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Rimini, il presidente all’attacco: “Serie C falsata, serve nuova mutualità. Calcio italiano in crisi per colpa della Juventus”

Grassi

Il Rimini è a proprio modo nella storia del calcio italiano e per più di un motivo, dall’essere stata una delle squadre allenate da Arrigo Sacchi prima di diventare il Profeta di Fusignano e pure per essere stato l’avversario della Juventus nella prima partita della storia dei bianconeri in Serie B. Peraltro i romagnoli sono pure imbattuti nei confronti diretti, avendo raccolto due pareggi (1-1 e 0-0) contro la squadra allora allenata da Didier Deschamps, nella quale militavano tra gli altri Samir Handanovic e Alessandro Matri.

Oggi, da neo-promossa in Serie C, la società romagnola punta a proseguire la scalata grazie all’intraprendenza del presidente Giorgio Grassi, uno che ha le idee chiare, avendo tra l’altro chiuso il primo accordo nella storia del calcio italiano che ha visto cedere quote del club pagate in bitcoin e avendo pure provato ad ingaggiare Loris Karius.

Intervistato dal Corriere Romagna, Grassi ha detto la propria sui mali che attanagliano il calcio italiano, partendo dalla paradossale estate di ricorsi che hanno bloccato a lungo la Serie C e tenuto in sospeso il format della Serie B. Solo che l’origine del problema è piuttosto originale…: “La sensazione è che tutto il mondo del calcio italiano stia vivendo un’annata che passerà alla storia, non per i meriti, ma per i danni e disastri che si sono prodotti, dalla sciagurata eliminazione nelle qualificazioni alle fasi finali dei Mondiali al flop dell’elezione di un uomo che fosse espressione del mondo del calcio e che sapesse affrontare i problemi messi a nudo da quella eliminazione. La mia idea è che gran parte dei guasti provocati è stata determinata dal semi-monopolio instaurato dalla Lega A e dal monopolio sportivo ed economico della Juventus che sta vincendo l’ottavo scudetto in un sistema malato perché non si è pensato alla mutualità”.

La conseguenza è la proposta di una nuova legge sulla mutualità: “Questo incide molto sulla Serie C, per questo in accordo con i colleghi la Lega chiederà una mutualità diffusa per tutte le società a prescindere dal minutaggio. Ogni società sarà libera di investire sui giovani come crede, godendone anche dei benefici. Una mutualità di almeno 500.000 euro per squadra a salire”.

Grassi conclude con accuse pesanti sulla regolarità dell’attuale campionato di Serie C: “Se non verranno fatte le riforme in breve tempo e si dovesse continuare così anche nella prossima stagione molti di noi non iscriveranno le squadre. Stiamo giocando un campionato falsato, sia perché è partito in ritardo per i vari ricorsi, sia perché mi risulta che globalmente ci siano cinque società di serie C che non hanno presentato regolare fidejussione all’atto dell’iscrizione. Di conseguenza, ritengo sia ineludibile l’intervento del Governo, compresa la riforma del sistema di giustizia, primo grado e appello”.

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