Napoli, Maksimovic: “Con Ancelotti sono rinato. Vincere lo scudetto qui sarebbe un sogno”

Sostenere che al Napoli i titolari siano almeno 14-15 non è un luogo comune, visto il turnover quasi scientifico per cui opta Carlo Ancelotti. Tutti sono importanti e (quasi) nessuno indispensabile, ma una tra le note più liete del primo terzo di stagione risponde al nome di Nikola Maksimovic, finalmente protagonista in maglia azzurra al terzo anno dopo il prestito della seconda parte della scorsa stagione allo Spartak Mosca.

L’ex giocatore del Torino sta trovando parecchio spazio, da centrale o da terzino “tattico”, nelle gare in cui serve meno spinta e la difesa si schiera spesso a tre.

Il serbo, intervenuto a Radio Kiss Kiss Napoli, ha dato i meriti della svolta proprio ad Ancelotti: “Con Ancelotti sono rinato. Il primo giorno parlammo e ci siamo subito capiti bene. Ho capito cosa voleva, ho lavorato tanto per avere questa opportunità. Il mister ha portato la mentalità giusta. Siamo tutti arrabbiati per il gol subito con la Stella Rossa, appena cala la concentrazione subito si prende gol, non deve più accadere. Comunque ringrazio anche Sarri, che era molto attento alla fase difensiva. Io al Chelsea con lui? Non voglio parlarne male, ma a Napoli sto molto bene. Lo Spartak Mosca? Ringrazio Carrera, lì ho vissuto un buon periodo, il campionato è corto, ma è stata una buona esperienza”.

Anche i compagni di reparto però aiutano…: “Koulibaly è il miglior difensore al mondo, ma ringrazio anche Albiol che mi aiuta tanto con la sua esperienza. Ci conosciamo bene, sappiamo cosa fare in campo”.

Poi, sulle prospettive in campionato e in Champions. “Ci stiamo divertendo anche contro squadre che puntano a vincere la Champions. Al sorteggio tutti dissero che era molto difficile, ora dipende da noi. Ad Anfield non è facile giocare, ma siamo un gruppo forte e prima c’è da pensare all’Atalanta che è una squadra forte e molto fisica. Peccato per la partita contro il Chievo, volevamo dare una soddisfazione ai tanti tifosi che erano venuti allo stadio, ma il pallone non è voluto entrare. Quando arrivò qui sei mesi fa il mister disse che alla fine saremmo riusciti a fare qualcosa di importante. Otto punti da recuperare sono tanti, ma penso che questo sia il posto più bello per vincere lo scudetto, sarebbe un sogno”

Esperienza di Albiol e la forza di Koulibaly.

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