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Def 2020: “Dal settore dei giochi attese maggiori entrate per circa 2,5 miliardi nel biennio 2020-2021”. Ma il settore è fermo e quindi dati da rivedere

“Nel settore dei giochi è incrementato il prelievo erariale unico sugli apparecchi da intrattenimento, il prelievo sulle vincite conseguite mediante apparecchi video lottery, sono potenziati i controlli per il contrasto del gioco illegale e sono prorogate le gare scommesse e bingo. Si prevede infine l’indizione di una nuova gara per l’affidamento in concessione della raccolta mediante gli apparecchi con vincita in denaro. Complessivamente da tale settore sono attese maggiori entrate per circa 1,3 miliardi nel 2020 e 1,2 miliardi nel 2021”. E’ quanto sottolineato nel Documento di economia e finanza (Def) che sarà all’esame dell’Assemblea alla Camera il prossimo mercoledì con l’annessa relazione al Parlamento sullo scostamento di bilancio. Il documento non tiene conto però che il settore è fermo e quindi sarà molto improbabile che possa fornire maggiori entrate nel biennio. Per questo, in fase di esame, saranno probabilmente rivisti e corretti i dati riguardanti il settore dei giochi. Per quanto riguarda i risultati del 2019: “Per quanto riguarda le imposte indirette, la sostanziale invarianza del gettito rispetto alle previsioni è spiegata da un generalizzato andamento negativo di tutte le principali voci d’imposta (imposta di registro e imposta di bollo, imposta ipotecaria, imposta sugli oli minerali, imposta sui tabacchi e imposta sui giochi), compensato dal risultato positivo dell’IVA. In particolare, si registra uno scostamento positivo per l’imposta sul valore aggiunto (+271 mln di euro), a fronte dell’effetto combinato delle maggiori entrate derivanti dalla componente scambi interni (+454 milioni) e del risultato negativo dell’IVA sulle importazioni (-183 milioni)”. “Il comparto delle imposte indirette conferma l’andamento complessivamente crescente rispetto ai precedenti due anni, contabilizzando nell’insieme un incremento nel 2019 di 618 milioni rispetto allo scorso esercizio. Tale risultato è determinato dalla variazione positiva registrata nella categoria del Lotto (+969 milioni), moderatamente assorbita dalla contrazione diffusa delle altre categorie, in particolare di quella degli Affari (-304 milioni). Il maggior gettito registrato nella categoria Lotto, lotterie ed attività di gioco (+969 milioni) è ascrivibile sia ai maggiori introiti relativi al gioco del lotto e superenalotto (+192 milioni), sia all’aumento complessivo delle altre entrate rientranti nella categoria (+777 milioni), tra le quali è ricompreso, tra le altre, il prelievo unico erariale sugli apparecchi di gioco (+702 milioni)”, aggiunge. In riferimento agli incassi: “I risultati relativi agli incassi di bilancio per il 2019 sono posti a raffronto con le corrispondenti stime formulate lo scorso settembre in sede di elaborazione della Nota di aggiornamento del DEF 2019. (…) Migliore rispetto alle stime è risultato l’andamento del gettito per le imposte comprese nella categoria del Lotto, lotterie ed altre attività di gioco (+292 milioni), mentre quello relativo alle imposte afferenti ai Monopoli ha registrato minori incassi (-85 milioni) rispetto alle attese”. Invece riguardo i pagamenti: “I pagamenti effettuati nell’anno 2019 consolidati con quelli disposti dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, dalla Corte dei Conti, dal Consiglio di Stato, dai Tar e dalle Agenzie fiscali, considerando anche le operazioni effettuate tramite la Tesoreria statale, ammontano a 622.767 milioni, 11.933 milioni in meno rispetto a quanto stimato per lo stesso anno con la Nota di aggiornamento del DEF 2019. (…) Risultano invece superiori rispetto alle stime le spese per i consumi intermedi (+849 milioni), principalmente a causa: dei maggiori pagamenti per il funzionamento delle istituzioni scolastiche (+100 milioni circa) e per il funzionamento generale delle amministrazioni (+100 milioni circa) nonché dei maggiori versamenti all’entrata per la regolazione degli aggi trattenuti dai concessionari, dai rivenditori dei giochi e dagli agenti della riscossione (+300 milioni circa), riferiti all’anticipo delle regolazioni del 2018”. “Incrementi di gettito tributario sono, invece, attesi nel 2020 dai seguenti interventi: la riapertura dei termini per la rideterminazione del valore di acquisto dei terreni a destinazione agricola ed edificatoria e delle partecipazioni in società non quotate, dalla quale si stimano maggiori entrate pari a 823 milioni; l’introduzione dell’imposta sul consumo di bevande con zuccheri aggiunti e dell’imposta sul consumo di manufatti in plastica con singolo impiego (MACSI), dalle quali viene stimato un gettito positivo complessivamente pari a 199 milioni; le modifiche al regime fiscale forfetario, tra le quali sono ricomprese l’abrogazione della imposta sostitutiva del reddito d’impresa per redditi compresi tra 65.001 e 100.000 euro (flat tax), con un incremento di gettito stimato per 109 milioni, e l’introduzione del limite di 20.000 euro per l’accesso al regime forfettario, da cui si stimano maggiori entrate per circa 47 milioni; le misure in materia di tabacchi, con l’incremento delle accise sui tabacchi lavorati (+88 milioni) e l’introduzione dell’imposta di consumo sui prodotti accessori al consumo dei tabacchi da fumo (+31 milioni), con una previsione totale di maggiori entrate per il 2020 valutate in circa 120 milioni; il differimento della percentuale di deducibilità della svalutazione e perdita su crediti, della riduzione del valore dei crediti e delle altre attività finanziarie derivante dall’applicazione dell’IFRS9 e dello stock di componenti negativi riferibili alle quote di ammortamento relative al valore di avviamento e delle altre attività immateriali, con incremento di gettito stimato per complessivi 1.347 milioni; l’incremento del prelievo sulle vincite conseguite mediante gli apparecchi da gioco video lottery (VLT) e new slot (AWP) e del diritto sulle vincite conseguite ai giochi numerici a totalizzatore nazionale e alle lotterie nazionali ad estrazione istantanea, con effetti positivi stimati in circa 605 milioni, comprensivi del minor gettito derivante dall’abrogazione dell’articolo 26 del decreto-legge n. 124 del 2019”, conclude. Ecco il testo del DEF.

Il Senato torna a riunirsi martedì per discutere congiuntamente il DEF 2020 e la relazione sullo scostamento dall’obiettivo programmatico strutturale. cdn/AGIMEG

L’articolo Def 2020: “Dal settore dei giochi attese maggiori entrate per circa 2,5 miliardi nel biennio 2020-2021”. Ma il settore è fermo e quindi dati da rivedere proviene da AGIMEG, Agenzia Giornalistica sul Mercato del Gioco.

Fonte: https://www.agimeg.it/pp2/def-2020-settore-dei-giochi-maggiori-entrate-settore-fermo-camera-senato-coronavirus

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