Vai al contenuto

Maurizio Ughi ad Agimeg: “Il Green Pass un ‘cavallo vincente’ per non richiudere. Scelta giusta anche per i clienti che sanno di trovare un ambiente sicuro e controllato”

“L’introduzione del Green Pass per entrare nelle sale scommesse è un passaggio importante, una fase necessaria e costruttiva. Abbiamo subìto tanti mesi di chiusura, se nuovi lockdown possono essere scongiurati nei prossimi mesi per effetto del Green Pass ben venga questo strumento. All’ingresso della nostra storica agenzia abbiamo un cartello in cui ricordiamo che l’accesso è consentito solamente con il Green Pass”. E’ quanto ha dichiarato dalla sua sala scommesse di Lucca, attiva da più di 30 anni, nel corso della diretta con il direttore di Agimeg Fabio Felici, Maurizio Ughi, commentando l’andamento del primo giorno di obbligatorietà del Green Pass per le sale scommesse.
Come sta andando questo primo giorno di applicazione del Green Pass?
“Chiusura per una sala scommesse vuol dire morte, un danno per noi e per i nostri clienti, mentre il Green Pass è un qualcosa che aiuta a farci ripartire. Oggi come prima giornata (l’obbligo del Green Pass per sale giochi, sale scommesse e bingo, oltre che per altre attività, è in vigore da oggi 6 agosto ndr) un po’ di danno l’abbiamo avuto, qualche cliente l’abbiamo mandato indietro in quanto non aveva effettuato le vaccinazioni, ma speriamo tra qualche giorno di tornare a pieno regime. Come agenzia di scommesse – ha detto ancora Ughi – aiutiamo il cliente in tutto e per tutto. Se non ha ancora il Green Pass, lo aiutiamo a stamparlo, oppure lo indirizziamo alla vicina farmacia dove attraverso una procedura abbreviata può ottenerlo ancora più velocemente”.
Ritieni che si sia creato un allarmismo ingiustificato sull’utilizzo del Green Pass?
“Credo che come in tutte le cose si debba andare per gradi. Quando una persona inizia a guidare, prima ha il foglio rosa e deve essere accompagnato in macchina da un adulto, poi inizia ad andare da solo. Qui è la stessa cosa, quando si apre una nuova fase all’inizio si fa sempre un po’ fatica, ma poi le cose si sistemano. Questo post-pandemia è un inizio ancora più particolare, ma anche grazie al contributo di tutti i colleghi che hanno attività commerciali al chiuso, obbligati anche loro a chiedere all’ingresso il Green Pass, per i clienti diventerà normale mostrare il proprio passaporto vaccinale”.
Il Green Pass è dunque un cavallo vincente?
“Il Green Pass per la nostra attività è sicuramente un cavallo vincente, unica strada per poter lavorare, altrimenti l’alternativa sarebbe stata restare chiusi finché non fosse finito tutto. Invece in questo momento, con questo escamotage del Green Pass, possiamo stare aperti ed avere continuità, che per noi è un elemento determinante. Ricordiamo che siamo stati chiusi per un anno, l’ultimo l’ultimo lockdown è durato 8 mesi, una cosa demoralizzante per noi e per i clienti. Ora invece grazie al Green Pass stiamo tornando a vivere, la gente si riunisce qui da noi per parlare di sport, scommesse, ippica. Tra l’altro, per i nostri clienti sapere che il nostro locale è controllato ed ancora più sicuro dal punto di vista sanitario, è un qualcosa in più che li fa stare bene. Solamente all’inizio può sembrare faticoso, ma poi una volta iniziato è un vantaggio per tutti”.
Che il Green Pass sia la soluzione migliore per le attività di gioco è convinto anche Simone Sartini, direttore dell’agenzia Snaitech di Lucca, incaricato di controllare il Green Pass ai clienti che entrano nel locale.
“Finora problemi non ce ne sono stati, i clienti sono collaborativi. Chi ha il Green Pass non ha difficoltà a mostrarlo, l’applicazione sta funzionando bene. La chiusura con un altro lockdown sarebbe deleterio per il nostro comparto, per come si sono approcciati i clienti a questa novità c’è la consapevolezza che il Green Pass è necessario, è l’unica strada percorribile per non richiudere. I nostri clienti sono molto volenterosi nel voler tornare da noi, in quello che ricordiamo è un settore che non ha mai dato problemi nella diffusione della pandemia. Tra pochi giorni rivedremo l’agenzia piena di scommettitori, come siamo abituati a vedere”.
Cosa ne pensi dei controlli delle forze dell’ordine partiti oggi nelle sale?
“Sono convinto che sia un’ attività necessaria, per dimostrare che siamo noi, per primi, ad avere interesse a garantire la sicurezza dei nostri locali e dunque l’accesso solamente a chi è vaccinato, per poter restare aperti. Lo scorso anno, se avessero fatto più controlli nelle agenzie, avrebbero capito l’attenzione che mettevamo per rispettare tutti i protocolli di sicurezza, ed il nostro settore forse sarebbe stato meno attaccato”. lp/AGIMEGThe post Maurizio Ughi ad Agimeg: “Il Green Pass un ‘cavallo vincente’ per non richiudere. Scelta giusta anche per i clienti che sanno di trovare un ambiente sicuro e controllato” first appeared on Agenzia Giornalistica sul Mercato del Gioco – AGIMEG.

Autore: Claudio Ramoni
Fonte:https://www.agimeg.it/scommessesportive/ughi-grennpass-cavallo-vincente-per-non-richiudere-scelta-giusta-per-clienti-che-sanno-di-trovare-ambiente-sicuro-e-controllato

Powered by WPeMatico