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Persano (Col. GDF Palermo) ad Agimeg: “Il giro di scommesse illegali partiva da corner di società concessionarie e si sviluppava attraverso giocate bancate direttamente e collegamenti a siti non autorizzati”

 “L’imprenditore Enrico Splendore è l’antesignano del mondo dei giochi a Palermo. Quando negli anni ’90 non esistevano corner e punti gioco online lui si occupava del Totonero. Nel momento in cui si è liberalizzato il gioco con le concessioni dei Monopoli, ha deciso di investire diventando per molti anni, sino al 2009 anno dell’indagine per cui è stato condannato per gioco abusivo, il punto di riferimento a Palermo del mondo dei giochi, non solo per l’economia locale, ma anche per la mafia locale”. E’ quanto ha spiegato ad Agimeg il Colonnello della Guardia di Finanza Danilo Persano del Nucleo di polizia economico-Finanziaria di Palermo in merito all’operazione che ha portato al sequestro di beni per 7 milioni all’imprenditore Enrico Splendore. Sotto sequestro sono finiti beni mobili e immobili, aziende, disponibilità finanziarie e contanti. Splendore avrebbe accumulato una fortuna gestendo, accanto ad una serie di agenzie regolari, un giro di scommesse clandestine. Le indagini hanno inoltre fatto emergere relazioni con diversi soggetti ai vertici delle cosche mafiose di Brancaccio, Corso dei Mille e Villabate. “Splendore è stato condannato per associazione in relazione all’esercizio abusivo del gioco per aver realizzato abusivamente giocate attraverso un sistema telematico parallelo a Palermo e provincia e sul territorio nazionale dal 2007 al 2010. Le agenzie – ha aggiunto – aprivano come dei corner, faceva dei contratti con agenzie nazionali  che variavano di volta in volta. Non era un concessionario diretto, operava con diversi Internet Point e Corner nel territorio della provincia di Palermo, spingendosi in altre parti d’Italia”. Per quanto riguarda l’attività illecita, il Colonnello ha detto che: “una parte era legata al totonero. Un’organizzazione si occupava della raccolta abusiva e, invece di fare online, bancava direttamente. C’è stato un periodo poi, svelato dalle indagini, in cui operava attraverso i cosiddetti “.com”, siti attraverso i quali si gioca online, ma non sono autorizzati dai Monopoli, quindi sfuggono al controllo dell’Agenzia Nazionale. I “.com” sono diversi, non ne ho un esempio specifico altrimenti procederemmo al sequestro, ma si trovano su internet siti che forniscono il servizio collocati spesso fisicamente in paradisi fiscali su cui lo Stato non può avere un controllo diretto perché non autorizzati. Non potrebbero fare raccolta sul territorio nazionale, per questo esistono Internet Point e centri scommesse, come aveva fatto Splendore, che raccolgono i soldi, realizzano la giocata sul sito estero e poi si occupano della riscossione della vincita”, ha concluso. cdn/AGIMEG

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Fonte: https://www.agimeg.it/pp/persano-col-gdf-palermo-ad-agimeg-il-giro-di-scommesse-illegali-partiva-da-corner-di-societa-concessionarie-e-si-sviluppava-attraverso-giocate-bancate-direttamente-e-collegamenti-a-siti-non-auto