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Toni-Mediagol: “Santana prezioso anche fuori dal campo. Lui sa cosa significa la maglia del Palermo…”

Polemiche ed incomprensioni spazzate via da un boato assordante intriso di stima ed amore calcistico puro.

Il 26 agosto scorso nasceva informalmente il nuovo Palermo targato Mirri-Di Piazza, evento celebrato in un happening suggestivo al “Renzo Barbera” incentrato su una sfida virtualmente senza tempo ed estremamente affascinante. La banda Pergolizzi, chiamata a recitare un ruolo da protagonista nel torneo di Serie D che sarebbe partito da lì a poco contro una selezione di All Stars composta da ex calciatori che hanno scritto le pagine più fulgide e gloriose del Palermo dell’allora patron friulano Maurizio Zamparini. Tra le icone di quella squadra capace di dominare in Serie B nella stagione 2003-2004 e conquistare la qualificazione in Europa League da matricola nell’annata successiva, c’era anche Luca Toni. Cinquanta gol in due anni, una cessione molto discussa e tormentata, qualche versione di comodo della dirigenza dell’epoca che aveva destato perplessità e malcontento in parte della tifoseria rosanero. I  contorni di quella brusca e dolorosa separazione calcistica sono stati chiariti dallo stesso calciatore, a più riprese, senza filtri e giri di parole. Ogni strumentalizzazione pretestuosa è stata dissolta dalle dichiarazioni inequivocabili dell’attaccante classe 1977, il quale ha manifestato gratitudine e affetto verso quella maglia che lo ha lanciato verso l’olimpo del calcio internazionale, regalandogli anche la gioia della convocazione in nazionale e la possibilità di conquistare il titolo di campione del Mondo nel 2006. La sua presenza in quella calda serata d’agosto a celebrare la rinascita del nuovo Palermo che ripartiva dai dilettanti per muovere i primi passi verso il ritorno nel calcio professionistico, vale certamente più di qualsiasi parola. Al momento del suo ingresso in campo, in quella serata dall’atmosfera magica a forti tinte rosanero, l’abbraccio ideale del pubblico del “Barbera” ha sancito una riconciliazione spontanea e definitiva. Nel corso di un’intervista esclusiva concessa alla redazione di Mediagol.it, l’ex Fiorentina, Roma e Bayern Monaco, si è soffermato sul ruolo significativo e prezioso di Mario Alberto Santana, suo ex compagno di squadra, nel nuovo Palermo di Rosario Pergolizzi. Una presenza preziosa ed un riferimento imprescindibile, per carisma ed esperienza, per tutti i componenti della rosa della capolista nonostante il brutto infortunio che ha costretto ai box l’argentino nel momento cruciale della stagione.

“Il ruolo fondamentale di Santana nello spogliatoio del Palermo attuale? Mi spiace molto per il suo infortunio, spero possa avere un futuro roseo da allenatore. Per il Palermo, in un momento di rinascita del club e della simbiosi con la tifoseria, disporre all’interno della rosa e dello spogliatoio un giocatore che ha fatto la storia del club rosanero è un aspetto molto importante. Mario ha vissuto gli anni d’oro del Palermo,  gratificanti umanamente e ad alti livelli sul piano professionale, sa cosa vuol dire  avere l’onore e la responsabilità di vestire questa maglia gloriosa e importante. Io ritengo che avere un giocatore più vecchio, di grande personalità e riconosciuto carisma, che conosce l’ambiente ed i valori di piazza e società sia fondamentale per far comprendere ai giovani dove si trovano.  Mario è un ragazzo bravo e serio, in futuro deciderà cosa fare, ma per il momento è importante che stia al Palermo, anche se ai bordi del rettangolo verde, a fare da guida alla squadra nel cammino che conduce al ritorno nel calcio professionistico.

Fonte: https://www.mediagol.it/mediagol/toni-mediagol-santana-prezioso-anche-fuori-dal-campo-lui-sa-cosa-significa-la-maglia-del-palermo/

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