L’inizio della stagione 2018-2019 è un vero e proprio incubo per il Tottenham. Ai deludenti risultati in Premier e alla beffarda sconfitta contro l’Inter nella prima partita di Champions League si sono infatti aggiunti ai problemi legati ai continui rinvii dell’inaugurazione del nuovo White Hart Lane.
Abbattuto e ricostruito prima della stagione 2016-2017, il vecchio impianto degli Spurs non ha ancora rivisto la luce a causa di ritardi nei cantieri legati a problemi relativi alla sicurezza.
L’inaugurazione, inizialmente fissata per settembre, è stata poi spostata a inizio ottobre e adesso a metà mese, ma sembra scontato l’ennesimo rinvio, forse a dicembre, che potrebbe essere il termine ultimo imposto dalla FA, pronta in caso di ulteriori slittamenti a costringere gli Spurs a giocare per tutta la stagione a Wembley.
Come se non bastasse, ecco le clamorose rivelazioni di una fonte anonima che ha fatto accenno alla presenza di droga e alcool nel cantiere.
Accuse ovviamente non confermate, ma che vanno in controtendenza rispetto ai controlli che la ditta cui sono stati appaltati i lavori, la Mace (che ha scaricato sul Tottenham le responsabilità dei ritardi) effettua anche a sorpresa sui dipendenti proprio per scongiurare tali pratiche.
Questo il comunicato di risposta di Mace, affidato al Chief Executive, Mark Reynolds: “Salute, sicurezza e benessere di tutti rappresentano dei valori cardini per Mace, per questo ogni notizia che riferisce di violazioni nella nostra politica interna sarà presa in seria considerazione e immediatamente girata a chi si occupa della gestione del cantiere. Nel frattempo, però, l’azienda respinge con decisione le accuse anonime che hanno dipinto il progetto nella maniera indicata”.
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