Toro ho saputo al mattino che avrei giocato. ‘Lo sai che oggi giochi, eh?’, mi ha detto. E io gli ho risposto che ero pronto…”.

‘GRAZIE MISTER RAFA’ – A proposito di allenatori, Luperto ringrazia pure Benitez e Longo, quest’ultimo avuto a Vercelli: “Mi dispiace che Benitez non si sia trovato benissimo qui, i tifosi non capivano la sua idea di calcio, ma mi ha dato tanto così come Longo a Vercelli, nel mio primo anno in B. Mi ha dato tanto dal punto di vista caratteriale”.

‘CRISTIANO CHI?’ – Adesso la Juventus e il pericolo chiamato Cristiano Ronaldo. Luperto però fa spallucce…: “Io sono qui da 5-6 anni, so cosa vuol dire per i napoletani. È una gara particolare, contro la squadra più forte del campionato. Vogliamo riuscire a batterla anche se non ancora uno scontro diretto, siamo all’inizio. Ronaldo? In campo non si guarda in faccia a nessuno, è come tutti gli altri…”.

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