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Serie C, l’ipotesi sospensione e le avvertenze di Gravina: “Non so dove finiremo”

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La Serie C, attualmente preda dell’indecisione e del caos, rischia di non partire.

La prossima stagione del terzo livello del campionato di calcio italiano avrebbe dovuto avere inizio domenica ventisei agosto ma il Consiglio Direttivo della Lega Pro, riunitosi ieri a Firenze, complice la totale mancanza di certezze che ad oggi preme sul futuro della categoria, ha deciso di far slittare la prima giornata al tre settembre. Ma la Serie C avrà realmente modo di dare il via ai propri gironi? Non c’è sicurezza, in quanto non si è ancora certi di quante e quali saranno le squadre che prenderanno parte al torneo. La composizione dei calendari 2018/2019, originariamente in programma nella giornata odierna, avverrà a Roma il ventidue agosto se ve ne saranno i presupposti, nel caso contrario il rischio di sospensione diverrà effettivamente concreto.

Oggi, infatti, le società che ostacolano il via libera del campionato di calcio italiano più basso a carattere professionistico, conseguentemente alla mancata pubblicazione della graduatoria degli eventuali ripescaggi in Serie B da parte della FIGC, sono ben cinque: Prato e Como, che hanno fatto ricorso contro il mancato ripescaggio; la Virtus Entella, che ha presentato ricorso contro l’ammissione alla serie cadetta di Novara e Catania; l’Avellino, che apprenderà nelle prossime ore l’esito del ricorso al Tar del Lazio contro l’estromissione dalla B; il Santarcangelo, che attende sub iudice il ripescaggio in C; infine, il Bari, che dopo il fallimento non molla l’ipotesi di ripartire dalla Serie C piuttosto che dalla D.

Gabriele Gravina, presidente della Lega Pro, ha espresso tra le colonne del quotidiano ‘Il Corriere dello Sport’ il proprio malcontento nei confronti delle vicende in atto:
“La Serie C sarà composta da 56 squadre, ma ad oggi non ho la minima idea di quali siano essere, e di quali saranno i gironi da comporre. Catania, Novara e Siena faranno parte o no di questo campionato? E poi il Bari, a che titolo pretende di ripartire immediatamente dalla C dopo essere fallito? Così non va. Ci sono regole assurde, complicate, numerose. Una decisione, una volta presa, dovrebbe essere quella mentre oggi non è così. E’ arrivato il momento di dire basta. E’ saltata la prima giornata di campionato, molte squadre hanno già fatto richiesta per ottenere finestre di mercato extra poiché sono in mezzo a due categorie. E allora probabilmente slitterà pure la seconda e non so dove finiremo. Le sentenze vengano applicate, chi non ha diritto a chiedere qualcosa eviti di creare maggiore confusione. Le decisioni che prenderemo nell’assemblea del 28 agosto potrebbero essere molto severe”.

L’ex consigliere federale della FIGC, inoltre, ha lanciato una frecciata nei confronti delle altre componenti della Federazione, accusandole di mancata collaborazione:
“Se ci mettessimo al lavoro tutti insieme, remando nella stessa direzione, la FIGC ne beneficerebbe. Invece ognuno guarda al proprio orto. Volete le seconde squadre in C? Ok, benissimo. Poi in realtà si iscrive solo la Juventus, il Bari fallisce e tutti quanti lo vogliono acquistare. Dunque cosa si cerca per davvero: le squadre B o le multiproprietà?”.

 

Fonte: http://www.mediagol.it/serie-c/serie-c-lipotesi-sospensione-e-le-avvertenze-di-gravina-non-so-dove-finiremo/