Palermo, ricordi Aguirregaray? Dal Messico all’Arabia, ancora prestiti per El Vasquito

Matías Aguirregaray, ex difensore rosanero, è volato in Arabia Saudita per dare inizio a una nuova avventura con l’Al-Fateh.

Una carriera, quella del calciatore uruguaiano di proprietà del Club Tijuana – società che milita nella massima serie messicana -, segnata dai prestiti: cresciuto in patria nelle giovanili del Peñarol, ha vestito la maglia della prima squadra per tre stagioni prima di trasferirsi inizialmente a titolo temporaneo in terza divisione spagnola al Terrassa – senza tuttavia giocare alcuna partita a causa di problemi con il tesseramento -, e successivamente nell’estate del 2011 a titolo definitivo al Montevideo Wanderers, che il 24 agosto lo cede in prestito con diritto di riscatto già prefissato a 250.000 euro al Palermo. Il classe ’89 fa il suo esordio il 21 settembre nella massima serie italiana con la maglia rosanero, con la quale collezionerà in una stagione 13 presenze fra campionato e Coppa Italia, di cui soltanto 5 da titolare: rendimento che condurrà il club di Viale del Fante a non riscattarlo. Dopo un’ulteriore breve esperienza in prestito, stavolta ai rumeni del CFR Cluj, il classe ’89 fa ritorno nella squadra dov’è cresciuto calcisticamente, il Peñarol, e per quattro annate alterna stagioni al club uruguaiano con stagioni alla società argentina dell’Estudiantes, che prima lo acquista e in seguito lo rispedisce ai gialloneri. Approdato, infine, in Messico nella rosa del Club Tijuana, senza trovare ancora la agognata continuità, è pronto adesso a ripartire: il difensore infatti si sta già allenando da giorni con l’Al-Fateh , una squadra che compete nella prima divisione dell’Arabia Saudita, e oggi è arrivata la firma del contratto – ancora con la formula del prestito – per un anno.

Con un passato da viandante, dopo aver giocato in Uruguay, Italia, Argentina, Messico, Spagna e ora Arabia Saudita, riuscirà Matías Aguirregaray a ventinove anni a trovare la terra delle sue fortune?

Aguirregaray: “Palermo, che ricordi. Dispiace essere andato via dopo un anno. In Sicilia sono cresciuto molto”