Palermo, tifoso registra domini e li dona a Mirri. Svelato il mistero

Spunta online un sito “ufficioso” del Palermo.

Tre giorni fa il vecchio sito del club rosanero era stato messo offline, dal momento che era scaduto il contratto con la ditta Immedia: i comunicati e le foto erano dunque spariti, mentre i video risultano ancora reperibili sui vari canali social della società. Adesso però il club di Viale del Fante è passato nelle mani di Dario Mirri e Tony Di Piazza, che affiancato da Rino Sagramola avranno il compito di riportare il Palermo nel campionato che merita.

Il duo di imprenditori ha già presentato la documentazione e l’assegno da un milione di euro necessari per l’iscrizione al prossimo campionato di Serie D, e stanno lavorando assiduamente anche per curare e rilanciare l’immagine della società rosanero: per tale motivo nella giornata di mercoledì verrà presentato anche il nuovo sito web, che per adesso non sarà più collegato al dominio “palermocalcio.it“, ma a un nuovo sito.

Intanto un dominio, ssdpalermo.it risulta già essere registrato presso “Via Villa Malta 15“, ossia le sede della Damir.

In rete è comparso anche un sito assimilabile al nuovo sito del Palermo, soprattutto vista la somiglianza grafica con il sito web della Hera Hora. Aprendo il sito in questione, cui sfondo è interamente colorato di rosa, si nota subito il logo del nuovo Palermo e la scritta “Coming Soon“, che evidenzia come la pagina web sia ancora in fase di lavorazione. Sotto vi è il motto “Siamo aquile, siamo fatte per volare“.

Vi è poi un collegamento al video intitolato “Radici e ali“, slogan della Hera Hora che accompagnerà la rinascita del Palermo.

VIDEO, lo spot di Mirri per il nuovo Palermo. Il video emozionale per la rinascita “Ali e radici”

Il mistero è stato però rapidamente svelato: in fondo al sito in questione vi è riportato che “tutti i contenuti presenti su questa pagina di prova appartengono alla società HeraHora s.r.l. e sono stati riportati su questa pagina solamente per puro diletto, i contenuti succitati potranno essere rimossi immediatamente qualora chi ne detiene i diritti richieda di farlo”.