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Palermo, Piscini (avvocato Assocalciatori): “Caso anomalo, giustizia ordinaria e sportiva sono separate. Può succedere di tutto”

piscini

Domani giornata decisiva per il futuro del Palermo Calcio.

Il club rosanero non sa ancora in quale categoria militerà nella prossima stagione. Il TFN ha condannato la società di viale del Fante alla retrocessione in Serie C. Il pool di legali della squadra siciliana ha presentato ricorso alla Corte Federale d’Appello, la quale si esprimerà in merito alla vicenda. Tre le possibilità: la conferma della Serie C, una pena attenuata e il ribaltamento della sentenza di primo grado. Intervistato da Il Giornale di Sicilia, si è espresso sul caso anche Alessio Piscini, membro del pool legale dell’Assocalciatori: “Se il verdetto della Cassazione può essere un «jolly» per il Palermo? I canali di giustizia ordinaria e sportiva sono separati, ci sono stati diversi casi di assoluzione in prima sede e colpevolezza nella seconda. Chiaramente la disciplina penale ha formule più garantiste. Non ho letto la sentenza della Cassazione, ma dalle notizie giornalistiche sembra che il fatto non sussista. L’incidenza della sentenza, quindi, dipende da quanto il giudizio della Cassazione entri nel merito delle singole condotte. È chiaro che se indica una legittimità tout-court, allora può incidere. Però i canali sono alternativi, le valutazioni sono di natura differente e gli esiti sono autonomi“.

Qualora il Palermo dovesse riuscire a ribaltare l’esito potrebbe configurasi la possibilità di rigiocare i playoff: “È una situazione abbastanza anomala, considerando anche la possibilità di ricorrere ad un terzo grado di giudizio – ha ammesso Piscini -. Da un punto di vista tecnico non esistono norme che disciplinino questo tipo di effetto, ma la soluzione è ingestibile perché tra la retrocessione all’ultimo posto e l’assoluzione piena del Palermo c’è tutta una serie di sanzioni possibili. E se il Palermo dovesse ritrovarsi ai play-off, con i play-out non disputati? A quel punto, francamente, la situazione sarebbe tale da dover fare intervenire anche la politica“.

Infine il legale dell’Assocalciatori ha fatto il punto sulle tempistiche previste per arrivare alla decisione finale: “Si può ricorrere al Collegio di garanzia anche solo dopo la pubblicazione del dispositivo da parte della Corte d’appello, ma la discussione va fatta solo una volta rese note le motivazioni, più precisamente entro trenta giorni dalla pubblicazione del testo integrale. Se la Corte federale d’appello facesse uno sforzo e velocizzasse i tempi per pubblicare le motivazioni, renderebbe il tutto più semplice. Obiettivamente, essendo questo un tema molto scottante, credo che accelereranno i tempi – ha concluso Piscini -. Anche perché il calcio italiano rischia l’ennesima emergenza, qualora dovessero venir fuori altre situazioni del genere da qui al termine per le iscrizioni“.

Fonte: http://www.mediagol.it/palermo/palermo-piscini-avvocato-assocalciatori-caso-anomalo-giustizia-ordinaria-e-sportiva-sono-separate-puo-succedere-di-tutto/