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Scommettitori ed esercenti in “rivolta” contro vincite non pagate e limiti orari

Il match fixing torna alla ribalta della cronaca con un esposto presentato dagli scommettitori della partita Apollon Larissa-Alginiakos contro Adm per vincite non pagate per 400mila euro. In provincia di Treviso invece, un gruppo di esercenti si “ribella” agli orari imposti dal regolamento sui giochi e fanno ricorso al Tar.

Match fixing,
esposto alla Procura di Rimini da scommettitori per 400mila euro di
vincite non pagate sulla partita Apollon Larissa-Alginiakos

Continua la vicenda
– che era stata anticipata da Agimeg – riguardante le scommesse
realizzate, in pochissime ore, sulla partita di calcio del campionato
greco di serie B tra Apollon Larissa-Alginiakos del 17 febbraio
scorso. Il match si era concluso con il risultato di 3 a 2 e la
vittoria con rimonta dei padroni di casa veniva data 27 a 1. In
particolare, quattro agenzie tra Rimini e Riccione avevano rilevato
una quantità di puntate decisamente anomala per un risultato così
improbabile. Ma le indagini continuano e, in seguito ad un esposto
contro Adm da parte degli scommettitori che hanno realizzato vincite,
ancora non pagate, per 400mila euro nelle sole agenzie di Rimini, la
Procura di Rimini ha dato mandato alla Guardia di Finanza di
accertare se in tale vicenda vi era una regia occulta delle scommesse
e se siano stati commessi reati, come truffa, fronde in competizione
sportiva, riciclaggio di denaro.

Ponte di Piave
(Treviso), ricorso al Tar per nuovi orari slot da parte di esercenti
locali

Ricorso al Tar per i
nuovi orari di accensione delle slot a Ponte di Piave (Treviso),
dettati dalla nuova regolamentazione sui giochi entrata in vigore a
inizio mese. “La legge sia uguale per tutti”, affermano gli
esercenti. A gennaio, Pietro Signoriello, all’epoca commissario
prefettizio, in carica dopo la crisi di Giunta dello scorso agosto,
ha firmato l’ordinanza che disciplina gli orari delle sale giochi:
orario di accensione programmato in tutto il territorio comunale
dalle 8 alle 22 di tutti i giorni, compresi i festivi. Previsto anche
un orario diversificato per le attività che hanno apparecchi a meno
di 500 metri da istituti scolastici, stazioni di treni e autobus. Per
questi, l’orario previsto è dalle 9 alle 12.30 e dalle 15 alle 22
di tutti i giorni feriali; mentre per i festivi rimane dalle 8 alle
22. Al di fuori di queste fasce orarie gli apparecchi da gioco
dovranno essere spenti e disattivati e non sarà possibile accettare
scommesse di alcun genere. Previsto anche l’obbligo di esporre un
cartello informativo sui rischi correlati al gioco, con sanzioni dai
25 ai 500 euro. “Nei comuni limitrofi è disciplinata l’attività
degli apparecchi, mentre a Ponte le restrizioni riguardano qualsiasi
tipo di gioco”, così spiegano gli esercenti locali che hanno fatto
ricorso. “Chiediamo parità di trattamento. Ok la disciplina, ma
che sia per gli apparecchi, come in tutti gli altri comuni vicini. E
non tutti i giochi, come avviene qui. Chiediamo leggi uguali per
tutti, non solo restrizioni per alcuni”

L’articolo Scommettitori ed esercenti in “rivolta” contro vincite non pagate e limiti orari proviene da AGIMEG, Agenzia Giornalistica sul Mercato del Gioco.

Fonte: https://www.agimeg.it/pp2/scommettitori-esercenti-match-fixing-limiti-orari