Un anno fa di questi tempi il Nottingham Forest, nobile decaduta del calcio inglese, ora militante in Championship, e ancora detentrice del singolare primato che la vede come unica squadra d’Europa con in bacheca più Coppe dei Campioni (due) che titoli nazionali (uno), era assurta alla gloria nazionale per aver eliminato l’Arsenal nel terzo turno di FA Cup.
Nel 2019 lo scherzetto non è riuscito contro il Chelsea, che si è imposto 2-0, e anzi a mettere in cattiva luce il Forest hanno pensato i tifosi, che si sono resi protagonisti di cori censurabili.
Come riporta il Daily Mail, Dagli spalti di Stamford Bridge si è infatti levato più volte il coro “Chelsea rent boys“, cantato a squarciagola dai quasi 3000 tifosi del Nottingham a Londra.
Il termine “rent boys” in inglese significa ‘prostituto’ e viene ritenuto omofobico, nonché sinonimo di una grave forma di discriminazione. L’accostamento al Chelsea ha un duplice motivo, legato al fatto che la zona vicina a Stamford Bridge è oggetto di prostituzione maschile, ma soprattutto ad un fatto risalente agli anni ’80 quando un capo tifoso dei Blues venne sorpreso in compagnia di un “ragazzo squillo”.
L’associazione “Kick It Out”, da anni in prima linea contro le discriminazioni, ha subito sollevato il caso. Le autorità giudiziarie hanno raccolto la segnalazione e la Football Association ha prontamente aperto un’inchiesta.
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