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Palermo, no alla libertà per Zamparini: “Può ancora commettere reati”. L’ex patron rosanero: “Non sono più io il proprietario”

Ci aveva riprovato, ma il tribunale di Palermo gli ha risposto picche: niente ritorno in libertà per Maurizio Zamparini, ma anzi un processo che dovrà marciare rapidamente, visto che l’unico imputato è – e per ora resta – ai domiciliari, per i quali ci sono termini di decorrenza brevi“.

Apre così l’edizione odierna de Il Giornale di Sicilia parlando del processo a carico dell’ex proprietario del Palermo Calcio Maurizio Zamparini. L’imprenditore friulano è accusato di false comunicazioni sociali nei bilanci dal 2014 al 2016. La prima udienza si è svolta ieri presso la quarte sezione penale del Tribunale di Palermo ed è durata pochissimi secondo, visto che la decisione è stata quella di rinviare ad una nuova udienza fissata per il 10 luglio: “Il dibattimento è iniziato ieri e la prossima udienza, davanti alla quarta sezione, sarà tra una settimana, con i primi testimoni dell’accusa, verosimilmente finanzieri del Nucleo di polizia economico-finanziaria – si legge sul quotidiano –. Zamparini ha già fatto ricorso al tribunale, in sede di appello, e spera di poter lasciare comunque la sua abitazione di Aiello del Friuli, dove è costretto a rimanere dal 24 gennaio, dopo che la Cassazione aveva confermato la misura cautelare imposta nel capoluogo siciliano“.

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Sia a febbraio, quando c’era il rischio che le quote tornassero a Zamparini, che adesso, i legali dell’ex presidente rosanero continuano a sostenere la sopravvenuta mancanza di esigenze cautelari nei confronti del loro assistito: “Zamparini non è più il proprietario, non c’è possibilità che le quote di maggioranza tornino in suo possesso, dunque non può commettere reati dello stesso genere o cercare di nasconderne gli effetti“, si legge.

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La situazione adesso è mutata, con Arkus Network che è la nuova società proprietaria del Palermo Calcio. Le recenti vicende, però non fanno di certo ben sperare, con il club che è praticamente d un passo dall’ufficiale esclusione dal prossimo campionato di Serie B e l’incubo di dover ripartire dalla Serie D: “E se il Gip Scaduto, cinque mesi fa, usando l’espressione del «giro di valzer», riteneva ancora Zamparini il vero «dominus» del Palermo, l’attuale caos del club, ormai allo sbando, è tutt’altro che rassicurante e vede ancora l’ex proprietario aleggiare sullo sfondo“.

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Fonte: https://www.mediagol.it/notizie/palermo-no-alla-liberta-per-zamparini-puo-ancora-commettere-reati-lex-patron-rosanero-non-sono-piu-io-il-proprietario/