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Tifosi palermitani, giù la maschera: quanti siamo, cosa vogliamo e cosa meritiamo?

Code ai botteghini del Renzo Barbera

 Di Alessandro Amato

Alessandro Amato, giornalista Palermo

La nuova proprietà potrebbe rivelarsi un asso di cuori oppure un due di picche.

Potrebbe anche essere di passaggio: aiuta il Palermo a restare vivo, lo porta in A, ne fa aumentare il valore e lo rivende. Ipotesi tutte valide… Ci siamo chiesti tante volte quanti siamo e cosa vogliamo, noi tifosi: c’è chi si accontenta della fede e c’è chi pretende vittorie e campioni. Ognuno ha diritto di rivendicare ciò che vuole, il calcio è così. Manca, al di là di rare eccezioni, un’identità forte, però. Manca il tifososenza se e senza ma”.

E oggi Palermo deve interrogarsi. Chi siamo? Quanti siamo? Cosa vogliamo? Cosa meritiamo? Quali segnali vogliamo dare a Zamparini, a Richardson, alla Procura, al mondo? Mentre impera il casino infernale, il tifoso sta ad aspettare. Sarebbe importante sapere che ruolo vuole giocare. Sarebbe importante saperlo, prima di avventurarsi in richieste e ambizioni che, obiettivamente, competono a grandi tifoserie e a popoli che sanno coccolare attivamente la propria creatura. Senza se e senza ma. E senza maschera sul viso.

Tu, tifoso, chi sei e cosa vuoi? Sei pronto a riprenderti il tuo Palermo, sei pronto a vigilare nell’unico modo che ti è concesso, ovvero andare allo stadio? Sei pronto a far vedere che ci sei e che nessuno (vecchia o nuova proprietà) può scherzare con il futuro della tua squadra? Non quella di Zamparini, non quella di Richardson, ma la tua e quella di Stellone. Quella che sta correndo verso la serie A. O resti a guardare?

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Fonte: http://www.mediagol.it/editoriali/tifosi-palermitani-giu-la-maschera-quanti-siamo-cosa-vogliamo-e-cosa-meritiamo/