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Parma, Lucarelli racconta: “Quando Cassano mi fece infuriare e gli dissi…”

lucarelli

Quasi quattro anni dopo il fallimento del Parma, cancellato dal calcio professionistico al termine della stagione 2014-2015, salvo poi tornare prontamente tra i grandi con tre promozioni consecutive, spuntano nuovi retroscena sulle ultime settimane di vita del club, dichiarato fallito nel maggio 2015, ma in realtà spacciato già dai primi mesi dell’anno.

E un retroscena clamoroso lo fornisce il capitano e bandiera storica Alessandro Lucarelli, che ha dato l’addio al calcio nella scorsa stagione dopo essere sceso con il Parma in D e averlo riportato tra i grandi, nella propria biografia, “L’ultima bandiera”, che contiene molti particolari inediti di quella annata sportivamente drammatica.

Uno riguarda Antonio Cassano e un presunto “voltafaccia” che fece infuriare (eufemismo…) proprio Lucarelli: “Eravamo tutti d’accordo sulla messa in mora, compreso Cassano. Qualcosa però andò storto. Dopo l’allenamento Antonio, dalla distribuzione delle casacche, capì che non sarebbe stato titolare in partita, così pensò bene di rilasciare un’intervista in cui denunciò la situazione dei mancati pagamenti. Peccato che soltanto il giorno prima mi avesse garantito che non avrebbe parlato. Non disse nulla a nessuno, fece la cosa per puro tornaconto personale. Voleva andare via e per questo fece nuovamente casino”.

“La domenica, avvenne il patatrac. Io andai in tribuna perché squalificato, lui in panchina perché Donadoni aveva deciso così da giorni. I tifosi al Tardini, però, videro la scelta del mister come una punizione per la denuncia fatta da Cassano e così iniziarono a invocarlo. Ma ciò che mi fece letteralmente perdere la testa fu quando lo vidi andare sotto la Curva Nord a fine partita, una cosa che lui si era sempre rifiutato di fare al termine di ogni gara. Questa volta, perché gli tornava utile, andò a parlare con i tifosi (…) Quando vidi quella scena, non capii più nulla. Partii dalla tribuna saltando i gradini quattro a quattro, mi fiondai nello spogliatoio, sentii gridare Mirante: ‘È inutile che fai il fenomeno’. Proprio quello che mi serviva per chiudere definitivamente la vena e lanciarmi verso il compagno che aveva tradito la nostra fiducia. Feci in tempo a urlargli:’Sei un bastardo’. Poi intervenne Luca Bucci, il nostro preparatore dei portieri, sollevandomi di netto e portandomi dentro alle docce. Tirai un cazzotto talmente forte da staccare il doccino, ma fui marcato stretto e non mi mossi da lì per un quarto d’ora. Giusto il tempo di permettere a Cassano di andarsene. Di lì a poco avrebbe rescisso”.

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Fonte: http://www.itasportpress.it/calcio/parma-lucarelli-racconta-quando-cassano-mi-fece-infuriare-e-gli-dissi/