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Criscitiello (Dir. SportItalia) ad Agimeg: “Un plauso al presidente della FIGC Gravina per la proposta di abolire il divieto di sponsorizzazioni ma sull’ulteriore tassazione delle aziende di betting sbaglia”

“Il Governo continua ad essere un ostacolo per aziende ed imprese anche in uno dei momenti più critici, economicamente parlando e non solo, della storia del nostro Paese. Ed un grande errore era già stato commesso a luglio dell’anno scorso con il Decreto Dignità, che tra le altre cose ha vietato qualsiasi forma di pubblicità o sponsorizzazione da parte delle aziende di gioco. Un’operazione politica che, come i numeri hanno dimostrato in questi 10 mesi, non ha portato a nulla” – ha dichiarato ad Agimeg Michele Criscitiello, direttore di SportItalia (canale 60 del Digitale Terrestre), una delle tv più innovative per quanto riguarda il calcio e lo sport – “ Bisogna evidenziare bene che le scommesse sportive non sono ludopatia. La ludopatia è altro e non è stato presa in considerazione nel Decreto Dignità. Oggi, ancora una volta, il Governo sta dimostrando di essere un ostacolo per le imprese, le aziende e il mondo del calcio. Ho apprezzato molto l’intervento del presidente del Coni Malagò, ho apprezzato molto Lega Calcio. Personalmente sono stato il primo ha parlare in tv dell’abolizione del Decreto Dignità nel corso di SportItalia Mercato di due lunedì sera fa. Il Presidente della FIGCGravina ha colto subito la palla al balzo sapendo che il mondo del betting è una risorsa per il calcio italiano. Ma attenzione, la strada giusta da percorrere in un processo di democratico rilancio economico, non riguarda solo l’abolizione del divieto di sponsorizzazioni, ma anche dell’abolizione del divieto di pubblicità. Tornando a Gravina fa tutto bene ma sbaglia un punto clamoroso, ovvero puntare su una ulteriore tassazione dei bookmakers chiedendo una percentuale che vada alla Federazione. Se dovesse passare questo concetto, si perderebbe tutta l’utilità della rimozione del Decreto Dignità visto che il betting non avrebbe risorse da immettere sul mercato. Questo perché quello che  appare un mondo dorato, così dorato non è visto che dietro alle aziende ci sono impegni di tipo economico, di forze lavoro e tassare ulteriormente vorrebbe dire compromettere l’operato dell’intera filiera. I bookmaker fanno oggi dei sacrifici importanti. I tempi non sono più quelli in cui il payout era al 60%, ora stiamo intorno all’80% e in alcuni casi anche al 90%, quindi con margini per gli operatori sempre più ridotti e sui quali un’ulteriore tassazione avrebbe un effetto devastante. Questo concetto purtroppo sfugge ai politici, a Di Maio, a Spadafora e a Gravina. La mucca da mungere è finita. E’ giusto riportare le società betting ad avere la meritata dignità industriale abolendo il Decreto Dignità sia a livello di sponsorizzazioni sia per la pubblicità”. lp/AGIMEG

L’articolo Criscitiello (Dir. SportItalia) ad Agimeg: “Un plauso al presidente della FIGC Gravina per la proposta di abolire il divieto di sponsorizzazioni ma sull’ulteriore tassazione delle aziende di betting sbaglia” proviene da AGIMEG, Agenzia Giornalistica sul Mercato del Gioco.

Fonte: https://www.agimeg.it/personaggi/sportitalia-criscitiello-betting-scommesse-gravina-lega-calcio-pubblicita

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